LEGGI ASCOLTA DATI FATTI PROVE E DIFFONDI OVUNQUE ...
LA GRANDEDISCOVERY1 - CASO FERRARO CECCHIGNOLA E SUPERGLADIO
MEMORIALE 7 marzo 2011 me altrove la sintesi generale che completa flusso dei fatti e contesti dal 1992 al 2015.
UN magistrato tra i migliori della Procura di Roma viene, in apparenza improvvisamente, assoggettato ad un attacco distruttivo volto ad eliminarlo dalla magistratura, emergerà poi che da anni era "attenzionato" per doti qualità ed indipendenza.
Nell'ultima fase si era accorto di attività coperte volte "anche" alla sua destabilizzazione ed aveva registrato in sua assenza ultime attività nel cuore della DIFESA (quartiere civil militare della Cecchignola).
Dalle registrazioni emergevano, emergono e sono verificabili attività di gruppo psico setta .. a partecipazione militare con presenza di minori donne e di "bambini" anche ROM, a sfondo esoterico e copertura satanista.
Il tutto avveniva nella abitazione di colei che gli era stata "presentata" da magistrato addetto al Ministero degli Esteri quando era Ministro D'alema, ed in quella casa per una storia di amore apparentemente ordinaria Paolo Ferraro era andato a vivere accorgendosi di troppe cose e particolari che lo avevano determinato infine a voler capire sino in fondo.
Da lì si dipanano una serie di scoperte con prove che INDIVIDUANO IL VERO POTERE FORTE ed intere strategie metodologie attività che hanno accerchiato uomini dello Stato e lo Stato negli ultimi 25 anni, senza che la gente ne fosse avveduta.
Da questo basamento profondo e dalla sua pubblica messa allo scoperto dipendono le sorti della libertà e della democrazia.
MEMORIALE CON ALLEGATI A CORREDO DENUNCIA, DEPOSITATO IL 7 MARZO 2011 presso la Procura Tribunale di Perugia ed integrato con annotazioni relative all'avvio della procedura in danno del dott. Ferraro Paolo per "dispensa dal servizio " .
Il memoriale è integrato con elementi, di storia, personali ( in note in calce .. nel blog ) , ma sempre riferiti alle consapevolezze dell'epoca ( 2008 2011) . Sino al marzo 2011 non sapevo che poco o nulla di massonerie, di esperimenti e pratiche militari, di progetto MK ULTRA e MONARCH, di svolta esoterica di uomini di apparato di sinistra ex comunista e di infiltrazioni massoniche sistematiche nell'esercito , nella magistratura, psichiatria , avvocatura e caste politiche etc . Non avevo molti ulteriori elementi concreti, addirittura “telefonicamente “ acquisti di
recente , e acquisiti attraverso approfondimento "tignosamente " perseguito: tali elementi per un verso portano all'ordine militare dei Cavalieri di Malta e molto oltre sù sù per le caste ed entro la storia non resa nota, mentre non sapevo che si potesse invadere la storia individuale di un “attenzionato “ con tecniche e strumenti a dir poco "sorprendenti" ma facilmente accertabili, solo attingendo le informazioni e cognizioni di secondo livello, nascoste alla opinione pubblica. Avrei di recente negli ultimi mesi appreso che nulla accade solo per caso .. e, nella stessa mia vita passata , molto era accaduto, per mani … non amichevoli .. delle quali conosco ormai nome cognome e misfatti , non "visibili " se non con la necessaria lente e con le necessarie cognizioni, mentre già conoscevo i misfatti alla luce del sole od in penombra. E come me li conoscono molti magistrati "democratici " veri, triturati da una aggressione da loro subita e percepita od intuita , ma non compresa sino in fondo nelle radici della sua portata distruttiva sotterranea.
PREMESSA
Premetto che tutte le vicende degli ultimi due anni che mi riguardano nascono dalla denuncia che depositai a suo tempo in Procura (ALL 1). Devo perciò ricostruire la vicenda quale necessario quadro di riferimento analiticamente perché questa è non nota. Dal vaglio di questa dipende necessariamente il vaglio di tutti i fatti che seguono del pari noti , ed il vaglio di questi illumina retroattivamente la lettura dei fatti a monte, riaprendo chiavi di lettura e scenari ulteriori tutti da verificare .
I. LA VICENDA A MONTE.
Abitavo in quel tempo, Novembre 2008, dentro la cittadella militare, in una delle poche palazzine civili ivi ubicate, via dei bersaglieri n. 118 secondo piano int. 6, palazzine abitate da ufficiali dell’esercito ed altri ufficiali con vario impiego e famiglie e convivevo da cinque mesi con la signora (A) Sabrina OMISSIS nata a Roma il 13/8/.... di cui alla denuncia allegata,.dopo una relazione durata un altro anno. La donna mi era stata presentata nell'Ottobre 2006 da un collega magistrato,Roberto Amorosi (A bis ) che per uno di quei “casi del destino “ lavorava all'epoca proprio presso l'ufficio legislativo del Ministero degli Esteri, e mi fu “riproposta “ verso la fine del Maggio 2007 come persona carina che era rimasta, come dire, contenta di avermi occasionalmente conosciuto (nota 1 )
Sabrina che mi si era presentata come buona altruista , molto carina, affettuosa e decisa ad intraprendere una scelta seria, aveva indicato un suo passato di escort ( ma ) per convegni, vari lavori in negozi, attività di estetista e ragazza immagine, separata di fatto dal marito militare, sottoufficiale addetto allo Stato Maggiore della Difesa . Dotata di una particolare intelligenza veloce e incisiva nei giudizi e nelle valutazioni, con una esperienza di vita forse più sofferta e complessa e con qualche problema personale , indicato come passato, che non cito in questa sede per rispetto della privacy della stessa. Peculiare stranezza il miscuglio di caratteristiche tra loro difficilmente compatibili, una cultura da gossip. una attenzione un po’ patologica all’estetica, una curiosa primitiva e bizzarra ideologia pseudo rivoluzionaria e para-golpista, forse dovuta alla passata ed ormai definita da lei come conclusa frequentazione di personaggi appartenenti ad un gruppuscolo di sinistra tanto estrema da confinare con la parte opposta ( LOTTA COMUNISTA ), e plausibili frequentazioni apparentemente passate di lei con “amici” non meglio indicati, in grado di porre in essere attività che richiedevano specifiche “ professionalità”, immettere in auto sostanze illecite, mettere a disposizione sms e tabulati etc ….Già solo questo avrebbe dovuto mettermi in allarme tale da optare forse per non proseguire il rapporto personale, ma il tutto veniva indicato come una nebulosa esperienza infinitesimale del passato, e la vita attuale della donna appariva ordinaria e normale, sebbene io restassi accorto e vigile, memorizzando. Di seguito in nota immetto alcuni brani “letterari“, ad altro separato fine stilati, che inquadrano romanzescamente la “vicenda umana” ( ovviamente i nomi dei personaggi non coincidono … ) e che indicano solo alcuni degli elementi di quadro acquisiti nel tempo (nota 2)
Mettendo insieme una quantità e qualità di elementi di cui non mi è mai stata chiesta la natura e rilevanza, e nella compiuta convinzione per l’appunto di agire a tutela della donna e del figlio minore, (C) Emanuele OMISSIS, decisi all'impronta di effettuare registrazioni improvvisate con strumento rudimentale.. computer portatile lasciato acceso con registratore multimediale ( Raggruppo gli elementi che riservo di indicare qualora richiesto e se ritenuto utile , in : I) informazioni dirette ed indirette sulla situazione passate individuale ed “ambientale” ed indicazioni specifiche da parte della donna su situazione psicologica e psichiatrica passata, che sono però oggetto di privacy II) frequentazione personale con persona che lavorava anche per i servizi , persona individuata in concreto ingegnere informatico (B) Paolo “ NON_SI_CITA “ res.te in Voghera titolare di società informatica, cui ho telefonato per tre quarti d’ora nella prima metà del 2009, che non mi fornì alcun dato utile per ricostruire i fatti all’epoca ma alla domanda “specifica” mi rispose “ non posso né confermare né smentire” III ) problematiche che la donna aveva avuto con una parte dei condomini che le avevano tolto il saluto .. per motivi non meglio precisati e molti altri particolari sui condomini che completavano un quadro in via di mera congettura riferibile a sue conoscenze dirette e ad un passato apparentemente superato IV ) il complesso degli elementi nuovi e concreti che mi avevano spinto ad agire a TUTELA“ ).
La prima registrazione la effettuai il Sabato pomeriggio 8 Novembre 2008 in cui mi recavo a prendere le bambine a casa della mia ex moglie file ABR 4.waw del Sabato 8/11/08 dalle 18 e 25 c.a. alle 19 e 10 c.a. ( N. B. l'intero file viene elaborato senza aver riguardo alle caratteristiche specifiche di ogni passaggio sonoro ; pertanto i passi singoli stralciati sono invece più ascoltabili ) . La indico in quanto scendendo le scale ( abitavo al secondo piano ) notai che dinanzi all’interno 3 con porta integralmente spalancata e luci accese del salone era posizionato un uomo alto intorno al metro e 87 di corporatura magra , con un loden di colore non meglio precisabile , capelli lunghi color marrone , fermo dinanzi alla porta, che non si girò minimamente mentre gli passavo accanto . Lo stesso uomo ho rivisto il giorno 13 Dicembre 2008 uscire dalla casa della OMISSIS insieme ad altro uomo robusto leggermente meno alto ( c.a 1 e 80, che descriverò oltre ed insieme ad altra donna che ivi descriverò. Il trio uscì insieme anche dal portone della palazzina.. Lo stesso trio ho individuato il giorno 24 Dicembre 2008 quando recatomi a ritirare il camper nel condominio parcheggiato ero accompagnato dall’avv. di cui parlerò oltreché nelle circostanze oltre indicate .
Le registrazioni le feci per capire che cosa accadeva in mia assenza e del piccolo Emanuele , che almeno due volte mi aveva espresso frasi che alludevano a cose che aveva paura di riferire..In uno dei due casi usò l’espressione “paura” esplicitamente.precisando “ di essere preso per pazzo “. .
Le ripetei nei giorni, orari e con i file di cui all’elenco allegato in busta con DVD.
Dall’ascolto delle registrazioni emergeva all’inizio, senza aver pulito e adattato i file ( registrati con microfono inidoneo, a basso volume e con alto rumore di sottofondo ), un quadro non agevolmente intellegibile e spiegabile. Mi sarei consultato anche con un ufficiale di pg (d) che avevo conosciuto durante indagini protrattesi per sei mesi con un numero grande di intercettazioni e attività in molte regioni, e stimavo profondamente per intelligenza, rigore, esperienza.
Nonostante le registrazioni non fossero ancora adeguatamente trattate, sentite però con il programma adeguato ( NERO WAWE EDITOR ) il parere fu non solo concorde con la mia iniziale analisi ma il detto upg arrivò più oltre mostrando un intuito professionale che gli fa onore. .( formulò anche l’ipotesi di situazione parafiliaca ( termine esattamente da lui usato e a me .. addirittura non noto , in una cena in pizzeria nella quale mi invitò, come non avevo e non avrei fatto, a tutelarmi smettendola di approfondire il fatto , e la situazione, prima facie sospetta e pericolosa ) . Non indico qui il nome dell’ufficiale di pg a Sua tutela, visto quello che è successo a mè, la sua appartenenza e la natura delicata dei fatti .di contorno.
Dall’ascolto diretto dell’audio relativo a singoli spezzoni poi estratti ( N. B. AVVERTENZA GENERALE per ascolto diretto si intende ASCOLTO AD ALTO VOLUME, CON IDONEA APPARECCHIATURA MUNITA DI SCHEDA AUDIO DI QUALITA’ E CON CASSE MULTIMEDIALI DI BUONA QUALITA’ EFFETTUATO SU FILE GIA’ ADEGUATAMENTE TRATTATI) corrispondente ai dialoghi di cui ai punti 29 , 30 e 31 dell’allegato brogliaccio( ALL 2) ( FRASI CHE ERANO DIRETTAMENTE ED INEQUIVOCMENTE INTELLEGGIBILI PERSINO NEI FILE ORIGINALI NON TRATTATI PERCHE’ PRONUNCIATE DINANZI AL COMPUTER PORTATILE UTILIZZATO COME RUDIMENTALE STRUMENTO DI REGISTRAZIONE ) emergeva un quadro concretamente ipotizzabile, e direi dal punto di vista mio e di chi ha ascoltato dinanzi a mè ESPLICITO, ( la donna era CASALINGA,e le allusioni e pressioni della donna che la affiancava erano esplicite, visto il contesto emergente dall’ascolto dei precedenti file ) prima chiave di lettura utilizzata nella denuncia.
Dall’ascolto diretto dell’audio corrispondente ai dialoghi di cui ai punti 4, 5 e 7 e dalla relativa sequenza emergeva ipotesi relativa al secondo elemento indicato nella denuncia. . La relativa analisi se ritenuta necessaria la rinvio all’esame diretto richiesto come persona informata in grado di contestualizzare l’ascolto ed indicare ogni dato utile a tal fine.
( una delle cinque donne di cui si udivano le voci nella prima registrazione venne definita dal mio perito fonico come l’avevo io individuata, di idioma e tono non europeo, vi erano poi almeno altre due o tre voci maschili, meno agevolmente intellegibili, tranne l’ultima ) Dall’ascolto lungo e complesso delle residue registrazioni emergeva un quadro di conferma ulteriore delle ipotesi su entrambi i punti , approfondimento che riservai all’esito dell’incarico a suo tempo conferito da me in parte a fonico di fiducia,( dott. Zonaro ) impegnato in New York durante le ferie natalizie , anche perché vi erano molte curiosità inspiegabili apparentemente.. Ed altri elementi ulteriori di più complessa ipotesi interpretativa ( si veda oltre )
Tra i nomi pronunciati nei vari file e DISTINGUIBILI Katia, Mary, Nunzia, Paola,( la parola pronunziata era Pà ) Mauro, Fabiè, Ninè, un Alberto sussurrato a bassa voce, e almeno altre quattro voci adulte .diverse , più tre o quattro voci non correlabili secondo attento ascolto a persone adulte, cioè minori … uno di loro appellato " polpot" .. ?!?! ).
Durante il periodo delle registrazioni ero stato estremamente attento ed accorto ed avevo notato alcuni fatti di per sé non significativi, quali uno strano atteggiamento motorio della donna al mio rientro a casa , le volte che ero rientrato dopo poco tempo, un curioso atteggiamento amicale ed intimo della donna con condomini che neanche salutava quasi prime, ad es. inquilina dell’int. 3, tale Pina , e con il signore del terzo piano ( Attilio, si ascolti Clip audio 27.wav nella directoty del DVD dedicata a registrazioni - allora ancora non sapevo con chi avessi a che fare - audio tra presenti e di telefonate ricevute e fatte. All'inizio della telefonata uno straordinario dialogo in sottofondo .. tra un uomo burbero che pretendeva le chiavi ... della casa e l'allontanamento del camper dal cortile , un uomo spaurito che dice "calma ragioniamo " alla fine la indicazione " Attilio .. Attilio si chiama " ), uno strano atteggiamento di una donna mora che proprio durante un giorno di registrazione vidi fermarsi interdetta io osservandola attentamente mentre era oltre la metà scala tra il terzo ed il secondo piano ( io ero appena uscito di casa ) , , un incontro con lei all’esterno , mentre portava la spesa prelevata dal cofano posteriore dell’auto, Panda verde,, con il signore del terzo piano che fumava spesso il sigaro sul balcone o all’aperto ., La donna era mora alta c.a. un metro e 67 , di corporatura non esile, con un viso segnato un po’ dall’età tra i 42 ed i 45 anni , Sapevo dai racconti fattimi in precedenza ed in epoca non sospetta dalla OMISSIS , che era la donna dell’uomo del piano di sopra, che si chiamava Katia,, e che lei in epoca non sospetta la definì con un linguaggio sbrigativo a lei talvolta consono “ una puttana “ , senz’altro spiegare, e del pari sapevo che il signore del piano di sopra si recava spesso in missione internazionale. .Sempre in quei giorni notai un sorriso inspiegabile quasi complice a mè rivolto dalla signora somala dell’interno 2 , separata, con figlia piccola,, anche lei definita nello stesso modo spiccio (e apparentemente moralistico ) dalla OMISSIS , che aveva precisato altresì che era una drogata, e che aveva problemi con il marito, ufficiale dell’esercito da cui si era separata, tali da richiedere interventi di pattuglia di CC della locale stazione ( Cecchignola ). Inoltre avevo notato lo steso uomo che sembrava pressare e seguire la OMISSIS i primi dell’Ottobre 2008, in quei giorni di Novembre dietro la finestra di camera dell’appartamento al terzo piano, con una apparente uniforme color blu scuro elegante, che non saprei attribuire a quale corpo ( e forse poteva non essere una uniforme, la distanza era di c.a. dieci metri e guardavo dall’interno della mia auto ). L’uomo sembrava , intento ad osservare fuori parlando al cellulare ed altresì nell’ultima occasione , lo avevo notato infilarsi di corsa accorto a non farsi notare , , uscendo dall’ascensore, al primo piano int 3, mentre io e la OMISSIS scendevamo a piedi le scale. Anche in quel caso la OMISSIS notò che mi ero girato e guardavo con insistenza il tipo,e il mio sguardo intenso ed attento si incrociò col suo. La OMISSIS disse “ che guardi ?!” con aria imbarazzata . L’uomo che descriverò accuratamente in sede di sommarie informazioni ,( punto IV suindicato ) mi aveva colpito a suo tempo per lo sguardo determinato e acuto ( occhi quasi neri) e per il piglio nevrotico e rapido. Proprio quella volta di giovedì 20 Novembre 2008 avevo deciso di dire alla donna quel che avevo sentito nei primi audio valutati più approfonditamente .( lunedì ultimo di registrazione e primo sabato pomeriggio ) .
Avvisai anche la donna del quadro che emergeva anche con un sms che dimostra come fossi mosso solo dal bisogno di protezione . ( ALL 3). Depositata la denuncia, feci due precisazioni a Massimo ( E)mar.llo capo Massimo Campi, ufficiale di pg con cui avevo rapporti di amicizia e stima, non avendo all'epoca ancora attribuito un qualche utile significato a quello stemmino di un “ordine militare” mostratomi due anni prima con orgoglio ( orgoglio da me letteralmente percepito come “buffo “, somma ingenuità mia ) , Avevo a voce detto per quanto riguarda il primo aspetto e per iscritto per quanto riguarda il secondo aspetto, che l’ascolto delle registrazioni doveva essere effettuato elevando di almeno 27 Db il livello sonoro , mediante programma apposito (indicato ) . Precisai anche più volte a voce che fondamentale era l’ascolto diretto, la contestualizzazione delle frasi cui solo io potevo evidentemente contribuire e, che molte persone comparivano nelle registrazioni, indicandone SOLO alcuni nomi che si udivano, infine che ero in grado di fornire ipotesi di riferimento a persone ( chiamati eufemisticamente “sospetti” nella denuncia e la valutazione per così dire doveva essere effettuata interpretando anche le anomalie di atteggiamento /vocali della donna ( audio di cui al punto 20 dei brogliacci, indicato solo a titolo di esempio, richiamando ora la vasta letteratura sui profili inerenti il trattamento/condizionamento adottato e la dissociazione mentale gestita in certi settori e segmenti di attività criminale : vedi oltre anche) Nel frattempo con dolcezza e senza in alcun modo allarmare il minore che era in casa , in occasione di un’uscita in macchina per fare la spesa, il giovedì 20 Novembre 2008 suddetto rammento che avevo illustrato la situazione alla donna, che alla contestazione di frasi precise , quelle dell’ultimo lunedì fece un racconto della parte delle cose di cui era consapevole parzialmente reticente. Anche questo racconto non mi fù mai richiesto dagli organi competenti e mi riservo di riferirlo a richiesta della a.g. . Poi feci sentire quanto sopra indicato mediante il PC fisso di casa, dove era rimasta la sola ultima registrazione, direttamente alla donna, che trasalendo confermò il racconto sottolineando che non era completamente consapevole di aver pronunciato le stessa frasi, a lei foneticamente riferibili senza possibilità di errore , e che non riusciva a riconoscere ed attribuire a persone le frasi altrui, forse mentiva ma ancora oggi non sono affatto in grado di affermarlo, sembrava stordita e in parte stupita da quello che sentiva. . Ed era solo la registrazione dell’ultimo lunedì ( 17 Novembre 2008 ).
Lo stesso avrebbe scritto molto più tardi con una lunga mail IMPORTANTE epperò significativamente contraddittoria, riferendosi all’intero brogliaccio ed alla estrazione di singoli spezzoni operata .( mail all 4 ) . L’indomani aveva deciso di negare tutto affermando che non era in grado di riconoscere la sua voce ma soprattutto quella degli altri, ( aveva detto che aveva paura di loro, non so se ad colorandum, ma certamente alluse con vistosa preoccupazione , a “quello che le sarebbe comunque potuto succedere”). . Andai a lavoro ( era il giorno dopo il turno arrestati) dopo averle detto che lei doveva pensare a sé ed al figlio e le dichiarai che in quel contesto non sarei tornato a casa .Allusi alla circostanza che avevo registrato anche quanto da lei raccontatomi, maindico tale elemento perché la stessa era convinta di ciò e sarebbe naturalmente portata a riferire l’esatto racconto , se richiesta , Non so se le fu richiesto né se lo fece, , nessuno a mè ha chiesto cosa raccontò.. Posso solo supporre come immaginò di sottrarsi al racconto o ne rinnegò la veridicità, e quali pressioni, condizionamenti e altro abbia subito ( Peraltro la registrazione di una telefonata fattale poco tempo dopo, verso il 5 di Dicembre , lascia ascoltare un uomo in sottofondo che con voce violenta ed arrogante pretendeva dal di lei marito separato le chiavi di casa … e che venisse portato via il mio camper .. “ Attilio .. Attilio .. quello là, qui sopra .. “ si lasciò scappare la donna. Verso la fine della telefonata . .
Feci anche una telefonata al volo al marito separato (F) OMISSIS MARITO Antonio ,, 21 Novembre 2008 ore 13 c.a. ma non sono sicuro dell’ora, chiedendogli a bruciapelo se sapeva come era vissuta negli anni della separazione 2006 e 2007 e se era a conoscenza di fatti del 2002-2005, preso di sprovvista disse solo “ io sapevo di quello che era successo quando aveva tra 20 e 24 anni “ poi si fermò .. rifiutandosi di parlare e disse “ ne parlerò solo con Sabrina“. Chiudendo la comunicazione dopo soli tre minuti più o meno .
Non è vero che in precedenza ero in una fase di stress lavorativo e non è vero che si interruppe il rapporto personale con la donna, ero determinato ad aiutarla unitamente al figlio , e avrei mantenuto rapporti ispirati a tale finalità, pertanto non è vero anche che ebbi una reazione derivata dalla “fine” del rapporto ( si veda oltre quanto inerente alle deduzioni che dovetti firmare durante la prima procedura per dispensa dal servizio )
Passai il venerdì pomeriggio e sera a studiare i file , chiamai il padre della donna, (G) OMISSIS Alfonso e gli feci ascoltare le sole frasi suindicate , lui ascoltò soprattutto i dialoghi con Katia dell’ultimo lunedì , rimase stupito , e poiché QUELLE FRASI le percepì ESATTAMENTE si allontanò commentando che, nonostante l’evidenza , ne avrebbe parlato con la figlia .. Disse che io non ero il marito e non avrei dovuto scoprire quelle cose. Convenni per cortesia, ( la distinzione è irrilevante sul piano giuridico e morale oltrechè capziosa, atteso il contesto ) spiegando che lo avevo fatto perchè intuivo fondatamente una grave situazione anomale ed anche per tutelare Emanuele. Arguisco dal testo della archiviazione dell’originario procedimento senza alcuna possibilità di affermarlo con piena certezza, che sulla circostanza non abbia riferito o abbia riferito in modo diverso, ma non ho letto le sue dichiarazioni . . .
Nel frattempo attivai un avvocato " di fiducia della Procura " (H) AVV Petrucci Luca e chiesi a lui di trovarmi uno psichiatra ed una psicologa per la donna . . Allo psichiatra intendevo anche affidare il compito di interpretare il contesto e di come dovessero spiegarsi le sequenze di cui ai punti suindicati ed altri e alla psicologa una attività di sostegno per la donna , che mi aveva dichiarato di aver subito pressioni a suo tempo e nuove minacce ( aveva parlato dell’auto e del bambino ma io avevo intuito che in qualche modo era ricattabile ). . ... Questo avvocato era anche per un caso della storia un compagno di impegni giovanili , negli anni dela politica studentesca ....36 anni prima .. tanti .. troppi .. troppo era avvenuto nel mondo della "sinistra" perchè vi fossero ideali e valori comuni ancora .
Decisi, ripeto, di allontanarmi dalla casa ma di rimanere in contatto con la donna per aiutarla e sostenerla invitando anche la famiglia con apposita telefonata alla madre ( I) Luciana, a non lasciarla sola. Fui io a chiedere alla OMISSIS di cambiare le chiavi di casa prima di andarmene ( a me risultava dall’ascolto dell’audio potenziato nel volume e ripulito artigianalmente che svariate persone “usufruivano” liberamente della casa sempre entrando con la chiave e che spesso la donna era in stato di relativa o vistosa passività ed assoggettamento seduta in salone dinanzi al portatile o accanto, postazione del pc fisso, ..mentre le persone entrate si comportavano i in modo vistosamente anomalo, spesso all’inizio parlando sottovoce, non salutando,e solo piano piano entrando in comunicazione con la donna infine parlando anche a voce normale in altri casi , il primo lunedì 10/11/2008 però la OMISSIS preoccupata obiettava all’ingresso immediato a distanza di soli 23 secondi dalla mia uscita , di altra donna com le solite modalità... obiettava impaurita nò .. , quindi cosciente , in questa occasione, ed emetteva un gemito preoccupato e di paura mentre la donna entrata chiudeva a chiave la porta ). .. I primi quattro giorni ricevetti almeno tre telefonata dalla stessa , dove singhiozzando chiedeva in un caso cosa doveva fare dicendo di avere paura per sé e per il bambino, anzi indicando di aver paura che glielo togliessero, cosa che per mè era poco comprensibile al momento ( la frase sembrava riferita ad un intervento di soggetti istituzionali ) . Una di queste telefonate più generica fatta di pianto e parole smozzicate fu sentita da magistrato dell’ufficio (J) dott. Stefano Pesci che chiamai appositamente, ed ingenuamente , e che sentì in viva voce la telefonata . Qui devo inserire il primo duplice elemento di autocritica sul piano psicologico. La denuncia che depositai fu fatta in un impulso anche di generosità e per assicurare una tutela ed un vaglio il più possibile rapido della situazione, senza tener conto dei possibili riflessi che poteva comportare la mia posizione di denunciante nell’ambito del mio stesso ufficio e anche senza tener conto della possibilità delle possibilità , che sarebbe emersa poi . La prudenza era passata in secondo ordine preceduta dalla generosità , lo slancio, il senso del dovere morale ( di fatto mi autodenunciai di un illecito, la registrazione, , ma gli elementi che avevo in mano e le dichiarazioni della donna aprivano un squarcio su un contesto valutabile come grave ed anomalo e vi era a monte un supposto stato di necessità, poi verificato in parte a valle ). E certo non immaginavo quello che si muoveva di occulto e nascosto accanto sopra e sotto al mio ufficio, frequentato da quasi tutti i colleghi , certo non eroi , ma perlopiù bravi carini pieni di stima, apparentemente sincera .
Per il mio sistema di valori contava solo la tutela di altre persone e la mia stessa presa di responsabilità:: ciò faceva parte in buona sostanza dei miei valori ( ( VEDI COMUNQUE ALL .5 archiviazione del procedimento disciplinare, che è stata redatto con una sensibilità ed intuizione occultata tra le righe , che mi stupì: : ho una grande stima del magistrato che non identifico né credo di aver mai conosciuto, e che senza nulla conoscere dei fatti sottostanti , ebbe a redigere il detto provvedimento in modo acuto e sensibile, quasi intravedesse la complessità reale della situazione . ) . A riguardo intendo anche precisare che il quadro valutativo che mi si presentava, fondato su conoscenze di dati e fatti personali e su osservazioni varie, non sarebbe però stato sufficiente di per sé a richiedere ed ottenere una UTILE attività formale di intercettazione , perchè non ero prima a conoscenza di fatti di reato precisamente ipotizzabili, ma avevo sospetti non peregrini, di una situazione totalmente anomala, Inoltre ormai sapevano e sapeva . Le intercettazioni sono atti a sorpresa ! !!!
Tanto anomala da non coinvolgere il rapporto di coppia sul piano affettivo, intimo e di scambio!!! ?
( vedi letteratura scientifica sui meccanismi dissociativi attivati in certi gruppi e fenomeni criminali, citata oltre ALL 5 bsi ).. Persino questo misi in risalto per sensibilizzare l’inquirente .
Il primo impatto con il Procuratore ( K ) dott Ferrara Giovanni e con il collega succitato , coinvolto di fatto anche Procuratore Aggiunto (L) dott. Nello Rossi fù chiaro : all’inizio, preso atto del luogo ove si sarebbero svolti i fatti, sembravano a me dubitare della mia interpretazione e la allusione diretta a pratiche ipnotiche poteva, pensavo io nella mia somma ingenuità , rendere ai loro occhi meno credibile di per sé la mia fin troppo sintetica denuncia. . A me d’altro canto sembrava che l’id quod plerumque accidit ( " ciò che accade di solito " ) prevalesse nella loro iniziale valutazione, in aggiunta al giudizio preconcetto sulla mia imprudenza nel depositare la denuncia, ( e pensare che per me era solo un atto di coraggio dovuto) ed ancora alla scarsa comprensione della mia sensibilità. : C’era e NON POTEVA NON ESSERCI una risposta emotiva ad un fatto così delicato, prima facie, ma in realtà poi rivelatosi suscettibile di ipotesi più grave , e tutto ciò sembrava dominare le loro valutazioni: non era il fatto a creare una risposta emotiva proporzionata ma la emotività a creare il fatto con una possibile, apparente o deviante inversione a priori della chiave interpretativa . Le preoccupazioni ovviamente apparivano inizialmente ancorate anche alla necessità di tutelare l’ufficio, ma non conosco né comprendevo l’ampliezza e contenuto della “tutela” . , Ebbi rispetto formale di quella che mi appariva come una svista, dal punto di vista mia incomprensibile,: mi conoscevano da troppi anni, e rimasi ad attendere di poter spiegare analiticamente ciò che si poteva sentire e darne le molteplici chiavi di lettura possibili .dinanzi alla autorità competente . Poi avrei scoperto che seguvano un protocollo preciso ed un brogliaccio ben noto.
Debbo viceversa sottolineare che la scelta di non allargare il racconto, di riferire lo stretto necessario al fine di un avvio delle indagini, e , a mia cautela, la scelta di non riferire subito moltissimi piccoli o più importanti fatti, dati acquisiti e indicazioni su persone , mi salvò per così dire, e questo solo testimonia la mia lucidità : una cosa era la risposta emotiva e affettiva una cosa era la mia intelligenza ed il mio rigore. In realtà il primo aspetto poteva “sembrare idoneo” a mettere in discussione il secondo aspetto . Lascio solo immaginare cosa sarebbe altrimenti accaduto in un contesto che avrebbe poi “negato” in radice la sussistenza di un QUALSIASI fatto.
La improvvisa scoperta di una imprevedibile realtà sotterranea , inspiegabile nella sua totalità , comportava quindi una logica reazione : chiesi ripetutamente di procedere al diretto tecnicamente adeguato e completo ascolto delle registrazioni, Sottolineai quanto fosse importante agire rapidamente a tutela anche del minore,, parlai di pericolo ( di reiterazione del reato argomentando sulla situazione comportamentale e sulle alterazioni incomprensibili del comportamento della donna che erano già ipotizzabili ad un primo vaglio ) e nel frattempo approfondivo il lungo difficile e complesso ascolto delle registrazioni. traendone ipotesi, qualche deduzione concreta plausibile e dubbi su una realtà più complessa . ( indico a mero titolo di esempio l’ascolto dell’audio corrispondente alle frasi di cui ai punti 11, 12, 21, 22 e 26 del brogliaccio ).cercando separatamente di acquisire altri elementi di valutazione esterni.. Mi recai dal Procuratore cinque volte in un mese , ma sempre pregandolo di non farsi trarre in inganno dalla apparenza meno verosimile della storia , e comportandomi sempre in modo rispettoso.
Qui devo inserire il secondo elemento di autocritica psicologica . Investigare come privato, senza ovviamente alcun utilizzo di alcun potere e solo ricercando persone in grado di illuminare la vicenda mi poneva nella condizione di “privato” che cercava prove autonomamente ( e questo poteva indurre alla suggestione che io confondessi e sovrapponessi in modo confuso due distinti aspetti della mia personalità, ovvero dare spazio strumentale all’utilizzo di tale prospettiva di giudizio.) La realtà era molto più semplice e chiara . Ero un privato “particolare “ spinto dalla necessità di intervenire ed aiutare, in un contesto che intuivo , anzi mi era stato dichiarato poi in modo inequivoco e chiaro , era contrario, per ragioni a mè non note, ad ogni approfondimento ulteriore anche solo mio. . Dopo pochi giorni mi fù detto “ ma a titolo di battuta che “ la donna era ben organizzata “ che “ le cose stavano in modo un po’ diverso da come ritenevo” , infine “ che dovevo togliermi di mezzo da quella storia “.ed altresì che dovevo smettere di “investigare “. Più tardi quando evidenziai a voce i fatti più gravi ipotizzabili con l’ascolto, mi fù suggestivamente replicato “ ma tu vuoi male a quella donna .. “ . Fui accompagnato alla porta subendo il segnale evidente : comunque non potevo ottenere come cittadino l’approfondimento di ciò che pure emergeva come ipotesi non peregrina. . Capivo che la opinione sull’approfondimento delle vicende era ormai già formata, , ma andai avanti nel cercare di acquisire elementi e analizzare i dati a mia disposizione .
Nel frattempo si era creato alle mie spalle un contesto che dire allarmato ( nel senso etimologico di posto in allarme ) sarebbe poco : io avevo solo avvisato la mia ex moglie (M) Canali Silvia con la quale avevo dissapori gravissimi, , ( per sue condotte che non intendo allo stato indicare ma note al Procuratore cui SI RAMMENTI in segreto avevo illustrato vicenda e fatto vedere relazione consigliato "paternamente" di optare per la separazione consensuale ). - Lei era venuta in ufficio, di soppiatto, e la trovai “appostata “ dietro la porta chiusa della mia stanza , e le avevo detto quello che sapevo, ma già aveva parlato con qualcuno,. Poi avevo avvisato mia sorella (N) Ferraro Simonetta , ed ancor prima il collega che mi affiancava per “amicizia e interesse” , ma sostanzialmente si era creato un circuito che chiamerò eufemisticamente disinformativo, circa i fatti personali che mi riguardavano . In questo contesto attivissima Canali Silvia, le cui coolleganze neanche subdoravo . Mia sorella apparentemente divenuta convinta “che io fossi andato “fuori di testa “, non sapevo da chi e mediante quali contatti, si presentò al mio ufficio verso i primi del Dicembre 2008 accompagnata dal marito,( O ) Gianni Nicolosi previa telefonata , , chiese di ascoltare e leggere, e con aria fortemente scossa e alterata ( intuii subito che era convinta/stata convinta di cose negative a mio riguardo ) ascoltò solo tre spezzoncini in pessime condizioni di ascolto ( computer privo di adeguata scheda audio e di casse esterne , files non puliti peraltro ) , ed esclamò “tu stai male ,non si sente niente” ( io imprecai tra mè e mè contro la mia ex moglie) cercai di calmare mia sorella, , la invitai con il marito in pizzeria , le feci telefonare dall’ufficiale di pg che a titolo di amicizia aveva ascoltato ed interpretato, e che a sua volta le indicò la effettiva esistenza di dati audio e fatti ipotizzabili e meritevoli di approfondimento. Tutto era inutile . Evidentemente mia sorella aveva avuto informazioni alterate ed ingigantite.. Temo che questa insistente informazione” si sia protratta con costanza mentre io tra l’altro avevo anche ammortizzato la prima risposta SOLO AFFETTIVA ED EMOTIVA, e mi occupavo già solo di capire meglio, ormai intuendo che dovevo difendere la mia intelligenza, ed identità. Solo ad colorandum riferisco che un anno e mezzo dopo mia sorella mi disse provocatoriamente che mi tremavano le mani allora: : una sciocchezza insensatamente ingigantita e deformata, lei ed il marito erano seduti davanti al computer , io per storto azionavo il mouse ostacolato dalla presenza dei due e chiesi all’uno di spostarsi perché da quella posizione non riuscivo neanche a muovere il mouse , per mia sorella “ mi tremavano le mani“. …
RIBADISCO che all’epoca .. IO LAVORAVO NORMALMENTE, meglio, al mio livello di normalità giudicabile da tutta la mia storia professionale , , dormivo senza alcun problema,, avevo le mie normali frequentazioni, ufficio ed amici, ed ero solo emotivamente coinvolto dalla delicatezza della situazione .. che coinvolgeva un minore anche, spero solo di riflesso psicologico sulla base delle sue intuizioni . . . Ma non davo in nessuna escandescenza, mi comportavo normalmente nell’ufficio, una solo volta visibilmente allarmato chiamai il collega che “ mi affiancava sul piano umano “ nella vicenda, per la telefonata in corso della donna, disperata e singhiozzante ( non per il rapporto con me !!!! ) . Ovviamente io non sapevo e non ho chiesto a quale Pm fosse affidato il procedimento. E non dubitavo dell’”umano interessamento” del collega .Ricordo però di averlo visto a coloquio con una eminenza grigia , uno psichiatra tra quelli “ di fiducia della Procura ,, ed era lo stesso che inopinatamente mi aveva chiesto verso la fine del 2005, tramite Pietro Saviotti, allora PM e poi Aggiunto presso la Procura, una relazione-conferenza sul tema diritto alla privacy e dati sanitari sensibili nel settore medico psichiatrico in particolare.
La psicologa indicatami dall'AV Petrucci ( P) dott.ssa Viggiano Daniela, prima partecipò ad una convocazione accettata dalla donna presso l’AVV. Petrucci, medesimo cogliendo, nella saletta di attesa, espressioni e scambio di frasi tra la donna ed il marito che l’aveva accompagnata che in parte l’avevano illuminata ( vedi capitolato domande ) . . Poi , umilmente venne il 10/12/2008 ( vedi sms del 9/12/08 ALL TER ) ad ascoltare per oltre due ore e mezza le registrazioni ,dalle ore 14 e 05 , essendo arrivata in ritardo, alle ore 16 e 35 ascoltò e durante l’ascolto allora più delicato ( file non puliti e trattati come volume ) , confermò con dubbio insuperato su un solo ascolto le annotazioni dattiloscritte che ebbi a redigere e corressi insieme a lei e comunque su sua richiesta e su suo riscontro Ricordò che nonostante udissimo i file originari , in pessime condizioni tecnologiche , trasecolò per alcune voci e presenze in particolare e nel contesto, commentando “ la cosa è grave .. è chiaro che se ne è consapevole la donna non parlerà mai “ e mi spiegò le radici psicologiche dell’impossibilità di comunicare ed ammettere nonché la ipotizzabile preesistenza di esperienze proprie traumatiche eminentemente in fase prepuberale .della donna ( ascolto diretto audio delle voci e contesto di cui ai brogliacci n. 10, 17, 23, 27 e 28 ) . Peraltro non capii perché voleva perlopiù concentrare l’ascolto alle “attività sessuali “: a quelle, tranne memorizzare genericamente mugolii e frasi non equivocabili, non avevo prestato prima alcuna attenzione analitica, erano elementi di contesto, per così dire, era altro che mi appariva necessario di spiegazioni e analisi, e riuscii a propinargli la prima sequenza suggestiva ed anche una seconda oltre al resto . . Dovetti passare varie ore ad appuntarmi su fogli a mano orario progressivo e file e perdemmo due ore e mezzo insieme poi ascoltando e controllando le annotazioni . . Lei scioccata in una occasione, io colpito , da ciò che di nuovo in parte sentivo con lei. Se non sentiva bene ripeteva l’ascolto quattro o cinque volte, su un caso non percepiva bene la fine della sequenza .. su alcuni pezzi rimase lievemente incerta , su altri certa, su altri infine espresse giudizio inequivoco sul contesto . . .
La situazione era Kafkiana : da una parte chi aveva ascoltato veramente valutava, ragionava equilibratamente , concordava, introduceva elementi di valutazione, dall’altra chi non aveva ascoltato parlava di una mia patologia “grave” ritengo oggi , col senno di poi. .
Curiosamente il mio “ avvocato di fiducia dell'ufficio ” dopo una prima apparente partecipazione attiva e consenziente rispetto alla valutazione della rilevanza della questione, avrebbe recitato dalla seconda metà dl Dicembre 2008 poi sempre lo stesso schema verbale “ Si sentono delle cose … bisogna contestualizzare “ , Grazie replicavo, ormai stupito, a questo serve l’analisi compiuta, singola e sistematica, a questo servono i riscontri, sopralluoghi, le perquisizioni , le deposizioni. Mi attendevo di essere chiamato per ciò.
Saprò poi solo dopo e a distanza di un anno e mezzo che si era creato una sorta di contatto diretto continuo tra mia sorella, la mia ex moglie che chiedevano informazioni o ricevevano informazioni necessariamente solo da una persona appartenente al luogo in cui vivevo otto ore al giorno ( lavoro ) e che la prima intendeva “ monitorare “ il mio “stato patologico” inesistente con una invasione della privacy mia inaccettabile e attribuendomi una situazione mentale infondata,sin dal Dicembre 2008 certamente non sentendo chi mi stava accanto e collaborava comunque per otto e più ore al giorno né nessuna altra persona diversa da quella unica che contattava. Infatti non mi risulta che nessuno fosse in rapporti con mia sorella e tutto era normale nei rapporti di ufficio e personali con amici, amiche e conoscenti . che mi frequentavano quotidianamente. Per certo aveva un solo contatto privilegiato in Procura. Sempre con lo stesso avrei saputo più tardi si era relazionata la mia ex moglie. Testimoni del mio stato personale reale invece tutti i colleghi, ( non solo quell’uno ) amici e amiche. Ma loro non contavano anche se mi frequentavano per tutto il giorno, nessuno chiedeva loro, nessuno verificava, c’era un circuito a parte, fatto di pochissime persone, “familiari”! che non mi vedevano, non mi telefonavano, non frequentavo …. ( salva la madre delle mie bambine , quando le portavo ed andavo a prendere a scuola il mercoledì ), Stefano Pesci e sopra di lui , qualcun altro , silenzioso.
Decisi di interrompere quel circuito che potevo intuire solo limitato ad un pettegolezzo familiare sovraeccitatamente preoccupato od interessato a mettermi in cattiva luce, micro circuito , dal punto di vista mia “malato” od “inquinante “ ( lascio immaginare le dichiarazioni di vendetta risalenti al 2006-2007 di una moglie in separazione possibile per sua colpa, poi da me convertita in consensuale ) e non intrattenni rapporti telefonici con mia sorella, ( sul cui stato e sui precedenti personali non intendo entrare per rispetto della sua privacy ) sorella che mi cercò una volta perché secondo lei nel febbraio 2009 dovevo andare da una psichiatra ( !!! ?? ) , non avevo poi rapporti telefonici né alcuna frequentazione con mio fratello ( Q) Marco Ferraro per dissapori familiari SUOI di antica data che in una occasione mi aveva raccontato come oggetto di lunga terapia presso uno psichiatra o psicologo ( SUA TERAPIA ) .. oggi credo solo di intuire chi fosse ma ho solo riscontri dei familiari rapporti nel 2010, per ora . Trovai e cercai nel Dicembre rapidamente una casa in locazione e proseguii la mia vita di lavoro e sociale. Ma decisi di allentare i contatti con questa strana famiglia passando il Natale, ad evitare screzi ed altro, con una affettuosa famiglia di anziani abitanti al primo piano della villettina dove abitavo. Nel frattempo curavo anche gli approfondimenti necessari a capire la situazione: Dopo qualche giorno dalla denuncia tutto appariva APPARENTEMENTE fermo ed immobile, nel frattempo l’atteggiamento della donna, che era tornata a casa sua dopo essere tata ospitata a casa dei genitori SU MIO INVITO ( telefonai appositamente alla madre ) , era radicalmente cambiato. .
Faccio espressamente presente che la mia decisione di registrare telefonate e altro fù presa alla luce della incomprensibile situazione che mi circondava: troppo non quadrava in questa curiosa ridda di equivoci, disinformazione etc. … Con tono più sostenutamente sicuro che duro, al telefono la OMISSIS disse che nelle registrazioni si sentiva solo una donna che “scola i broccoli e che canticchiava felice”. ( sms vari e Clip audio 27.wav nella directory del DVD dedicata a registrazioni audio tra presenti e di telefonate ricevute e fatte ) . Non so chi le avesse dato questa notizia e perché. Ma ricordo una telefonata del terzo o quarto giorno, credo, dal deposito della denuncia con Massimo dell’arma dei CC che mi diceva che avevano ascoltato “ con le cuffiette” e non si sentiva niente (?!?! ). Replicai come è dato immaginare , dato che avevo precisato condizioni tecniche presupposti tecnologici dell’ascolto .. forse alzai un po’ la voce .. ma non tanto . . Nella medesima telefonata che feci alla donna,mercoledì tre dicembre (Clip audio 27.wav) appena risposto si sentiva sullo sfondo la voce stentorea ed arrogante di un uomo .che pretendeva “le chiavi .. voglio le chiavi “ e alludeva poi al mio camper parcheggiato nel cortile condominiale. Le chiavi della casa erano state sostituite. L’ex marito tornato provvisoriamente a casa con tono palesemente intimidito opponeva un “ calma .. ragioniamo “.. Di certo l’atteggiamento dell’uomo non era quello di un solerte e rispettoso amministratore di condominio. Né la scusa inventata al volo dalla donna imbarazzata e lievemente impaurita, che tentava di sovrapporre la sua voce per confondere la situazione, “ è il capo scala “ era credibile: conoscevo il nuovo caposcala, un signore per bene di bassa statura dalla voce educata e che mi era apparsa , una volta quando mi fù presentato dinanzi all’ascensore, completamente diversa . per atteggiamento, modalità di comportamento, impronta vocale .
Continuavo a stare da lontano vicino alla donna nonostante tutto e lei mi scriveva sms e poi mail in cui diceva anche di amarmi .. Nel frattempo a pochi giorni di distanza dal deposito della mia denuncia Massimo , amico carabiniere, mi comunicò che gli avevano vietato di parlarmi ed interrompemmo ogni rapporto telefonico. Non avrebbe saputo più nulla di tutto ciò che di nuovo accadeva .. già dal Dicembre 2008..
Nei primi dieci giorni di dicembre feci verso le 10 e 30 una telefonata a lei da casa dei miei , di risposta ad un suo sms: mi rispose con la stessa tonalità di voce di cui al file corrispondente al punto 7 del brogliaccio dicendomi con voce insensatamente flautata e in contrapposizione “la sètta non mi ha mai fatto del male“. Trasalii .. alla parola sètta, improvvisamente quadravano le molte frasi che mi sembravano caratterizzate da anomalie linguistiche , da intonazione anormalmente musicale o con cadenza metrica anormale , e due frasi ascrivibili ad un linguaggio medievalistico (si ascoltino a titolo solo indicativo i file corrispondenti ai punti 3, 4, 11, 12, 20, 21, 25, 36 e 15 , ).
Ora si spiegavano anche le presenze e la “partecipazione” nel contesto che sentivo emergeredall’ascolto dei file corrispondenti ai punti 10 , 17, 23, 27 e 28. dei brogliacci (ascolto audio NECESSARIO come sempre, perché la trascrizione nonostante la descrizione delle tonalità, impronte foniche ed altro NON E’ SUFFICIENTE ) . Peraltro si noti che la mia prima trascrizione era “artigianale” , incompleta e tale è rimasta .
Comunque ipoteticamente si valutassero le frasi, voci e situazioni suindicate, quelle ulteriori a struttura indicabile come di sospetto carattere ipnotico o condizionamento precostituito ( vedi solo a titolo di esempio l’audio corrispondente nei brogliacci ai n. ulteriori 2, 16, e 25 ) e le frasi che potevano sembrare pronunciate con tono di comando cui rispondevano sì di tipo àtono ( vedi solo a titolo di esempio l’audio corrispondente nei brogliacci ai n 5 e. 18 ) o il “contratto” da rispettare, , Il sospetto che ci fosse ancora di più, emergeva dall’ascolto. , . Sempre ad un attento e difficoltoso ascolto.
Tutto confermava l'inquadramento sintetico da mè effettuata con un appunto ... stringente e logico, all'ascolto dei file .. già stilato all'inizio di Dicembre 2008 .
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Ogni volta usando le chiavi in casa entrano da un minimo di due donne e due uomini a tre donne e tre uomini più presenza bambini
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l’ingresso avviene tra 19 sec ed al più 3 minuti dalla mia uscita
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il tutto avviene di nascosto clandestinamente ( vedi file abr 10 e dialogo iniziale esplicito con Katia ma normalmente non vi è interazione con le persone entranti )
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il comportamento dei vari soggetti è anomalo ( frasi sussurrate , parole e procedure ripetitive del tutto anomale ) Sabrina di norma non interagisce con i presenti e si trova posizionata al computer in attesa , i presenti spesso parlano a voce bassa e insinuante sinoa achè progressivamente le voci delle persone si fanno più incisive
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emergono attività e commenti e emissioni di suoni connessi ad attività sessuali
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emerge Inequivocamente uso di sostanze liquide o sniffate
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vi è presenza e partecipazione di minorenni
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Le modalità di attività sono ripetitive come secondo un modulo ( preparazione del tavolino, preparazione della panca , rapporti orali e non in salone prevalentemente davanti al computer )
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il connotato delle attività sessuali è atipico e non vede partecipazione emotiva ma mera attività professionale nei modi ed accenti ( anche le fasi più espressamente sado maso sembrano recitate e non coinvolgenti ,e vengono sempre espletate in presenza di uomini esterni che interagiscono parlano e chiedono come meri clienti … vedi il Fabio del giovedì )
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Durante i fatti Sabrina si continua a comportare anche come una casalinga ( ripone i piatti nella lavastoviglie, passa l’aspirapolvere per terra ) e poi c'è uno " stracci da passare ... " in un contesto agghiacciante dal min 3 e 23 sec in poi ..
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Non vi sono toni esplicitamente minacciosi se non i “ bevi” e ’”hai capito “del sabato 8/11/2008 e le fresi assertive volte a condizionarla del tipo “ ti sbagli “ riferite ad un temtativo di sottrasi a d attività “ ha finito “ “ nò ti sbagli “
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viceversa nel file ultimo del lunedì la Sabrina lamenta pressioni ricevute e dice testualmente “ mi volete proprio costringere .. mi volete rovinare .. “.
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La organizzazione perfetta del tutto non lascia mai tracce fisiche in casa se non in due occasioni la cenere di sigaro che riconduce all’inquilino di sopra
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Le modalità e procedure dei comandi e sequenze di apparente condizionamento della Sabrina emergono in tutte le registrazioni. In quella del martedì pomeriggio anche in uscita dalla casa . Particolare il piglio organizzato e la sequenza degli ordini ultimi, e la organizzazione esterna con avviso immediato del mio ritorno.
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Proprio il martedì pomeriggio si sentono comandi assurdi e anche il comando “ ah bedèlta dai “ e il bevi con la Sabrina che indica anche il contenuto della bevanda ( si recepisce chiaramente solo la fine della parola … “...ina “ )
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Ai fatti partecipano con certezza persone abitanti alla casa corrispondente al piano superiore ed alla casa al piano sottostante, nonché nella palazzina a lato dx..
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Il condominio è militare e vi è presenza di ufficiali dell’esercito e personaggi militari "vari " .
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Sabrina fa in tre sequenze distinte un racconto sempre più analitico e riscontrabile anche successivamente MA impostato sul “ mi hanno ritrovato “ ( ?!?! ) con particolari sulle minacce e paura relativamente convincenti ma poco chiari . Peraltro tutti i dati suindicati sono compatibili con il taglio e l’apertura del racconto.
Ovviamente mi permetto di fornire solo alcune indicazioni specifiche, perché ormai confermate per iscritto da professionisti e persona che hanno proceduto ad un ascolto diretto ed approfondito più volte ed una con con mezzo IDONEO.( ALL 5 QUATER ). Non indico altri amici e conoscenti cui chiesi un parere per verificare la possibilità di un mio errore valutativo, a loro tutela, visto quello che è accaduto a me. Feci la stessa cosa sempre a titolo di amicizia con un magistrato. di cui avevo particolare stima, che mi confermò, pur ad un ascolto su pc radicalmente inidoneo, una pur generica valutazione di interesse e peculiarità dei fatti e di possibilità di utili approfondimenti,
Ma preciso che su di lui sarebbe poi personalmente intervenuto l’altro collega succitato segnalandogli un mio stato presunto ed invitandolo a prendere atto .che dall’audio non si sentiva nulla ( me lo confermò il sopra detto magistrato nell’ottobre 2010 ) … i. fatti erano frutto della mia fantasia.
Il quadro dal punto di vista mio , di magistrato, che aveva semplicemente utilizzato metodo logico induttivo fondato su analisi dei dati fonici, implementato con le conoscenze personali, accresciuto con dati documentali sms s e mail , arricchito con informazioni culturali subito approfondite sul fenomeno e sulle sue caratteristiche ( a titolo di mero esempio allego un breve appunto su TIPOLOGIE DI RICERCA SUL FENOMENO e Articolo che descrive tra l’altro le caratteristiche del controllo mentale utilizzate nelle sette oltre ad altri profili tutti riscontrabili come ipotesi di lavoro all’ascolto di dati audio , non disattento ALL 5 ter sopra rrichiamato ) , infine culminato con la acquisizione di circolare del Ministero dell’Interno istitutiva della SAS ( squadra antisetta) ( VEDI ALL 6).appariva giustificatamente configurabile, quantomeno come seria e riscontrabile ipotesi di lavoro ( a volerlo sminuire ). . Ciò che si sentiva, era analizzabile singolarmente e globalmente , contestualizzabile utilizzando anche le dichiarazioni di un magistrato con trenta anni di esperienza , e corrispondeva alla qualificazione indicata nella circolare con dovizia di ipotesi di reato analiticamente indicati. . L’elenco delle fattispecie è tale da riempire varie pagine di un nostro registro generale informatico Pensai quanto sarebbe stato cosa buona e giusta che anche solo chi aveva scritto quella circolare ( da mè scoperta successivamente) avesse ascoltato le registrazioni mie. ..e ne avesse valutato la possibile rilevanza.. .
A tacere della pur secondaria circostanza non eccentrica e generica, .. indicando essa solo presenza in loco di persone ,” magari occasionale “ ( ed ironizzo sulla potenza costruttiva o distruttiva della logica indiziaria :: ogni elemento isolato è di per sé non significativo e non eziologicamente riconducibile agli altri , …ed è questa una nota tecnica difensiva opposta alla tecnica dell’accertamento logico induttivo di norma utilizzato da chi voglia effettivamente cogliere inizialmente la specificità concreta di un insieme di dati ) circostanza verificabile semplicemente digitando i termini relativi su INTERNET unitamente alla parola-zona “ Sette sataniche a Cecchignola “ ……….. Era stata riscontrata la presenza di resti di rito satanico , all’aperto, vittima una povera volpe, rito denunciato ed accertato dal comando dei vigili urbani locali, e rito eseguito su collinetta a distanza di cento metri dalle palazzine di via dei Bersaglieri : chi accertò il solo rito dichiarò di essere stato fortemente impressionato ( ALL 6 bis ).. Inoltre, ragionavo, molti estranei potevano sapere, e le voci non potevano essere non arrivate alla locale stazione CC: . inoltre conoscevo perché indicatami due volte dalla donna una signora bionda carina, sulla quarantina con figlio sui dodici anni, “ che veniva indicata come giù appartenente a comitiva della donna ( comitiva di amici a mè sempre rimasta ignota, perché con mè frequentava altre persone a loro volta ignare della comitiva ) , da questa letteralmente odiata. Fù tra l’altro oggetto di attenzioni a mezzo lettera proprio tra l’Ottobre ed il Novembre 2008 particolare che semmai fosse ritenuto utile, anche al fine di individuare la donna, riferirò a suo tempo. So che la donna abitava in una limitrofa palazzina c.a. 50 metri più in là su via dei bersaglieri. .
Il giorno sabato tredici dicembre 2008 ( ALLEGO documento che oltre ad individuare numerosi profili attinenti il fenomeno delle sette sataniche addirittura indica perché il giorno sabato 13 dicembre sia duplicemente elettivo per la effettuazione di riti "satanici" ( sia chiaro chi scrive da laico non indulge in alcuna credenza e la parola indica la "autoprospettazione " di coloro che fanno simili incredibili delinquenziali baggianate gravi a coloritura "satanista " .. ) ALL 6 TER ) dopo aver ricevuto alle ore 17 e 15 un sms tranquillo ( ALL . 7 ) ricevetti alle ore 18 e 06 ,c.a. l’sms (all. 8 ) di cui di seguito riporto il testo
“Io vilipesa, data della putt, stordita, dimagrita, spaventata, ci ved luned¥ @.@l@u@n@e@d@¥ "
sms CHE SI COMMENTA DA SOLO, ( e la cui analisi psicologica, psichiatrica, logica, sintattica, collegata alla conoscenza dei dati necessari per valutare , affido all’intelligenza del lettore, con riguardo anche all’uso duplice e volontario di particolare simbolo grafico ¥ LA CUI VALENZA è IMMEDIATAMENTE PERCEPIBILE. Girai l’sms all’avvocato succitato ( ALL 8 ) ed alla psicologa , mi recai a casa della donna, dall’esterno tutte le persiane erano abbassate completamente , sentii all’interno dell’appartamento ( la cui porta esterna aveva una soglia rialzata di almeno 4 cm ed era di consistenza ordinaria, tanto da consentire ascolto diretto di ciò che accadeva nel salone fungendo con appoggio auricolare quasi da cassa di risonanza e tanto da far notare che all’interno del salone vi era solo una luce bluastra bassa ) e riconobbi il contesto la presenza di più persone,e voci già ricorrenti , ciò cui erano presumibilmente intente ( la descrizione accurata la riservo alla autorità giudiziaria semmai interesserà ) , mi allontanai, avvisai con cellulare la psicologa, che invece di attivare solo l’avvocato chiamò anche la donna, me ne dolsi con la psicologa, . . vidi anche le persone uscire in fretta dalla casa e tre di esse dal portone esterno. Io dopo la telefonata mia alla psicologa mi ero riposizionato accanto alla porta in ascolto e sentii risposta della donna al telefono , la comunicazione della donna al gruppo di persone presenti ( “è passato qui sotto “ con il tono innaturale che emerge dalle registrazioni ). Il gruppo si apprestò ad uscire di corsa ; mi riposizionai sulla svolta delle scale tra il primo ed il secondo piano, e vidi uscire alcune delle persone due delle quali avevo in precedenza individuato. Ma avevo sentito distintamente prima di allontanarmi dalla porta la voce femminile di una donna autorevole che rassicurava “ stia tranquilla .. signora .. è tutto a posto “. A lungo mi sono interrogato sulla portata della rassicurazione .. apparentemente di amplio respiro.. MI scapiccollai dalle scale ed andai all’esterno avendo rischiato sino all’ultimo di essere visto dal gruppo ( avevo intravisto l’uscita dalla porta di casa di almeno quattro o cinque persone ). Assistei all’esterno ad un piccolo corteo composto dalla donna che aveva pronunciato anche la frase suindicata ( uscita per prima dalla porta della casa ) e due uomini giovani uno da mè visto in precedenza, , che le camminavano silenziosi con contegno rispettoso a distanza di due metri ad ala diretti verso altro edificio del condominio., potevano essere anche i figli, penai , nonostante le vistose differenze somatiche .
[ Uno dei due visto la sera della prima registrazione letteralmente appostato al primo piano mentre uscivo e mi stavo allontanando dalla abitazione . Era quell’uomo con capelli medio lunghi di colore castano marrone, vestito con un loden , fermo immobile dinanzi alla porta della casa del piano di sotto spalancata, quasi intento solo ad ascoltare all’esterno, che non mi aveva neanche curato di uno sguardo. Nelle registrazioni del primo sabato a distanza di quaranta secondi dalla mia uscita di casa si sente donna che, all’interno della casa, formulò flautato e musicale / il “ si può “ di cui all’audio corrispondente al file estratto n. 1.. L’altro era molto robusto capelli corti spalle molto larghe alto più o meno un metro ed ottanta . La donna capelli biondi medi fisico intorno ai 50 anni, vestita con un completo giacchetta e gonna di colore chiaro . . Il trio lo avrei rivisto il giorno che il mio avvocato “ di fiducia” sotto Natale mi aveva accompagnato a ritirare il camper. e con l’occasione avevamo verificato se per caso ci fosse qualcuno in casa della donna , ben sapendo che lei era andata via lasciando le chiavi del camper sul vetro esterno del parabrezza Segnalai la presenza dei due uomini nell’androne della palazzina , e quella della donna seduta in auto al posto di guida su auto nel cortile dinanzi alla porta della palazzina , , che li attendeva , mentre caricavano, ma dalla palazzina ove avevo abitato, borsoni pieni .. di oggetti rigidi, notai, vista le impronte i sul tessuto del borsone blu in mano a uno dei due). quale il contenuto ?! ) , ma il mio difensore di fiducia…. apparve semplicemente disinteressato al tutto, aveva solo il compito/fine di farmi portare via il camper. ]..
Nel frattempo, avevo individuato , anche sul presupposto del rinvenimento di un biglietto da visita nella casa da cui mi ero poi allontanato nel 2008 , una psichiatra ( R) dott.ssa Canale Marinella che aveva con quasi certezza avuto conoscenza diretta della donna ( si badi alle espressioni usate da lei una notte “ mi hanno visto tanti psichiatri e psicologi ma non ci hanno capito niente “ ) . Allo studio della psichiatra ero giunto poi per caso, andando a trovare una mia cugina , che la aiutava in una mostra di oggettini d’arte autogestita nel periodo natalizio. . A questa psichiatra mostrai la foto, mi confermò che si trattava della stessa donna ( portatale nel Gennaio del 2006 da un amico/cliente di lei perché sofferente ) con alta probabilità ( al 90 % disse,con riferimento ai lineamenti del viso, alla forma del naso etc, non potendo essere sicura, salvo condizione di vedere la donna di persona od in foto che la raffigurava come le si era presentata due anni prima ), donna che all’epoca portava treccia con capelli scuri e aveva occhi molto azzurri.
La aveva a mè parlato di quando aveva queste caratteristiche treccia e lenti a contatto azzurre , e riparlato di ciò proprio nel periodo recente ai fatti , mentre una foto sua con treccia nera era posta sulla portiera del frigo con piccolo magnete Questo era solo uno degli innumerevoli indizi e fatti da me considerati ). Donna che aveva parlato con la professionista delle sue “attività” e di una situazione ambientale dalla quale voleva sottrarsi anche a tutela del figlio, ma anche del fatto che il marito nell’ambiente era posto sotto pressione . Conservo memoria perfetta del fatto e delle dichiarazioni della professionista, che lei riferì telefonicamente anche all’avvocato ed alla psicologa, .ma sono in grado di provarne il contenuto del racconto , in modo “più incisivo “.( Clip audio 30.wav nella directory del DVD dedicata a registrazioni audio tra presenti e di telefonate ricevute e fatte ) .
L’impatto con lo psichiatra (S) dott. Cancrini Luigi a me noto come di fiducia dell’avvocato difiducia dell’ufficio ( nel senso che difendeva ed aveva difeso spesso e volentieri magistrati dell’ufficio a Perugia ) fu invece inspiegabilmente e letteralmente disastroso., più che disastroso esplosivo , fatto di radicale supponenza, tanto radicale da farmi subito insospettire .
Io argomentavo su dati fonici interpretabili, , la cui inesistenza ed inattendibilità era presunta da lui. . Indicavo conoscenze e dati acquisiti sul passato e presente della donna e venivo smentito o non curato da lui , ,. Facevo telefonare alla psicologa dall’ufficiale di pg che aveva originariamente ascoltato le registrazioni e il tutto veniva “eliminato” dallo psichiatra mentalmente. Persino la psichiatra che generosamente si era attivata telefonando a più persone fù liquidata con un “ si era sbagliata “, inattendibile , in re ipsa, che verifica era stata fatta ?! . A questa, rammento , ero arrivato sul presupposto del ritrovamento di biglietto da visita nella abitazione della donna, in una borsa aperta risposta in vista in un armadio che stavo rassettando per inserirvi i miei vestiti ( nel Maggio 2008 ) e la stessa psichiatra aveva detto che sarebbe stata in grado di riconoscere con certezza la donna solo di persona o solo con la foto nella quale portava i capelli neri a treccia. Poi facendo mente locale avevo capito che l’uomo che l’aveva accompagnata era con tutta probabilità Giulio Cavedali, nel 1996 venditore di prodotti farmaceutici, abitante in Pomezia e frequentante per l’appunto ragionevolmente il limitrofo ospedale dove lavorava la stessa psichiatra. e non il pugliese , poi individuato ad altro titolo che non aveva le fattezze fisiche invece perfettamente rispondenti al detto Giulio . ).
L’atteggiamento dello psichiatra mi agghiacciò non si trattava solo della tecnica argomentativa volto a contestare razionalmente affermazioni , per valutare la plausibilità e la permeabilità mia alle critiche ( c’era un atteggiamento che chiamare “preconcetto” o meglio negativamente preconfezionato è un eufemismo, ed una valutazione persino dei fatti e rapporti attuali con la donna in radice erroneo, certamente cioè non corrispondente al vero . Continuavo a sentire quest’ultima , la visitavo anche sostenendola e lei mi pregava di nascondere la circostanza allo psichiatra ed alla psicologa. .VEDI SMS E MAIL ALLEGATE IN DVD ). Con lo psichiatra un primo incontro con la donna sola tre incontri a due con psicologa presente ammutolita disastrosi. Ero allibito.
Avevo scelto fidandomi delle indicazioni datemi sullo psichiatra senza verifica ulteriore, raccontavo anche di fatti e scenari plausibili, sulla base delle dichiarazioni della donna, dichiarazioni che però ora smentiva ( durante il racconto confessione negli anni 2004, 2005, , in cui aveva ceduto a pressioni “subite” , aveva alluso ad una sua attività “politica “, in “rifondazione comunista” ma poi in un gruppuscolo “Lotta Comunista”, mentre aveva raccontato di “essere stata ritrovata “ ( ?!) nell’Ottobre del 2008, periodo in cui si era iscritta al partito IDV. Citare questa curiosità mi rendeva forse meno credibile … io ragionavo in termini di dati audio da ascoltare attentamente e con mezzi adeguati, facevo analisi ordinate logicamente in quadro indiziario, ma in quel caso parlavo solo di scenari la cui ipotetica plausibilità avrebbe potuto essere verificata, , alla luce delle frequentazioni specifiche che ho indicato, .ovviamente fatti tutti da verificare. Spazientito dissi che avrei avvertito anche Di Pietro se non uscivamo da quello insensato stallo era una battuta provocatoria . Ed una cosa è un processo, una cosa una verifica psichiatrica richiesta sullo stato di una donna e sul/sui ruoli che possono aver inciso sulla sua vita, una cosa è una mera illazione logica da verificare;
Fu quasi drammatico lo scontro con lo psichiatra che non solo non gradì la circostanza che la sua allieva psicologa era venuta ad ascoltare l’audio, ma prima negò la circostanza … a scena aperta davanti alla psicologa che taceva , intimidita, poi feci vedere allo psichiatra l’sms che confermava l’appuntamento, indi cercai di far dire alla dott.ssa tutto ciò che aveva sentito , e lo psichiatra lo impedì. !!! A quel punto la mia invenzione colpo do genio da quattro soldi .. la psicologa aveva in mano il dattiloscritto da lei controllato e stampato, ma aggiunsi che avevo registrato tutto l’incontro, lo psichiatra storse la bocca , impedì alla dott.ssa di parlare , ma sono rimasti convinti che io registrai l’incontro. Metto in risalto la circostanza perché la psicologa sentita analiticamente su tutto ciò che sentì e mi disse e che io ho memorizzato attentamente e propongo come domande da fare, dovrà/potrà esser ragionevolmente confermato così come la circostanza poi appresa direttamente da me in seguito, che effettivamente la psicologa relazionò allo psichiatra. E se relazionò, relazionò di contesto sessuale e, attività anomale, presenza di non adulti .di espressioni vocali e sonore anomale .. di una mia convinzione che vi fosse qualcosa di inspiegabile nel comportamento vocale anche, apparentemente dissociato, della donna . Quello che diceva io …e sul quale concordava .. avendo anche confrontato la voce normale della donna , ma che per lo psichiatra non doveva esistere , non esisteva e non sarebbe esistito quando avrebbe “proposto” un TSO, su pressioni e proposta di qualcuno ?! A mè disse poi nel Novembre del 2010 una cosa concreta e grave e c’era davanti l’avvocato mio “ di fiducia “ : negheranno ma era chiaro quali contatti e quali pressioni erano state esercitate.. lui non poteva non sapere che la quasi totalità di ciò che affermavo era riscontrabile e veridica … il resto erano ipotesi .. ma fossero state giuste pure quelle ?! O ragionare di ufficiali in missioni brevi, in una area urbana in cui è arcinoto chi ci abita è arbitrario per un magistrato ?! Non lo è , salvo che abbia intuito, capito, indiziariamente suffragato qualche cosa che non doveva accertare ..
Persino la descrizione dello stato dissociato della donna poteva trovare le varie spiegazioni scientifiche degli esperti del settore .. bastava consultare …
Terminai i tre incontri congiunti con la donna verificatisi tra Dicembre 2008 e inizio Gennaio 2009, mi allontanai dal professionista , rampognandolo indignato per la sua condotta, precisai che mai mi era capitato che fossero messi in discussione/negazione totale a priori fatti verificabili , audio ascoltabile, certo possibili diverse interpretazioni e risultati, , e indicazioni precise mie su quanto da me trovato, visto e a mè raccontato. Me ne andai segnalando con un tòno deciso al professionista che aveva commesso, allora ritenevo, uno dei più gravi ed inqualificabili errori della sua carriera professionale, allusi anche ad un caso di “errore” suo a mè noto, e che di questo ne avrebbero patito la donna ed il figlio. ..
A mero titolo di esempio cito un confronto con il detto psichiatra che a mio avviso indica o la sua scarsa conoscenza del metodo logico induttivo quotidianamente usato nelle attività di indagine , e nella formulazione delle ipotesi investigative da confermare, ovvero indica ben altro ..
A mè per conoscenza diretta risultavano ( oltre ad esperienze passate “suggeritemi” con larvati cenni) i seguenti dati : A) la ipotesi di assunzione di bevanda IMPOSTA ALLA DONNA ed una successiva sequenza del tutto tipica , con voce innaturale e comportamento omologo della donna, desunto dall’ascolto diretto dell’audio corrispondente alle frasi di cui ai punti 4,5 e 7 ; B) IN altre parti non estratte con singoli file audio la ipotesi non peregrina di uso di sostanza sniffata …ed in entrambi i casi era alla donna che veniva dedicata la “attività” ; C) In occasione dei miei rientri a breve distanza , il sabato 8 ed il martedì pomeriggio successivo, una apparenza normale della donna, ma una caratteristica strana , una rilevabile difficoltà di adeguato coordinamento motorio nel camminare , strusciava leggermente le gambe e si muoveva con andamento insolitamente ondulato ; D) dall’analisi dell’audio risultava spesso una sorta di estraneazione della donna, e questa pur integrandosi poi progressivamente con i presenti, poneva in essere una condotta verbale e comportamentale talmente tanto vistosamente inaderente alla sua personalità ordinaria da lasciare interdetto me, che la conoscevo bene, ma ritengo, chiunque volesse ascoltare con attenzione ( si confrontino la voce NORMALE di cui al file corrispondente al punto 24 del brogliaccio, ultima parte del file, al rientro mio e del bambino, , ma anche l’audio iniziale di ogni registrazione ( files originali da trattare ) e l’audio delle registrazioni originali del Sabato 8 dove la Donna parla due volte ad alta voce al cellulare , poi con altra donna a voce di volume medio ( ma anche più volte a bassa voce e dinanzi al microfono,con più persone , ( con buona pace del perito fonico del sottoscritto e della contro valutazione sul livello sonoro e sulla “udibilità” formulata da organo tecnico. ) ; E) Più volte la donna mi aveva accennato a lunghe sensazioni di tunnel buio e improvvise sensazioni di piacere e da ultimo ne aveva riparlato i primi di Novembre E) Appena conosciutala avevo notato una sua caratteristica , quella di alzarsi la notte sino a dieci volte per andare al bagno .. avevo chiesto se avesse problemi di infezioni ed altro e mi rispose che non ne aveva ;G) Il giorno 12 Luglio 2007 mentre ero in vacanza in camper con le mie figlie , mi aveva fatto una telefonata allarmata , dicendomi che avrebbe potuto morire, che si era ritrovata semiparalizzata sul letto e che ci aveva messo più di un’ora per riprendersi; H) un uso abnorme e quotidiano di cioccolata, da parte della donna, del tutto particolare. Illustrai la mia ipotesi allo “psichiatra”: uso di chetamina , assumibile sia in forma liquida che polverosa, ( punti A e B) sostanza tipicamente “enteogena” schizofrenizzante e dualizzante utilizzata per indurre trance e possessione ( vedi capitolo SSC di cui all’articolo allegato ( punto D) , usata peraltro in ambiti facilmente ipotizzabili, sostanza ad effetto rapido e quasi immediato, protraentesi solo per c.a. 30 minuti ( punto C) , sostanza neurotossica altresì ( nonostante il vasto incosciente uso in ambienti che sono facilmente immaginabili ) ; sostanza comportante danni all’apparato urinario con sintomatologia identica al punto E,) sostanza comportante correlate lievi alterazioni del sistema neurologico, transitorie, e rivelabili tramite il comportamento fisico del soggetto ( punto C suindicato ), sostanza che in sovradosaggio comporta blocco parziale del sistema predetto, con situazioni simili a stato di paralisi risolte di regola in tempo medio ( punto G ). Sostanza che comporta o il cui uso coincide con un utilizzo massivo della cioccolata come alimento , e per motivi di natura chimica ed organica su cui non mi soffermo.
Sostanza infine che in capo a soli pochi anni di utilizzo ininterrotto può comportare danni ai reni . Nel 2009 la donna mi avrebbe comunicato a voce, ma non solo, il danno grave o non funzionamento di un rene.( MAIL ALL 8 bis ).
La replica del “professionista “ fù la mia irrisione, la negazione che la chetamina possa essere assunta in forma liquida ( ALL 8 ter) e il commento sulla assurdità di quello che dicevo. Anche questo ed altro dovetti sopportare, ma era nulla rispetto a ciò che ho poi subito .
Debbo far presente che nel frattempo avevo anche depositato presso la Procura la prima perizia fonica circa il SOLO PRIMO POMERIGGIO di sabato 8 Novembre 2008 ( ALL 8 quater ) perizia data in copia anche allo psichiatra , perizia che corrispondeva in parti essenziali alle mie prime trascrizioni , ascolto diretto dell’audio corrispondente alle frasi di cui ai punti 4,5 e 7 ( NON AVEVO CHIESTO AL PERITO DI RIELABORARE I DATI FONICI MEDIANTE LA NECESSARIA EVIDENZIAZIONE DEL LIVELLO DI VOLUME. , TRA L’ALTRO, E CONSEGUENTE RIELABORAZIONE DELL’AUDIO CON SALVATAGGIO FINALE DEL RISULTATO FONICO ).
Ripresi la mia vita ordinaria e rintracciai il 16 Dicembre 2008 però altra persona ( T) Nicola Miraglia titolare della società BBC in via di Villa Torlonia ) che aveva avuto una breve relazione con la donna nel Giugno 2006 che mi fece il racconto di una sua soggezione ad un uomo, casi della vita, mi disse si chiamava Paolo, che la imbottiva di ciò che è facile immaginare ed espresse considerazioni sul suo “ assoggettamento “ , impressione ricavata dai racconti di lei. .
Parlai per un’ora con una amica della donna ( U ) Maria Grazia e venni a sapere anche che tal Katia, ricorrente il nome e la presenza nei file audio, era una conoscenza della OMISSIS , professione ufficiale estetista, con cui nel recente passato aveva rotto i rapporti , più o meno , proprio agli inizi del 2006. Altra notizia, che confermava una non voluta antica indicazione della OMISSIS :L nel Novembre 2006 era stata tanto male ……… ( a mè la OMISSIS aveva detto che vedeva animaletti sulla mano sinistra c che si feriva alle mani .. allora … ) .
Nel frattempo cercavo di informare dei fatti e della analisi dei dati audio il Procuratore, e rimasi allibito. quando il R.I.S. ( fu il Procuratore ad invitarmi ad acquisire copia della informativa ALL 8 quater/2 ) con riferimento al solo file ABR4.waw, relativo al sabato pomeriggio, unico sentito , a confronto, si ricaverebbe dalla relazione, scrisse:: “ stante la pessima qualità del segnale audio a disposizione, che non consente di effettuare misure strumentali atte ad attribuire con criteri oggettivi e quindi “certi” le frasi trascritte ai vari parlatori e considerando inoltre la “soggettività” della percezione uditiva , non si può esprimere un giudizio di coerenza “certa “ tra quanto trascritto e quanto “realmente “ udibile ai più, quindi la trascrizione prodotta è da considerare, nella misura in cui la qualità lo permette, come una interpretazione prettamente soggettiva , ma non può certamente essere considerata a tutti gli effetti, specchio fedele della conversazione di interesse intercettata”. . Molte frasi erano distintamente pronunciate ad alta voce anche , dinanzi al microfono, e in qualche caso si poteva anche abbassare il volume . E ciò si ripeteva anche negli altri files. . Il tutto mi sembrava inspiegabile, ivi compreso il concetto di specchio fedele , ma da quando in qua un indizio utilizzabile in vari modi deve essere uno specchio fedele ?! Se è poi vero che una parte della registrazione era riferita ad ambiente diverso del luogo di posizionamento del PC portatile, è pur vero che si poteva tecnicamente elevare il segnale e, con varie manovre di pulizia, almeno tentare di sentire ciò che era nella registrazione vergine difficilmente udibile .. od udibile in modo incerto, o per niente . . Sarei trasecolato ( ALL 8 quinquies ) invece poi , quando in occasione della procedura per dispensa dal servizio nei primi mesi del 2010 lessi l’archiviazione che aveva chiuso il 17/3/2009 il procedimento a suo tempo aperto. In essa si legge ancora oggi “ ….nessun elemento può trarsi dalla stessa…e ciò anche all’esito della attività di filtraggio …. Da un’attenta operazione di ascolto effettuata dai Carabinieri del Nucleo Operativo Trastevere dei files contenuti nel CD agli atti, emergono frasi, parole e rumori riconducibili alla normale attività quotidiana di una persona all’interno della propria abitazione “. .Ma allora si sentiva la registrazione e c’era una persona, all’interno della propria abitazione, intenta alla normale attività quotidiana( ?!. E non è dato sapere a me se l’ascolto diretto si riferisse su dati audio già filtrati . La tempistica, e la telefonata di Massimo, indichano di nò ma non ho alcuna ipotesi concreta praticabile a riguardo, non avendo letti gli atti. .
Non posso sapere se il RIS procedette su delega alla trascrizione integrale dell’”udibile”, suppongo di nò, né se lo fece su tutto il materiale audio né infine se procedette alla elevazione sonora da me “suggerita” come necessaria accortezza tecnica, prima del filtraggio, che per altro, per tecnica adeguata và o può comunque essere effettuato caso per caso, adeguandolo alle caratteristi foniche del punto, mentre un filtraggio “massivo” produce effetti incontrollati ed incontrollabili. Si passa dalla non ascoltabilità idonea, originaria, ad un effetto globale finale, cioè, quanto utile ai fini di una meditata comprensione … è dato immaginare. . Sò per esperienza tecnica diretta che il filtraggio massivo e globale di una base audio a basso volume, oltre ai rumori di sottofondo, elimina di norma tutto ciò che è riferibile alla voce umana sussurrata, bassa od a voci e rumori di qualità sonora omologa qualitativamente al sottofondo .
Nel frattempo la donna alternava affetto negazione radicale e mi comunicava che si batteva per me (?!) per TUTELARE LA MIA PERSONA. (dell’8 Gennaio “ OMISSIS . un giorno lei saprà dottore dove mi èro recata stamanit x tutelare la sua persona ,piangendo, ,”
Non capivo neanche che significassero quelle parole .. tutelarmi (?!) dove si era recata l’8 Gennaio 2009 , poi avrei saputo dai CC. Avrei capito tutto dopo il 21 Maggio 2009 e poi oltre fino al Luglio 2010. Ma oggi codesta ag. potrà richiedere alla donna, da che mi tutelava …. E forse ciò farà più luce su questa VICENDA mia, INCREDIBILE. . Come poteva l’8 Gennaio la donna porsi un problema siffatto ?! .
A suo tempo avevo prestato, anche “gentilmente pressato” in tal senso , acquiescenza alle decisioni della Procura e NON richiesi la riapertura delle indagini e non avevo insistito neanche quando con SMS la donna aveva ammesso una versione edulcorata dei fatti ( ALL 9). Precisando con successivo sms che la verità mi mandava al Santa Maria della Pietà ( ALL 9 bis ). Io replicai seccamente con altro SMS che lei doveva solo e sempre dire la verità solo la verità ALL 9 ter ).. Oggi capisco finalmente il significato rovesciato della frase era il mio conoscere la verità che mi avrebbe mandato al Santa Maria della Pietà, la verità che anche lei sapeva e che io non dovevo sapere ( io avevo invece interpretato la frase normalmente .. come una ritrattazione , invece .. era una chiaro avviso .. scordati la verità finchè sei in tempo ) Il primo sms apriva comunque il vaglio dì contesto, presenze, situazioni più specifiche che avevano fatto trasalire anche la prima psicologa , né quando poi nel maggio 2009, , dinanzi alla mia consegna alla donna , in casa sua, dei primi (e ultimi, non li avrei più ripresi in mano ) brogliacci quasi integrali con CD audio delle frasi più significative estratte,ed ascolto in comune, lei aveva inviato, a sua volta la mail SIGNIFICATIVA da più punti di vista , del pari allegata / ALL 4 ter già citato ) Lascio ogni riflessione a riguardo a chi leggerà la mail, ambivalente e ripeto, significativa nella sua ambivalenza . . Tra Aprile e Maggio nei ritagli di tempo pomeridiani avevo con attività faticosa e complessa finito di estrarre infatti solo alcune frasi e dati audio SIGNIFICATIVI, ma al solo scopo dianalisi ulteriore ( non ho mai avuto certezze non verificate, e di aiutare la donna e di darle elementi di valutazione circa la possibile gravità della situazione.( rectius della parte della situazione che lei con probabilità non conosceva nei suoi dettagli ).. Per un ascolto adeguato ci volevano mesi di lavoro : il mio stesso impegno artigianale era ancora incompleto e provvisorio. Ma nessuno aveva fatto ciò che serviva per capire e ascoltare al meglio tecnicamente possibile, pensavo.
Tralascio la ulteriore analisi incrociata tra alcuni dati audio, dati documentali e dati testimoniali a mè noti , appresi personalmente, riservandola alla aventuale richiesta di codesta a.g,
Il solito collega che si “ interessava umanamente “ alle mie vicende negava che si sentisse alcunché ma controllava se approfondissi la situazione con varie richieste ( Ma hai dato incarico al fonico di trascrivere e filtrare anche tutti gli audio ?! Non hai raccolto firme di persone che hanno sentito l’audio ?! ). Non posso sapere cosa lo spingesse a sapere cose specifiche, era un monitoraggio “puntuale “ non .su “ se facessi” ( quello ben si spiegherebbe con una ipotetica preoccupazione su un mio intignare su una cosa infondata e assurda) ma proprio su cosa di specifico e concreto facessi e su quali risultati in ipotesi raggiungessi
Ho poi creato per verificare la analisi dei dati, e ridurre il più possibile la ovvia possibilità di errori,LA GRIGLIA DI CLASSIFICAZIONE che allego, uno strumento logico atto a sgombrare il campo dalle impressioni globali o sensazioni complessive , che costringe alla analisi di ogni singolo dato audio, il primo dei passaggi del metodo logico induttivo che applico costantemente AL MIO LAVORO (All 10) . Si noti, per correttezza del metodo la voce “audio non classificabile ).
Io ero poi sempre all’oscuro di ciò che accadeva alle mie spalle.
I miei due fratello e sorella avevano preso di nascosto e ancora non so sulla base di quali informazioni apprese né da chi , contatti con lo psichiatra Luigi Cancrini sopra citato , e con lui ( ma non sono in grado di essere preciso attesa la totale reticenza dei mie fratelli e la genericità delle indicazioni di mio padre ( EE) Ferraro Gino avute da lui solo nell’Agosto 2010) effettuato più incontri probabilmente nel Gennaio Febbraio e forse primi di Marzo 2009:.. oggetto la mia “malattia mentale” , come mi è stato poi confermato da mio padre, allora all’oscuro dei fatti poi conosciuti..
Ricordo solo un particolare SIGNIFICATIVO : il dott. Cancrini accennò ad una telefonata di mio fratello , io dissi che era la cosa più sbagliata che potesse fare e la OMISSIS , a mia tutela rinforzò la dose , spiegando chi fosse mio fratello secondo lei, e che rapporti ci fossero. Ricordo un sorriso altrui .. non benevolo … ma compiaciuto . In quella sede mi ricordai che in una delle tre telefonate dei primi giorni la OMISSIS , singhiozzando aveva detto, quasi balbettante “ non credere , non credere a quello che dice tuo fratello “ ., Frase genericamente comprensibile ma non sapevo cosa dicesse , a tre o quattro giorni di distanza dalla mia uscita di casa .
Nei primi giorni del Marzo del 2009 ( ed a poca distanza di giorni dall’sms della donna che indicava una ammissione edulcorata, avevo poi subito “interventi” sul camper di mia proprietà, , privato del blocco dello specchietto anteriore sinistro aperto e svuotato di vari oggetti. Sulla polvere esterna del mezzo tracciati forse a dito segni identici anche a quello oggetto dell’sms succitato ( croci a braccia rialzate verticalmente e non orizzontali e segni di tipo vario cerchi con linea trasversale , etc ) : Non denunciai ( per mia fortuna ) , ma riferii il mero danno alla mia ex moglie , pensando tra mè e mè che potevo essere stato oggetto di una provocazione da me trattata come irrilevante. Nel Marzo 2009 andai a trovare la donna, che aveva fatto in precedenza una prima allusione alla parola “ Santa Maria della Pietà “( ALL 9 bis appena citato ). La donna seguiva un filo logico comune a tutto quello che accadeva a mia insaputa, ma al contempo è lecito ipotizzare che non potesse in alcun modo avere rapporti con nessuno dei diretti protagonisti del circuito disinformativo così da mè eufemisticamente chiamato , Era in perfetto allineamento salvo due vistose eccezioni, e mezze verità ammesse. NON SI SOTTOVALUTI TALE ASPETTO. E che l’opinione formatasi in via dei bersaglieri era parallela e coordinata temporalmente è UN FATTO. .
Nel maggio del 2009 portai le trascrizioni e l’audio selezionato alla donna, ( selezione PARZIALE) all’ascolto rimase molto colpita, e/o molto preoccupata riconoscendo varie frasi sue e cercando di riconoscere o fingendo di voler riconoscere frasi altrui ( oppure riconoscendole )., Nell’ultimo e successivo incontro questa mi disse con aria ingenua “ che cos’è un TSO ? “. Non diedi importanza alla domanda che per me non aveva senso riferibile ai presenti , , anche se in precedenza ma non so memorizzare il periodo esatto avevo sentito nominare il termine casualmente, mentre mi recavo a prendere l’ascensore in ufficio..La frase da me ascoltata casualmente e proveniente da stanza chiusa limitrofa all’ascensore era “ Sì TSo, va fatto, subito , o ci pensate voi .o poniamo noi rimedio alla situazione “.. .
Addirittura in quel caso non considerai mentalmente che una “frase ” del genere potesse essere riferita a me,. Rimasi solo perplesso salendo sull’ascnsore , per il tono imperativo e duro dell’autore della telefonata,(non c’era risposta di interlocutore presente, ma più di qualche secondo di intervallo silenzioso, il tempo di arrivodell’ascensore ) , . Mi riservo di indicare alla autorità giudiziaria, se riterrà rilevante il punto, autore della stessa, da me riconosciuto ed eventuale numero di telefono fisso0638703772 ( qualora non usasse il suo cellulare , ammenochè usasse quello della moglie il cui numero ignoro ) . . Varie ipotesi possono essere effettuate circa la natura dell’interlocutore telefonico all’altro capo e la destinazione della telefonata , ma di telefonata si trattava, ragionevolmente . .
Tutto ciò accadeva comunque più o meno nell’epoca in cui anche il mio difensore “ di fiducia” aveva sentito nuovamente gli stralci dei files. ultimi, sapeva aveva letto le prime ammissioni della donna e aveva invariabilmente commentato con la solita litania neutra “ vanno contestualizzati “.
PRECISO POI che tutti i dialoghi sms e mail con la donna furono reciproci, protrattisi sino al Maggio 2009 quando decisi di troncare anche questi definitivamente . Mia decisione. Questo peraltro riguarda il procedimento presso la Procura di Perugia nei miei confronti per “stalking” in assenza di querela ( vedi acute valutazioni nel provvedimento archiviazione del procedimento disciplinare , che sottolinea anche la rapida archiviazione del procedimento di Roma (ALL .5 già richiamato ) .
Alcune mail .della donna erano ingiuriose ed irate, altre normali, altre amorevoli e tenere .
Tutto il materiale viene da me scaricato sul DVD che allego in copia alla presente, e che contiene ii files originali,, gli stralci effettuati con adeguata rielaborazione del volume i da me a scopo di valutazione ed analisi, tutti gli sms e tutte le mail,, nonché LE registrazioni audio tra presenti e di telefonate ricevute o fatte oltreché la copia digitale di tutti documenti da me presentati Denuncia, memoriale etc ) ) materiale distinto in sei directories adeguatamente individuabili. Allego altresì nella busta relativa la distinta dei files audio originari ). Il pathos delle mail a me attribuibili e l’affettività e bisogno di portare aiuto che comportavano, fa parte della mia partecipazione emotiva ed affettiva alla vicenda . e della ragionevole valutazione FONDATA SU DATI CHE POTEVANO ESSERE ALMENO VALUTATI E CONNESSI IIN MODO CONCORDANTE A SUA VOLTA VERIFICABILE . Situazione , che certo non potevo trattare come un fatto “procedimentale “, peraltro io non sono per natura cinico e partecipo anche interiormente al mio lavoro. . Rivendico la mia sensibilità ed umanità a riguardo. .
Concludo semplicemente osservando che la logica attendibilità del quadro indiziario, o comunque la possibilità di una ricostruzione aderente ad esso, tenuto conto delle stesse ammissioni della donna, e della esplicita contestabilità di fatti, frasi e e presenza ricavabili dall’audio ( il cui ascolto e corrispondenza nonché possibile interpretazione è oggi confermata da più persone) nonché di fatti riferiti in ipotesi dal sottoscritto, utili, non è che dovesse allora necessariamente portare alle conclusioni ipotizzate tramite una o più condanne ., e lascio ogni vaglio sulle indagini effettuate , a codesta a.g. Ma una cosa è una divergenza interpretativa sempre possibile, una cosa è stata la mia esplicita acquiescenza del provvedimento di archiviazione, , ed una altra cosa è aver subito ciò che in seguito indicherò. E ora so che non era la sua verità che mi portava al Santa Maria della Pietà, ma la vicenda i contorni e i retroscena che la mia ricostruzione indiziaria richiedeva almeno di verificare .
Vi sono poi una miriade di dati e fatti nuovi che meritano una riflessione, ( chiedo perdono per l’ennesimo eufemismo ) .
Debbo poi infine mettere in risalto un dato che appare secondario .
Non sono in grado do conoscere il contenuto del fascicolo a suo tempo aperto presso la Procura di Roma. Non so se o meno la donna abbia ed in che modo giustificato la vicenda, se abbia o meno inventato circostanze o fatti atti ad avvalorare la sua sopravvenuta recisa e totale negazione del tutto. Né posso sapere ancora se essi ledano la mia immagine e reputazione.
Ho solo notato queste tre circostanze. Innanzitutto la donna aveva ricevuto istruzioni dallo psichiatra che avevo investito dell’aiuto alla stessa e dalla psicologa ( che con un curioso revirement sembrava aver omologato la sua posizione allo psichiatra) , di non frequentarmi e non telefonarmi o scrivere. Ovviamente accadde tutto l’opposto, ma la donna si guardava bene dal farlo sapere. Ero io ad accompagnarla da un altro o psicologo presso Piazza Re di Roma, io a darle passaggi in auto, io che cercavo dolcemente di farla aprire. Ebbi anche una volta relazioni intime e lei si aprì nuovamente con due frasi .. come al solito incomplete e parziali . Ma non racconto se non richiesto espressamente cosa mi disse.
In secondo luogo la donna mi raccontò di tre esami testimoniali ( o meglio dichiarazioni rese) uno lunghissimo e registrato , ma in particolare di una serie successiva di domande intime o legate alla mia vita, al mio rapporto con le mie bambine, alle mie abitudini e così via. E’ lecito ipotizzare che almeno uno di questi esami fossa una raccolta di informazioni non ricollegabili ad attività giudiziaria o di pg ?! Presumo di sì , mera ipotesi .. non peregrina credo. Non foss’altro perché dopo aver negato tutto non c’era motivo di sentirla per altre volte .e conosco bene le modalità di lavoro dell’a.g. . In quelle domande riferite c’era qualcosa di strano , non le fa un PM:e non credo che le possa aver fatte un PM. ( richiamo ancora l’allegato 8 sexies .. come traccia interpretativa e percorso di sviluppo delle indagini ) .
Ho letto poi in una missiva della Procura alla IV Commissione disciplinare che la donna dinanzi alla pg della Compagnia Trastevere avrebbe alluso nel Giugno 2009 a comportamenti inquietanti ed allarmanti del sottoscritto , (MAI AVUTI ) quando fece un curioso esposto temporalmente posizionato in modo tale da accavallarsi alla vicenda che esporrò nel successivo capitolo.
In terzo luogo lo psichiatra sopra indicato che la aveva dal punto di vista mio portata per mano a negare ogni cosa, anche le più evidenti ( si badi che lo stesso era stato relazionato dalla psicologa ed ho ancora in possesso la relazione con lei verificata ) intrattenne a sua detta e a detta della donna che mi teneva aggiornato (?!) una serie di scambi mail, in cui illustrava credo tra il Gennaio ed il Febbraio 2009, una mia personalità distorta a mio avviso ed una sorta di identikit psicologico letteralmente appiccicato, attribuendomi tare paterne ( tema caro alla situazione psicologica di mia sorella, che il padre non vede da anni e che non cerca , salvo lontane eccezioni natalizie; come fosse stato trasferito il tema a mè … non posso saperlo … e non lo sò, ma penso possibili, varie altre diavolerie armamentario manualistico, astrattamente formulate come ipotesi, senza avermi mai sentito su nulla di tutto ciò, , senza aver avuto alcun incarico professionale riguardante la mia persona, violando la mia privacy e intrattenendo per molteplici sedute i miei due “familiari”, forse e senza forse , coinvolgendo alla fine anche due miei figli del primo matrimonio. Possibili ipotesi furono formulate a voce anche dinanzi a mio padre,condotto in incontri del Giugno 209 ma non ha saputo/voluto essere più preciso. E qui è d’uopo sottolineare che all’epoca fù fatta la scelta precisa , nel Gennaio , Febbraio, Marzo e Aprile e Maggio 2009, di non avvisarlo, sentirlo . E non è una scelta da poco. .
A parte nelle debite sedi illustrerò i danni cagionati all’equilibrio interiore delle persone coinvolte e altro. La donna lungi dal prendere atto del “diavolo” in mano a cui era capitata continuò a cercarmi e vedermi ( di rado .. Sembrava però prestare formale ascolto al sopra detto professionista . in due o tre mail Da quelle conosco il quadro di riferimento valutativo “propostole” dallo psichiatra.
Quando mi vedeva la donna curava ossessivamente che non mi vedessero i “condomini” del palazzo ..rectius quindi anche i protagonisti delle vicende . Rammento che nelle registrazioni l’ingresso nella abitazione delle persone avveniva a distanza di pochi minuti , ed in un caso di 23 secondi dalla mia uscita. Era una sorta di occupazione pressante e continua … ( vi è a riguardo una spiegazione plausibile ……coerente con il quadro, e come al solito basta leggere .. accertare .. conoscere .. e studiare .. INTERNET è oggi un grande strumento .. e la Procura di Perugia LO SA’ USARE ) ( credevo n.d.r nota successiva ,,, ) .
Vi è poi il caso del martedì 11 Novembre 2008 pomeriggio che meriterebbe una apposita riflessione a sè, ben più articolata .Mi ero allontanato solo per 35 minuti c.a. . In quel caso, oltre ad una sequenza legittimamente ipotizzabile come ipnotica o di condizionamento mentale ( vedi audio corrispondente al file 16 del brogliaccio ) c’erano il solito utilizzo di canto musicale dettato e accompagnato, riferito a canzone degli anni 20-24 della donna e le anomalie vocali e comportamentali della donna ( l’ipotesi della regressione guidata come utilizzo tipico nelle sètte non è mia è un dato indicato dagli specialisti del settore ). Dopo un ingresso delle persone dopo 5 minuti, emerge come il gruppo, avvertito del mio arrivo, si allontanò infine dalla casa di corsa,e mi apparivano emergere frasi pronunciate da cui si ricavava una ipotesi di organizzazione,vistosa, una ipotesi di posizione passiva della donna ( vedi audio al punto 24 delle trascrizioni) oltre all’uso di frasi tipiche tutte valutabili nel contesto , quali possibili conferme di tecniche di pressione e condizionamento . Il file del martedì pomeriggio è l’unico caso di integrale registrazione della presenza del gruppo, dall’inizio alla fine .
Preciso infine per quanto utile che per mia scelta nel periodo marzo-maggio 2009 mi recai da uno psicologo ( V) dott. Paolo Capri con l’incarico esclusivo di sottrarmi alla situazione affettiva che mi legava alla donna, avendo io scelto per ovvi motivi di allontanarmene, consapevole dei rischi che per pura generosità potevo correre. . Lo psicologo ravvisò uno stato di preoccupazione significativo, seguì la storia, mi confermò di aver confermato che solo di uno stato di ansia-stress accumulato si trattava, condivise e accompagnò la mia scelta poi definitiva di non continuare a battermi per salvare una persona da lui definita “ pericolosa “, gioì per la notizia che avevo deciso di avere una nuova compagna, . poi avrebbe detto che null’altro aveva riscontrato, comunicandolo per telefono al consueto solerte psichiatra che invece “al volo” cercandolo gli aveva “diagnosticato” in mia assenza, , in assenza di incarico professionale riguardante la mia persona, , in assenza di riscontro dei dati OGGETTIVI da me indicati, e dopo non avermi più visto e sentito per cinque mesi , che di delirio e psicosi si trattava. e impose il suo pensiero diktat al suddito psicologo ( qui ironizzo sui rapporti “ para gerarchizzati” tra le due categorie professionali ) .. Il tutto riferitomi dallo psicologo suindicato, da me interpellato di recente, avveniva un giorno prima del fatto o in concomitanza del fatto , oggetto del capitolo. subito dopo ..
Se ce ne fosse ancora bisogno chiarisco in modo univoco, deciso ed equilibratamente consapevole che la “ VICENDA A MONTE” certo indiziaria all’inizio, ma con indizi audio , di contesto e testimoniali ( Paolo Ferraro ) già concordanti avrebbe forse, in ipotesi potuto oggi essere così titolabile “ CONCLUSE LE INDAGINI SU SETTA NELLA CITTADELLA MILITARE, IN PALAZZINE CIVILI ABITATE DA UFFICIALI DEL’ESERCITO E MILITARI DI VARIA APPARTENENZA“. Ma non è questo che ora interessa. nè interessa il fatto che quelle registrazioni costituiscono una obiettiva testimonianza audio, di rilievo anche scientifico valutabile . Interessa che la NON notizia, accuratamente segretata a “tutela della mia privacy” e non uscita mai era “ ACCERTAMENTI AMMINISTRATIVI SU MAGISTRATO DELLA PROCURA DI ROMA CONSEGNATO ALLA PSICHIATRIA ( DEVIATA ) “.
Resta un tema oggi . . Perchè una psico-setta pseudosatanica non doveva o poteva esistere proprio lì, nel cuore della cittadella militare, dove erano state trovate tracce all’aperto di rito, dove persino la circoscrizione aveva denunciato una sparizione sospetta di animali e gatti da altri associata a questa presenza inquietante di cui si vociferava ritengo, in modo preoccupato , in una città dove ne sono state monitorate almeno cinquanta , Perchè la presenza di ragazzini nel contesto che si ricava dall’audio doveva essere inesistente?! Perchè un magistrato che conosceva personalmente la donna, , che ne sapeva individuare la completa alterazione vocale e comportamentale, che aveva raccolto decine e decine di indizi e prove , audio documentali, dichiarazioni della donna, indicazioni su possibili persone che avrebbero potuto testimoniare, doveva essere/diventare un visionario pazzo ?! .Ma oggi so che questo è anche un clichè imposto ad adepti sottrattisi e che “ Il Santa Maria della Pietà “ è uno strumento anche, un potere piegabile e strumentalizzabile, sulla mia pelle.. oggi organicamente "arruolato " .
II. LA DENUNCIA CIRCA UN FATTO SUBITO E LA "PROPOSTA" DI TSO ILLEGITTIMO IMMEDIATO . L’ACCOMPAGNAMENTO COATTIVO AL SANT’ANDREA: il sequestro di persona di un magistrato di cassazione che sapeva troppo .
Come sopra indicato la mia vita era regolare , normale, fatta degli impegni di lavoro e professionali ordinari . Avevo una normale relazione con una signora , cercavo solo ancora per un po’ di aiutare la donna ed il figlio.
E qui faccio la mia terza autocritica psicologica , che stupirà chi legge . Anche io mi ero arreso, per la prima volta e spero ultima in vita mia , non richiedendo come la mia coscienza imponeva la riapertura delle indagini. Poi mi arresi alla impossibilità di tirare fuori dalla situazione in cui si trovavano, due persone cui volevo anche bene.. Scrissi una lunga mail, in data 15/5/2009) di addio alla donna , dedicandole anche una poesia . Era la mia dichiarazione di finale impotenza e contemporaneamente il manifesto della mia sensibilità.( ALL 11). Sarebbe stata presa poi come argomento a conferma di un mio stato patologico . Peccato che da tutto ciò che scrissi trapelava sensibilità ed affetto che la poesia ( un acrostico, per la precisione ) racchiudeva una conoscenza profonda dello stato della donna ed un segnale finale di amore ( ormai cristiano ) disinteressato, a fronte di una quantomeno ragionevole attendibilità delle mie conoscenze e della mia ipotesi di ricostruzione.. Anche questo ho subito . La manipolazione dei miei sentimenti reali e aderenti ad una realtà correttamente ipotizzabile , ( si badi che la donna di sètta aveva parlato espressamente al telefono ) la manipolazione del reale rapporto generoso e di aiuto che avevo mantenuto con la donna, oltre a varie inaccettabili manipolazioni della mia identità ..
Dopo la mail , passati pochi giorni, il martedì 19 Maggio del 2009 mi recai al lavoro verso le 10 e 30 ( avevo impegno di spesa da adempiere prima, e tornai verso le 15 e 30 dal lavoro. . Salendo per le scale che portano al secondo piano della villetta in cui abitavo, , al primo piano una gentile coppia di signori anziani, appena arrivato sul terrazzo grande su cui dà la porta della mia abitazione, notai la sdraio da me utilizzata il giorno precedente per prendere un po’ di sole, completamente incenerita . Subdorai da chi poteva essere arrivato il “pensiero”, chiesi alla signora del piano di sotto , se ed a che ora avessero sentito odore di bruciato. Mi comunicò di sì verso le 12 e 30. Decisi questa volta di andare alla locale stazione CC e feci una mera denuncia anòdina ed equilibrata ( ALL 12 ) senza neanche alludere a possibili riferimenti. Precisai solo, insospettito dalla circostanza, che risultava sottratto e non bruciato l’asciugamano posto sulla sdraio, su cui mi ero poggiato senza maglietta per prendere il sole il giorno prima. Appena tornato a casa giunse un colonnello, credo, della Compagnia Cassia, accompagnato da due ufficiali, che, di sua iniziativa, avvisato sempre di iniziativa dalla stazione CC Prima Porta., intendeva effettuare un sopralluogo. Accolsi la gradita iper-tempestiva visita, : effettuarono sopralluogo, rilievi fotografici e repertamento della sdraio integralmente bruciata. Nel recarci all’esterno trovammo insieme sull’altro lato del terrazzo un sigaro posizionato o comunque situato esattamente al centro di mattonella . Non l’avevo visto prima né io né lo avevano visto gli stessi operanti . Anche il sigaro fù repertato. Io nel frattempo mi ricordai che conoscevo nella palazzina da dove ero andato via persona che fumava spesso, vistosamente all’aperto proprio sigaro che mi sembrava di quel tipo, . MA nonostante la associazione mentale vi fosse stata, nonostante il fatto seguisse di pochi giorni la conoscenza dell’audio estratto da parte della donna e di qualche giorno una mail di “saluto” tutta da leggere .. . non ne parlai al colonnello, volutamente, anzi mi guardai dal farlo, perché il fatto, , più che come una intimidazione o minaccia, mi suonava curiosamente più come una provocazione finalizzata ad una mia reazione. Il colonnello entrò in casa mia , da me invitato, vide che ero incerto e preoccupato sul parlare o nò del “sigaro”, insistette cortesemente, io più volte non portai a compimento alcun discorso sul punto, infine con una intuizione o colpo d’ala, mi chiese diretto “ lei ha mai avuto a che fare con sètte sataniche “ , io non risposi esplicitamente , , dissi che potevo solo dire che avevo scelto di allontanarmi dalla abitazione di via …dei Bersaglieri ……… otto mesi prima, e che avevo denunciato “ fatti” alla Procura di Roma , non creduto ( questo era il mio convincimento).
Nel frattempo decisi di far sentire l’audio a mio figlio Fabrizio, con cui avevo tentato di far capire in due telefonate precedenti la storia, e comunicai per telefono prima alla mia ex moglie e poi a mia sorella il pomeriggio del giorno dopo il fatto. . : Da parte di mia sorella trovai incredulità e fastidio, due telefonate dei mesi precedenti avevano evidenziato un atteggiamento simile . NON ALTRO. Nessuna allusione ad altro, mio figlio solo manifestò una incredulità tale da impedirgli di ascoltare anche ciò che era ascoltabile con il rudimentale strumento del lettore CD di una auto.
Qui debbo fare la mia quarta autocritica psicologica. Cercavo di far capire la situazione, non riuscivo a capire perché non comunicassi su quel piano, cercavo forse comprensione affetto lealtà da chi poi ha dimostrato tali sentimenti nel modo che appresso dirò.. Far partecipare e sentire i miei parenti era diventato importante perché mi sentivo negato nella mia identità storia e realtà . Una reazione psicologicamente debole.?! Forse , certo, ma comprensibile.. .
Il mercoledì mattina successivo mi recai in ufficio e avvisai del fatto Procuratore ed aggiunto che era presente , , dissi con tono un po’ irruento, ma non aggressivo, che quel sigaro aveva un possibile nome, che feci anche, che ora mi era successo un fatto in casa, che la ipotesi di attribuzione a quelle persone del fatto era probabile ( anzi per tentare di aprire una disponibilità manifestai una “certezza momentanea “ …. ) e che quelle persone ( ne avevo individuato, tra nomi e voci, un numero oscillante, tra 11 e 12 di vario sesso ed età dall’audio che la donna indicava di non poter ricondurre a volti concreti . (VEDI MAIL citata ), sapevano bene che le potevo conoscere in parte ed anzi avevano sentito ormai le loro voci registrate fatto RISALENTE AL MAGGIO 2009 ( confesso che la consegna dell’ultimo CD era intenzionalmente anche un po’ provocatoria , sapevo che potevano uscire allo scoperto, non immaginavo però come ). Che le perone indicate fossere bn presenti nella vita della donna lo ricavai abche da due meil , di cui mi sono riservato di parlare a richiesta di codesta Procura . . . . Mi allontanai dicendo che ora dovevo pensare a tutelarmi, non senza aver fatto leggere la denuncia al procuratore. Poi parlai con l’aggiunto indicato e l’altro PM che seguivano “affettivamente “ la vicenda , ripetei senza tentennamenti ed in modo deciso , che ora dovevo andare a far presente la possibile situazione a Perugia e che poteva uscire all’esterno la storia, allusi ai giornali e precisai .. “ non sono scemo .. non mi esporrei mai personalmente “ e intendevo dire che mi stavo solo sfogando della situazione nella quale mi ero infine trovato.
Il pomeriggio mi recai dalle bambine , le portai a casa all’uscita della scuola, una non trovata all’uscita perché la madre si era letteralmente dimenticata di avvertirmi che era in gita scolastica. Le telefonai OVVIAMENTE ALLARMATO , mi rispose inizialmente “ come, non c’è ?! “ io confermai più allarmato non c’è .. poi mi disse “ ma stà in gita “ . Tutto questo sarebbe divenuto in un racconto fatto da non so chi e poi riferito così . Io avevo detto che mia figlia era stata rapita dalla sètta satanica. Una oscenità falsa , inventata probabilmente in uno stato di isteria o in mala fede da qualcuno . Io non avevo mai pronunciato quelle parole, e neanche per un istante avevo pensato una scemenza simile !!!!!
Il mercoledì sera comunque due miei amici ( Fabio ed Angela ) su mia richiesta telefonarono alla mia ex moglie e gli esposero che si sentiva quello che dicevo e che quello che mi era successo il giorno prima era semplicemente vero. Questo perché cercavo solo di far capire ai miei presunti “familiari “ una realtà RIFIUTATA e perchè ovviamente presumevo una pur assurda "buona fede " loro .
La sera verso le 20 e 45 mentre ero in macchina fui raggiunto telefonicamente da mia sorella che cercava insistentemente di sapere dove fossi. Ricordo ancora il tono insistente e falsamente vellutato delle domande . Doveva assolutamente sapere dove mi trovavo in quel momento, a distanza di un giorno dal FATTO VERO REGOLARMENTE DENUNCIATO REGOLARMENTE ACCERTATO e di sette ore dal mio riferire suindicato.. Dissi semplicemente la verità ( stavo andando a trovare un amico ), non senza essermi chiesto il motivo di quella insistenza..
Il giorno dopo andai regolarmente in ufficio , ma ricordo ancora cosa mi disse il Procuratore a tù per tù il giorno precedente alle ore 13 c.a. con tono durissimo ed aggressivo “ è stato uno zingarello”.. Allibito non risposi salutai e tornai in ufficio. La sera del Giovedì avevo un appuntamento a cena con la mia compagna di allora ..
Alle ore 15 e 21 dal suo cellulare al mio numero di cellulare , mi aveva telefonato la ex moglie dicendomi che voleva sentire anche lei le registrazioni ; in fondo, pensai, le avevo stimolato la curiosità , forse si era rotto quell’incomprensibile muro di silenzio e rifiuto. Mi ritelefonò poi in ufficio dopo un’ora circa , questa volta dal numero di studio a chiedendomi la conferma della mia presenza in casa alle ore 18 e 30. Mi richiamò una terza volta alle ore 18 e 10 al mio numero di casa dal suo numero di cellulare per assicurarsi che fossi in casa ad attenderla . Sono preciso sugli orari perché li trascrissi nelle condizioni e nell’ambiente che indicherò, subito, i primi due giorni , mentre scrivevo una prima bozza di atto, per quello che avevo subito.
Alle 18 e 45 in lieve ritardo arrivò a casa la mia ex moglie ( i cui rapporti con me ho già precisato ) . Chiese di sentire le registrazioni, .posizionai un CD di file non ancora definitivamente puliti sul lettore cD, iniziò ad ascoltare, FINGENDO INTERESSE, dopo pochi minuti sentii suonare alla porta.
Erano due infermieri, due vigili urbani, un medico, una psichiatra mai vista, il figlio Fabrizio del primo matrimonio ( anche lui coinvolto ?! perché ?!) . Entrarono, aperta la porta ed io allibito capii che stava succedendo l’impossibile. La mia ex moglie si defilò in silenzio, senza salutarmi e strinse però la mano alla psichiatra con un saluto di intesa ( !!!) . Rimasi calmo, nonostante tutto, anzi ricordo che pensai istantaneamente “ se è quello che penso non ho alcun modo giuridico di difendermi. Ma è tutto assurdo ed illegittimo”. Ripassai mentalmente le mie nozioni teoriche sulla privazione della libertà mediante la procedura del TSO e dissi, dopo aver salutato tutti i presenti con educazione, . per prima cosa ai due vigili urbani “ vi prego di rilevare che io sono perfettamente sano, tranquillo , equilibrato, e di annotare tutto ciò”.. Poi dissi che avrei voluto immediatamente illustrare una querela facendo cadere il discorso, subito ( come facevo in quelle condizioni a motivare in fatto, non sapendo nulla, e il diritto mi era chiaro già in quel momento ). Chiesi di poter fare una telefonata a mio padre, che trasecolato ( ma solo perchè l'iniziativa non era passata per lui ) cercò a mia richiesta, a sua volta, di chiamare il 112 senza riuscire a trovare un interlocutore solerte, peraltro era del tutto giustificabile la indicazione di una impossibilità ad intervenire in un contesto così come descritto da mio padre al telefono,. . Un infermiere robusto mi aveva seguito mentre mi muovevo compassato e rispettoso, fino al telefono, con atteggiamento vagamente duro e pronto ad intervenire ( in caso di inghiottimento subitaneo della cornetta, mi si passi la battuta ...). .. Poi mi sedetti al tavolino del salone ,e con calma, chiesi alla dott.ssa le ragioni della sua cortese visita , di declinarmi cortesemente il suo nome per averne conoscenza. Ricordo che disse De Minnis o qualcosa di molto simile . Alla medesima dissi solo “ Le assicuro che sono perfettamente compos mei, non ho nulla, non ho fatto nulla. Non ho mai avuto nulla. Sono calmo e sereno, attendo la mia compagna per andare a cena fuori. Sono in perfette condizioni di salute fisica, privo di qualsiasi patologia che possa giustificare in alcun modo un TSO, non ho mai avuto alcun disturbo, dormo e vivo regolarmente, .. lavoro tranquillamente ” , poi pensai alla denuncia di due giorni prima integrando le mie dichiarazioni con la frase “ guardi che io ho solo denunciato due giorni fa un fatto vero ai Cc, ecco la denuncia “ che le porsi:: non la guardò se non per un istante. Poi stilò sul momento un certificato. Una “diagnosi” fatta dall’ ascolto compassato di un uomo colto e calmo che parla per poco più di di due minuti. . , fondata sulla non conoscenza mia e su qualcosa che evidentemente le era stato detto da chi, come, perché non lo potevo sapere,.. A fronte di una “chiamata “ al 118 priva di senso . Gli infermieri e i vigili urbani, per la verità un po’ intimiditi dalla strana situazione , , pronti ad intervenire in caso di mia opposizione o resistenza . Discesi le scale di casa affranto, in silenzio,umiliato subii l’accompagnamento coattivo e ravvicinato dei due infermieri, uno dei quali proprio il robusto controllore diretto, era divenuto già dubbioso, quasi affettuoso. Entrai in una autoambulanza e fui trasferito al reparto psichiatrico dell’Ospedale Sant’Andrea .contro la mia volontà, e non potevo oppormi, sapevo bene quali pericoli ulteriori potevo correre . Poi avrei saputo a distanza di tre giorni che ero atteso al San Filippo Neri, ma non vi erano al momento posti disponibili. In stato di costrizione, vioè contro la mia volontà coartata , rimasi in sala di attesa dell’ospedale con tutto il corteo che mi aveva “ gentilmente accompagnato “.e che ormai neanche più mi controllava . Tanto ero composto e tranquillo fuori ( dentro disperato dalla incomprensibile situazione ) che lo stesso infermiere indicato prima, mi disse, “ non ho mai visto una situazione del genere.” poi “ stia attento. La dott.ssa ha insistito per farle dare il codice rosso .....“. Lo ringraziai con dolcezza.. Gli chiesi anche di ricordarsi tutto e di dirmi il numero della autoambulanza. Poi da me dimenticato, perché non annotato subito. Ma lui di me si ricorda, certamente ..
Verso le 21 erano in fila davanti a me a distanza di dieci metri c.a il fratello che non sentivo da anni , mia sorella che avevo sentito per telefono poche volte nei precedenti mesi , la mia ex moglie e mio figlio Fabrizio Attendevano che fossi effettivamente ricoverato mi guardavano da lontano e comunque non mi parlavano. Ricordo solo uno sguardo ad un certo punto che non dimenticherò mai più ed una mossa ed un sorriso che non oso definire ...
Verso le 22 piombarono disperati la mia affettuosa amica di allora ( W) Angela ( che , per inciso, aveva ascoltato e valutato gli audio, rabbrividendo alle presenze riscontrate ) e un mio amico fraterno. ( X) Fabio Ravagnani da me informati al cellulare. . Parlavano con me . Gli altri, in particolare mia sorella, li guardavano con DISPREZZO vistoso. . La mia compagna di allora mi raccontò poi l’atteggiamento da lei subito, ad opera di mia sorella. Continuai a rimanere calmo, cercando di capire la situazione, raccontai allo psichiatra dell’accettazione che tutte le persone familiari presenti, ad eccezione di mio figlio, avevano gravissimi antichi dissapori loro e problematiche loro , e che io non ne avevo con loro e che non sapevo che cosa poteva essere successo.. Lo psichiatra dell’accettazione annotò che prospettavo come nemici i familiari ( ?!?!?! ) . Non conoscevo la logica psichiatrica dire che non avevo problemi io con i mie fratelli ma loro con mè era dire che li vedevo come nemici miei .. Una equazione arbitraria, a mè parve., io non avevo mai provato alcun sentimento negativo nei loro confronti ,, il loro grave conflitto psicologico nei miei confronti non mi coinvolgeva , ma era arcinoto, persino alla mia ex moglie . Verso le 23 e 30 infine entrai nel reparto psichiatrico DOPO e costretto a convertito a mia tutela il sequestro subito in proposta di TSO "volontaria",..Quale volontarietà ci fosse in quella situazione è dato immaginare a CHIUNQUE. : era una scelta necessitata ( nonostante la avanzata giurisprudenza amministrativa sul punto .).
I miei “parenti” si erano allontanati un’ora prima certi del mio ricovero. I miei amici mi accompagnarono alla porta disperati e sconvolti. Io dissi loro di stare tranquilli. La verità sarebbe emersa prima o poi.. A distanza di due giorni dalla denuncia di un fatto e di un giorno dalla mia comunicazione del fatto , venivo di urgenza ricoverato, privato della mia libertà per oltre tre ore coartato ad usare un “ ricovero volontario “ a fronte di una mera proposta di TSO RADICALMENTE INFONDATA ED ILLEGITTIMA, e dopo tre ore e più di privazione della mia libertà non giustificata dalla mia libera decisione né dal mio stato. . :.
Richiamo solo le seguenti circostanze: IL TSO può essere ordinato dal Sindaco solo, in presenza di due certificazioni mediche che attestino che : 1) la persona si trova in un stato di alterazione tale da necessitare urgenti interventi terapeutici 2) gli interventi urgenti e necessari siano stati in precedenza proposti ed espressamente rifiutati 3) non sia possibile adottare tempestive misure extraospedaliere . La proposta deve essere concretamente motivata ex ante, poi. .
Io ho subito una coercizione , in assenza di alcun contatto con psichiatri o medici, in costanza di una mera frequentazione per assistenza psicologica di uno psicologo che unico a frequentarmi e per il solo scopo sopra indicato, ha ribadito per telefono l’esclusione di patologia psichiatrica di un qualche possibile rilievo, indicando solo uno stato di ansia Ammenochè si ritenga non equilibrato affermare “ ora debbo informare Perugia del contesto cui può essere in ipotesi ricollegato l’ultimo fatto e tutelarmi.”. Non sapevo concretamente chi attivò il 118, chi preparò la cosa, in che modo , sulla base di quali elementi,, sapevo solo che era stato effettuato in forma di blitz immediato e che avevo saltato la cena in pizzeria con la mia compagna .
Ma dopo avrei cercato di capire, dopo tutto quello che ho poi passato.
I primi due giorni e mezzo , tanto era grave la mia situazione, passavo tutta la giornata fuori del reparto a chiacchierare all’esterno dell’ospedale serenamente con i miei amici, nulla mi fù dato, , mi chiesero se volevo un sonnifero, risposi che dormo, ho sempre dormito e avrei dormito. Decisi di fare domanda di congedo ordinario ( non per non aggravare l’ufficio, come si legge nella dichiarazione che mi fù “proposta “ per difendermi nell’ambito della procedura per dispensa dal servizio, ma per tutelarmi, perché NON avevo bisogno di interrompere il flusso delle ordinarie assegnazioni e perché all’inizio presi letteralmente la cosa come una breve vacanza obbligatoria “ non gradita “ ).
Fu un mio amico ( Z) Fabio Sirgi che addirittura mi accompagnò in macchina per prendere i vestiti: i miei fratelli che mi volevano tanto bene erano spariti e la documentazione che pensavo indispensabile a chiarire ogni equivoco. Ritornai all’ospedale addirittura con la mia auto. .
Mi venne a trovare il personale che lavorava con me,( AA ) dott.ssa Alessandra Carloni, Amedeo Gnocchi, Antonio Vitello, Goracci Donatella ) stordito, stupito scioccato da quello che accadeva .
Venne inopinatamente e di nascosto presso la struttura la mia ex moglie che chiese sempre di nascosto da me “ la mia certificazione “ per portarla in ufficio “:: così aveva motivato al medico chiamato all’esterno.. IO avevo chiesto le ferie. Spiegai brevemente al medesimo medico credo, che mi aveva comunque avvisato, che non potevano accedere ad una tale richiesta e gli chiesi di “respingere al mittente la richiesta “ segnalandogli la necessità di ricordarsi della richiesta orale fatta . . . Ricevetti addirittura una telefonata dal marito di mia sorella, che mi invitava a produrre la certificazione medica che serviva all’ufficio. Lo trattai con sussieguo e distacco . Perché insistevano così tanto su una cosa del genere ?!
[ A distanza di dieci mesi circa la mia ex moglie sbottò in una frase che mi lasciò esterrefatto , “ pure al procuratore hai fatto vedere la relazione degli investigatori quando ci siamo separati “ e solo due mesi fa ammettendo la sua partecipazione al blitz, peraltro evidente , “ me lo chiese una persona autorevole “ . Non so da chi abbia saputo che in effetti feci vedere quella relazione .investigativa che la riguardava ]
Mi venne poi il giorno dopo a trovare inaspettatamente un collega .( Y ) dott. Filippo Vitello Nessuno sapeva nulla , tutto era stato tenuto accuratamente riservato, a tutela della mia privacy (?!). ma il collega aveva saputo che ero ricoverato …e “alternativamente “ dove, non lo vedevo che di rado in ufficio se non una o due volte a settimana, , di solito dinanzi alla macchinetta del caffè o quando l’uno o l’altro avevano bisogno di tabacco per la pipa o di accendere. . Al collega che era venuto il giorno dopo la mia ex moglie, raccontai brevemente la assurdità della situazione e forse dissi qualcosa di più sulle ipotesi che andavo facendo.
Il nome del collega compare in una missiva che fa parte del fascicolo per dispensa “ Ho saputo dal collega Filippo Vitello che … “ ( ALL 17 ).
Il venerdì parlai con lo psichiatra ( BB ) dott. Paolo Girardi responsabile della struttura, spiegai che gli unici input aderenti alla realtà potevano provenire solo da chi mi frequentava effettivamente nell’arco delle quattordici ore di veglia. , che sarei stato sereno, se non mi fossi trovato lì, senza capirne il perché, scherzando sulla pizza persa il giovedì sera, raccontai la storia a monte in una sintesi di non molti minuti, forse concitata, ma più per lo scarso tempo a disposizione che per la situazione in cui mi trovavo, , precisando “ la mia disgrazia è che si tratta di una storia non ordinaria e che se non creduta non accertata, almeno nei suoi fondamenti oggettivi indiziari o di prova, si presta a varie supposizioni o manipolazioni “. Neanche immaginavo ciò che risulta accaduto a molti testimoni di fatti analoghi …non conoscevo la letteratura a riguardo e non avevo cultura investigativa sullo specifico settore criminale .
Il sabato venne un altro psichiatra ( CCC ) dott. Ferracuti Stefano appositamente chiamato ( me lo aveva preannunciato il primario, dicendomi che era meglio affidare a lui la valutazione per la sua specifica “storia professionale” ........ ).. Dinanzi a lui ed altri psichiatri della struttura spiegai con preciso ordine logico, cronologico e sistematico i fatti essenziali, ogni volta mostrando la documentazione corrispondente . Perizia fonica, mail della donna , mio allontanamento, fatti ragionevolmente udibili e uditi anche da altre persone, fatto subìto il 19 Maggio, incomprensibilità della situazione in cui mi trovavo, conflitto implicito con la procura che aveva archiviato il fatto, e che qualificai come valutazioni contrastanti ( lì peccai di diplomazia .. ma che forma patologica è quella che si concreta in una espressione eufemisticamente conciliante ) . Parlai con equilibrio vigore verbale normale, come sono sempre solito fare e con le caratteristiche e presenza che sono note della mia figura e persona. Ancor oggi sono perfettamente in grado di rifare il racconto di allora .. identico,.. più sintetico, come lo fù. Non farei più l’errore di mostrare una mail di addio fatta di sensibilità e sentimento umano, ad una platea di non “credenti ” in mala fede od ottusi utili non consapevoli ( vedi mail citata sopra ) .
A distanza di dieci giorni vidi sul tavolo delle riunioni e lessi ( anche perché giravo come un libero cittadino nel reparto) , la relazione stilata dal solo psichiatra con " storia professionale adeguata " e rimasi “ pacatamente terrorizzato “: veniva stravolta la analisi del mio periodare, la coerenza logica e cronologica di quello che dicevo veniva caricaturata in astratto con formule linguistiche trapiantate da etichette psichiatriche precostituite. Non un giudizio concreto, non un riferimento concreto a quello che in concreto avevo detto, non una analisi concreta legata al mio pensiero od alle concrete modalità espressive ( ESEMPLIFICATIVAMENTE:: : questo passaggio logico è arbitrario per questo motivo, , quella circostanza riferita appare inverosimile per questi concreti motivi, quella consecuzione del racconto è inadeguata sotto il profilo logico o cronologico perché …. Qui manca il nesso causale .. e così via ) . Solo frasi che poi da me immediatamente imparate a memoria ( tanto ero psicotico o stavo male ) avrei ritrovato nella descrizione di patologie di varia gravità
Le valutazioni solo astratte formulate ritrovate nelle descrizioni delle patologie. Quello che dicevo, come lo raccontavo, come lo analizzavo incompatibile assolutamente con le “ etichette astratte “. “ manualistiche “. Capii allora per la prima volta che c’era qualcosa di veramente grave , “forse” nel metodo psichiatrico ........
il giudizio formale ed astratto formulato non si ancorava né si poteva ancorare a esemplificazioni ed indicazioni concrete . Vizio metodologico ?! Ma tolto il mio nome e cognome come si potevano riferire a me formulazioni astratte pedissequamente ripetute .. ?!?!
Mi ERA INVECE stato indicato a voce lo stesso giorno , da quello psichiatra , che dai test, che avevo compilato, emergeva uno stress , non particolarmente significativo, due tracce sopra la riga mediana. Replicai semplicemente e un pò seccamente “ ma lei al posto mio, in questa situazione come starebbe , come ,vuole che io stia pacatamente sereno anche dentro ?!” ). Fuori e nel comportamento lo ero, visibilmente . Ricordo ancora che un infermiere si fece scappare una battuta a riguardo sulla mia situazione e sulla stranezza della mia presenza nel reparto, , fui quasi corteggiato da una simpatica addetta al reparto , certo non avvezza a ciò con i malati che a loro volta mi chiedevano esplicitamente perché uno che si comportava come me stesse lì. NON SAPEVANO CHI ERO E CHE MESTIERE FACEVO, lo dissi solo dopo quindici giorni a due di loro, apparentemente meno gravi sotto il profilo della salute mentale, a mio giudizio ). ,
L’avvocato di mia “fiducia” e “ di fiducia dell’ufficio “ ( sopra ho chiarito la dizione ) si era riunito con il primario e lo psichiatra suddetto, ma l'oggetto ed il contenuto della riunione a me rimasto ignoto, ed intervenne poi su un nuovo tema sopravvenuto, sostenere la causa anche mia che ormai era non utile che fossi trasferito al San Filippo Neri . Vi era infatti una esplicita richiesta, mi si disse, di trasferimento presso quella struttura ospedaliera reparto psichiatrico , , motivata per ragioni territoriali,., ma un infermiere anzi credo il caposala mi avvertì dicendo, che qualcuno aveva detto che lì mi conoscevano bene. . Non posso sapere se ciò fosse vero ma presumo che fosse attendibile l’indicazioni fornitami per mera stima dal lavoratore . ( VEDI richiesta di sequestro di ogni documentazione esistente presso quella struttura. ) . Io lasciai l’avvocato solo, a perorare la causa generale , Ma mi fù confermato che non disse una parola su ciò che aveva ascoltato, non sprecò una parola sulla corrispondenza tra il trascritto e l’udito, non spiegò nulla dei fatti a monte che non compresi o manipolati erano l’unico possibile appiglio, E certo non erano “stati contestualizzati . ” per assenza del contestualizzatore da sequestro di persona in costanza di mera coattiva proposta di TSO e successiva necessitata, coartata e e non libera, "conversione" in TSV.
E sia chiaro, avrei il giorno successivo subito indicato che non intendevo rimanere ma la equazione , che mi si ripetè più volte era consenso al TSV revocato = TSO al volo : il sequestro di persona continuava ...
Lo strumento del 118 era passato apparentemente per una parte della mia disastrata famiglia. L’Abele buono , bello, intelligente, stimato , purtroppo idolatrato dal padre ( qui la radice principale dei “problemi famigliari “ unitamente alla distanza di età dai miei fratelli minori e vari altri problemi LORO ) era in ginocchio e non sapeva il perché. .
Ricordo un particolare un fatto , che mi incuriosì: l’avvocato di mia fiducia più volte mi chiese “ ma lo psichiatra .. l’ha mandato l’ufficio ?! “ voleva a tutti i costi sapere la mia opinione. Non certo le mie conoscenze a riguardo . E’ ovvio .. che potevo sapere io .. poi era uno psichiatra destinato anche al Sant’Andrea oltreché al San Filippo Neri , dove sapevo ero atteso per competenza territoriale . ?!
Il secondo particolare era ancora più curioso . Mi disse che lo psichiatra autore della valutazione surriferita gli aveva chiesto uscito e reicontratolo “ non avrà mica registrato quello che ha detto?! “ e ricordo che il mio avvocato di fiducia per due volte ripetè la domanda a mè “ ma non hai registrato, vero ?! “ . Risposi nò. E come potevo .. Allora pensai ingenuamente che si cercava una mia patologia investigativa .. …. Curioso però, perché avrei dovuto pensare di investigare su professionista appartenente ad una struttura pubblica, solo su uno poi, e perdipiù registrando quello che dicevo io ?! Bah ?!
Venne mio padre a tentare di parlare con la struttura, tardissimo , stravolto ;ricordo un particolare ,; disse che aveva ricevuto , una telefonata (!!!) pervenutagli di mattina verso le 10, credo.( fatto riscontrabile dai tabulati .. ) . . Una signorina lo aveva convocato , , ad una certa ora, credo le 13, presso il San Filippo Neri indicandogli che il primario di tale struttura lo attendeva. In autobus perse ore intere , arrivato lì aspettò credo due ore , nessuno sapeva nulla, nessuno lo aveva cercato .Riuscì a ritornare al Sant’Andrea con gli autobus alle ore 18 e 30 e parlò , convinto di far conoscere la verità su mè ed i fatti, con uno studente barbuto solo medico di pronto soccorso , credo al terzo anno di specializzazione, in psichiatria. . Ovviamente della “convocazione “ nessuno sapeva nulla, neanche al Sant’Andrea. E chiese ripetutamente lumi a riguardo
Debbo qui rammentare che mio padre era in parte vergine portatore di conoscenze maturate in 54 anni di mia conoscenza , nulla ( credevo ) sapesse di ciò che era accaduto alle mie e sue spalle in quei mesi , NON conosceva lo psichiatra degli incontri “ clandestini “ con i miei fratelli io credevo . Ma sarei stato eclatantemente smentito dai fatti ( e da un suo " diario " da me acquisito nel Dicembre 2011 : aggiunto oggi il dato )
Solo successivamente sarebbe stato portato dinanzi al suddetto, per “incontri familiari”, mi raccontò.
III. Il ricovero “volontario” ( ?!) da me subito al Sant’Andrea.. La indignazione e stupore di tutti coloro mi conoscevano. Una "terapia" per una patologia che non potevo avere. Uso di farmaci e effetti primari e secondari. Il controllo permanente sulla storia.. " se la ricordavo e se ne parlavo.."
La sera del Sabato o forse la sera della Domenica la imposizione della prima terapia a base di antipsicotico orale , consigliato anche per i casi di schizofrenia , in dosaggio iniziale forte . Subii, non avevo scelta, fui docile e collaborativo ( gergo psichiatrico ) solo dicevo ripetutamente “ non ho nulla, stò bene , , non datemi farmaci che incidono sulle mie facoltà mentali, . Tutto ciò che ho ipotizzato ed argomentato risponde a dati verificabili in mio possesso. Non ho mai creato artificiali ricostruzioni di fatti inesistenti, erroneamente percepiti, erroneamente interpretati, erroneamente ricostruiti. Dormo ho sempre dormito, lavoro e lavoravo regolarmente “. Non potevo difendermi ( e l'avvocato di fiducia dell'ufficio era stato l'ulteriore inganno che mi aveva travolto ) .
Cercai di far sentire poi le registrazioni audio non pulite , facendo visionare i pochi brogliacci a disposizione , recuperati a casa. Lì l’ennesima sfortuna, i computer a disposizione della struttura non avevano che un sistema primordiale forse ancor meno dei meri chip audio sulla sola scheda madre, e non avevano casse Tentai di far ascoltare con l’uso di due casse rudimentali . Era tecnicamente impossibile … Lì ammetto , pensai, così mi sono solo delegittimato. All’ascolto distratto dei primi sette file .. la reazione era di estraneità ed incredulità., in effetti si sentiva poco … ma quel poco o il di più non avrebbero avvinto comunque la platea tardo pomeridiana di tre giovani psichiatre, una carina, e del barbuto specializzando.
Nel frattempo con pochi fogli ed una penna,, annebbiato e rallentato dai farmaci scrissi i primi cinque fogli di appunti che concernevano la richiesta di accertare , ricostruendo i fatti. Mi resi subito conto che troppo poco sapevo e che uno scritto in punta di pur patente illegittimità formale non poteva essere utilizzato utilmente e tempestivamente da un ricoverato, era un tentativo disperato. . . Scrissi anche una breve memoria sul mio stile di vita, sulle persone che potevano confermare tutto, sulla mia normalità assoluta. Rinunciai a presentarlo, ma ho conservato gli appunti stilati sul momento a penna. Per ricordo. . Ero un paziente con una patologia: se avessi scritto la Divina Commedia sarebbe stata solo la prova di un delirio, se avessi scritto un manuale di diritto sul TSO sarebbe stato un atteggiamento “ deliroide a sfondo giuridico “ , se avessi argomentato sulle certe false informazioni e sui pessimi e deviati rapporti con i mie “ parenti” sarebbe stata la conferma di in “complotto” , una ossessione fatta di persone viste come nemici. Per definizione in quel tipo di psichiatria che ho conosciuto allora un parente vuole bene: ( è il certificato anagrafico che conta , non come lo vuole , se lo vuole, come stà, .se è in preda ad ansie immotivate, ingigantite, ad informazioni falsate , vista la totale mancanza di frequentazione diretta ,ovvero ad una psicosi sulla psicosi altrui, ovvero perché in ipotesi non vuole bene o perchè appartenga ad un coacervo di poteri ed interessi non certo omologhi a quelli che ispirano il magistrato di Cassazione Paolo Ferraro ) : dire la realtà più complessa di rapporti e la loro storia, i fatti e problemi altrui è inutile. Diventi automaticamente uno che inventa o vede nemici . Chi lo fa è un “paziente “ che sproloquia.. Io in vita mia neanche l’invidia ho mai curato . L’indifferenza sì .. …
Le medicine che prendevo ritardavano i miei processi mentali, ero sempre più affaticato nel tentativo di non perdere la mia identità mentale ed umana, cercai di spiegare tre volte a tre distinte professioniste fatti, e quant’altro, ricordo ancora la gelida sensazione che provavo dal loro atteggiamento. . ( con una significativa e moretta eccezione ) .
IV. L’AVVIO E GLI SVILUPPI DELLA PROCEDURA DI DISPENSA DAL SERVIZIO CONCLUSASI CON ARCHIVIAZIONE NEL LUGLIO DEL 2010
Rientrato in ufficio, subito dopo aver portato i panni sporchi in lavanderia, la stessa mattina delle dimissioni, lavorai dal primo istante, poi portai al mare le mie bimbe per una settimana, in camper, facendomi aiutare, anche per cucinare,.. dalla loro baby sitter. Pur bombardato dalla sostanza addetta a farmi dimenticare il fatto e/o la sua interpretazione e ricostruzione e comunque a impedirmi di fare qualunque utilizzo “patologico” laziale o umbro che fosse, dei miei ricordi . Ritrovai una mia amica Cristina, lì al mare, stetti molto bene con le bambine. Il ricovero mi aveva già fatto perdere la festa di compleanno della mia adorata piccina.
Tornato a Roma , parcheggiato il camper, in vacanza andavo in piscina con la mia amica, e uscivamo la sera , io ero pieno di interrogativi, troppe cose, troppo violente e inspiegabili erano accadute. La mia amica resisteva bene anche al mio essere diventato un bambolotto di plastica , privo di una sfera intima, .. quella che contribuisce alla affettività.. Segnalai oltre al solito problema generale ( io non avevo avuto mai niente di alcun rilievo tantomeno psichiatrico .. ) il problema collaterale all’ospedale, ed il primario con atteggiamento munifico mi fece dotare di un certificato addetto all’acquisto di un noto prodotto che interviene solo sul meccanicismo della sfera annichilita dal prezioso altro prodotto anti-psiche infestata da ricordi NON GRADITI.. Dall’acquisto in quadri dose, ricavai previa ingestione di due pillole, ed a distanza di 20 giorni , due idoneità strumentali a mantenere il legame affettivo legato alla corporeità della mia compagna. Io non provavo nulla , e nei due casi, mi sentii generosamente dedicato a lei. Solo.
Nel Gennaio 2011 sarei stato poi gratificato della qualifica di affetto da ipersessualità, ma l’assurda qualifica, nasce in ben altro contesto . come presto spiegherò ( e anticipo l'scolto di un audio che rappresnta una accusa pubblica contro tutta la psichiatria deviata ) .
Ripreso lavoro e vita sociale come al solito normale, pochi amici scelti, i miei collaboratori, persone scelte a suo tempo, (e fui fortunato) , frequentazione ulteriore delle mie bimbe, solo di mio padre e mia madre e di rado di mio figlio grande e sua sorella . Proseguendo l’interruzione “atavica “ dei rapporti con i miei " malati " ( ma pericolosi ) fratelli.
Nel frattempo continuavo a seguire/subire incontri settimanali, e poi quindicinali, con una psichiatra teutonica, (DD ) dott.ssa Iginia Mancinelli nel corso dei quali ultimi veniva rinnovata somministrazione cutanea.del simpatico prodotto denominato RISPERDAL in versione long act, "morigerata " . Solo dopo avrei compreso che gli psichiatri del Sant'Andrea non erano organici alla stessa masoneria deviata , e che addirittura " la temevano " . . Unico tema di dialogo , se stavo bene , chi frequentavo e qui e là , se ricordavo la storia e se avevo cambiato opinione a riguardo. All’ultima insinuante domanda dolcemente pressante rispondevo, solo con sguardo tra il dolce, l’offeso e l’indignato. Avevo scelto questa tattica. .
Fui controllato e trattato così fino al Marzo 2010, più o meno. Prendevo contemporaneamente anche un prodotto orale destinato alla stabilizzazione del’umore, così raccontavano , a mè, che in tre secondi avevo controllato su INTERNET effetti controindicazioni e natura dello stesso . . Rimanevo infatti stabilmente indignato e stabilmente accorto. Ma non potevo non prendere cià che mi veniva propinato perchè facevano analisi e controlli continui e perchè, questo lo spiego a beneficio ella collettività, non prendere un farmaco imposto equivale a sottrarsi ala terapia e quindi a integrare il presupposto per un ricovero coattivo . Continua a subire il controllo “terapeutico” senza nulla obiettare ma osservando il comportamento dlla psichiatra addetta al mio controllo.
Poi mi capitò tra capo e collo quello che con certezza prevedevo sarebbe accaduto al momento della gradita coattiva proposta di TSO eseguita con "sequestro di persona " . La notifica della decisione di aprire una procedura di dispensa a mio carico da parte della IV commissione del CSM, mi fù anticipata a voce dal collega che mi aveva “assistito umanamente “. Mi disse che un membro donna della IV commissione e di corrente UNICOST …aveva richiesto la riapertura del fascicolo ed una nuova procedura. La prima già archiviata..in toto dalla I commissione Ma della prima archiviazione non mi aveva a suo tempo detto nulla, nonostante la sua NOTEVOLE entratura …. .
Il collega non sapeva che io, recandomi a prendere ascensore in piccolo corridoio laterale e limitrofo a porta chiusa , , avevo casualmente ascoltato una piccola porzione della sua telefonata del 2009 sul TSO auspicato,( e glielo tenni accuratamente nascosto, sarei rimasto gratificato significativamente dal suo sguardo perso ed arrabbiato, quando effettuai studiatamente la prima piccola discovery nell’ottobre 2010, mi sembrò una conferma : ero io il destinatario della pressione affettuosa ). Tremai alla notizia, attesi la notifica , mi fù fatta dal Procuratore accompagnata dalla battuta “ sai sono un po’ burocrati “. Non so perché non sorrisi alla battuta.ma intimidito dalla situazione dissi solo “io ho cinque figli .. “
Preparai una mia contro deduzione sintetica sui fatti veri, in silenzio, ma nominai proprio il collega sopra indicato. Sulla scorta di un ragionamento preciso. Ero stato buono ed in silenzio per un anno. Non ero un pericolo. Si sarebbero accontentati di certificare che avevo "sbroccato" sul solo fatto a monte. per tentare di rendermi un testimone inattendibile . , mi augurai ma ne ero certo .. difatti che altro potevano inventarsi eventuali detrattori ?! . E fui una pecorella smarrita..ma accorta., lasciai fare, seriamente preoccupato, lo ammetto. ..
L’altro aggiunto NELLO ROSSI preparò la "mia" controdeduzione, ( allego copia della mail di trasmissione, da lui a me, ( ALL 14 ) sulla trasmissione del file e deduzioni “mie” stampate) non il collega difensore, che suggerì qualche modifica .
. Le “mie” deduzioni falsificavano ed alteravano la realtà in vari punti ( “mio” inventato stress lavorativo, “mia” reazione successiva alla " fine di un rapporto", in realtà tenuto in piedi, per altruismo e solo alfine di aiutare dall'esterno la donna ed il figlio , “mia” decisione consapevole di non incidere sull’attività dell’ufficio presentando a suo tempo domanda di ferie ( !?!?!?! ) . Il fatto che io compiaciuto seguissi ,( non subissi,) una "terapia" “proficua “.( per mè?!) .
Ma il capolavoro fù l’abiura costruita con una arte menzognera a me ignota e da me impraticabile : “ E’ in tale contesto che va collocato lo scritto del 23 novembre 2008. Uno scritto che è il frutto di tensioni e suggestioni emotive avvertite, in quel momento, con eccezionale intensità ma limitate ad una fase circoscritta nel tempo e che oggi possono dirsi completamente superate ( così come è oggi assoluta e totale la distanza dalle affermazioni a suo tempo fatte in tale scritto).
Tale superamento è scaturito dalla esatta percezione delle grandi difficoltà derivanti dallo stato di stress psicofisico e dalla scelta, meditata e responsabile”.
( e qui la maestria si fa arte pura) “ di intraprendere un percorso terapeutico comprensivo di un breve ricovero volontario in una struttura pubblica.”. E già la proposta di TSO la sua organizzazione a blitz, la mia costrizione e la impossibilità di uscirne fuori non dovevano esistere. Ma perché?! in fondo erano “alcuni” i mie “parenti” gli autori, ipotizzavo ( senza certezze )
Quando lessi le deduzioni” propostemi mi illuminai dentro : c’era una "verità" da allineare . Forse sarebbe bastato questo . Firmai con il cuore l’anima e la sensibilità infrante.subendo la pressione della situazione senza difese .. sapevo troppo poco .. ) Dovevo dire di mè ciò che non pensavo e che non corrispondeva alla verità dei fatti , e anche alla logicità di dati ricostruibili …. ( e mi guardavo bene dal dirlo ………. Ero un leone ferito a morte e coniglietto silenzioso mi finsi o se volete “ mi ero fatto giunco “ seguendo un antico insegnamento … mentre la tempesta imperversava. )
Le deduzioni non bastarono, la struttura del Sant’Andrea doveva certificare il mio stato di idoneità attuale e ancorarlo alla specificità della mia attività lavorativa, chiesi il certificato consapevole del mio stato di completa salute psichica ma mi fù sempre ancorato alla certificazione della forma psicotica di “ eccitazione reattiva “Ero sempre un “malato” ( necessitato ) sotto stretta sorveglianza..
La procedura di dispensa andò al plenum e fù richiesto da un membro politico, un generico "approfondimento".. Lì ebbi poi la conferma della giustezza del mio ragionamento . Fatta l’abiura, certificato il fondamento patologico della mia denuncia, originaria, e santificata la mia inattendibilità sul caso ( ne ero l’unico accreditato analitico e credibile testimone ) nonostante il colpo di coda comunque non era più utile infierire su di mè., così mi auguravo.
Seppi poi che con lealtà necessitata ( vi erano un parere ufficiale coi fiocchi indiscutibile, emesso mentre avrei dovuto star male e due anni di lavoro indefesso e normale .. il Procuratore avrebbe detto di mè in commissione, “ Il dott. Ferraro Paolo è un magistrato preparato, attento, scrupoloso, molto affidabile. Ha sempre lavorato con attenzione, con scrupolo ed ha esaurito sempre bene i suoi compiti. Ho portato le statistiche comparate del 2009 e 2010 che sono il periodo che interessa. Etc etc. E la procedura fu archiviata dal plenum alla unanimità ( ALL 15 ) ma “allo stato “. .
Peccato che uno in stato di psicosi reattiva non può lavorare, non può dormire, non ha contatti sociali di lavoro e di vita regolari … La verità ufficiale si prendeva a cazzotti da sola … .tutte e due le cose insieme non potevano essere vere .. ma era vero quello che aveva dichiarato il Procuratore .. infine. E ormai avevo la prova che tutto era stato ordito in ragione di ciò che avevo scoperto ma anche che se avevo scoperto , in quella situazione non mi potevo essere cacciato da solo . Difatti ero fuori gioco anche nella certa progressione professionale, messo fuori gioco e sotto permanente ricatto ( io che non avevo mai subito neanche un "ah " ) .
A lungo mi sono interrogato poi su qual era il mio dovere di magistrato, il mio dovere morale, ben consapevole dei rischi che correvo . Avevo passato trepidante le ferie del Luglio 2010 , fatte a Roma, pronto a difendermi sul piano amministrativo, ma con la paura di costruire argomentazioni che avrebbero consentito in quella sede di pormi in in cattiva luce strumentalmente. Disarmato . A fine Luglio la notizia, positiva auspicata .. In famiglia passava la voce che ero stato “ miracolato “, vista la “ mia malattia “. Come mi potessi sentire io dinanzi a tale versione .. lo lascio immaginare e argomentare alla opinione altrui.
Ad Agosto 2010 tornato al lavoro, dopo trenta giorni passati a studiare la mia difesa ed in attesa, predisposi un vero e proprio piano di lavoro appuntato a penna e depennato , passo dopo passo. .
E studiai su INTERNET i pericoli che potevo correre sul piano “psichiatrico” .. valutazione critica permanente = Delirio permanente .
La libertà di pensiero val bene la distruzione di una intera vita e di una professionalità. A parte altri valori che neanche indico, ben più generali e a cui ho votato la mia scelta di fare il magistrato . , Forza non puoi soccombere, mi dissi, ci sono altre poste in gioco oltre la tua dignità. .
I conti non tornavano più in alcun modo : inquadrare tutto come un errore colossale a catena lasciava , quello sì, aperti “troppi buchi “, anche a voler prescindere da ciò che avevo toccato e scoperto ; la somma delle artefatte e superficiali valutazioni tecniche, le informazioni soggettivamente alterate dei mie parenti non frequentantimi, ( magari caduti nel vortice per un male che si portavano dentro loro ma anche questo non tornava ) giudizi od informazioni loro pervenuti, la forza della negazione della parte offesa donna “impaurita” ( chi aveva usato l’argomento ti facciamo togliere il figlio ?! ) , l’eccesso di zelo psichiatrico da parte di professionisti che fanno i CTU su incarico presso la stessa Procura .. , la difesa dell’ufficio, la difesa di mè , sia pure in una “ forma incisivamente falsificata “ poco compatibile con il concetto di sostegno affettuoso , attuata, da chi, come, chi se ne fosse preso la responsabilità visibile, se ci fossero state altre responsabilità. non lo sapevo . ….
E il ridicolo della situazione era che mio fratello e mia sorella assumevano essere i miei salvatori … i miei monitorizzatori , ed in prospettiva . altro ….. (.. che non oso immaginare ) . .
Sulla “fede” del primo psichiatra occulto e del secondo venuto il Sabato al Sant’Andrea avrei messo le “ mani sul fuoco “ , e c’era troppo che non quadrava, nel comportamento paternalistico del primario. La teutonica psichiatra era , credeva lei, impenetrabile. .. .
V. LA MIA DECISIONE NELL’AGOSTO DEL 2010 DI CAPIRE E APPROFONDIRE CIÒ CHE MI ERA ACCADUTO.
Finita la tempesta andai a salutare il procuratore Capo, non lo vedevo dal Giugno del 2009, salvo un cortese incontro per le scale. Un po’ non ce ne era stata occasione.
Gli portai un fascicolo, ne parlammo, mi accompagnò alla porta e poi,a bruciapelo mi chiese “ ma perché quella donna ti voleva male ?! “ .. la domanda era visibilmente volta a misurare la risposta . Agii di impulso scegliendo la risposta che lo avrebbe fatto “aprire “, Dissi beh può essere che non abbia gradito la consegna del CD e dei brogliacci … oppure perché la ho lasciata “. La risposta del Capo fù chiara : “ tu non stai bene, si vede”. . Tornai il giorno dopo e dissi, “ premesso che non so perché lei mi ha detto che quella donna mi voleva così male, penso possa essere anche solo perchè la ho lasciata “. La soddisfazione che provai alla sua risposta fù enorme “ oggi si vede che stai bene, si vede che stai meglio … “. . Io sapevo un po’ di più e anche il Procuratore era contento di sé , della sua capacità persuasiva o di verifica psicologica. Come faccia poi uno a stare bene o male a giorni alterni , manifestando un suo pensiero legittimo, logico, aderente al contesto, su fatti che anche lui conosceva de visu .. non l’ho ancora capito .
A. Prima decisi di mettere affettuosamente sotto torchio il mio anziano padre, che ormai sapeva , ritenevo, molte cose, anche lui assolutamente reticente.
Capii dalla sua bocca che era stato fagocitato psicologicamente dalla diagnosi extraterritoriale dello psichiatra psicoterapeuta ed ipnoterapeuta. che a lui aveva affermato sontuosamente negli incontri di fine Maggio-Giugno “ ALT signor Ferraro , la responsabilità è mia “. . ( si veda audio allegato VN870021.MP3 della conversazione tra presenti in data 21/1/2011 ) Rimanendo nell’ombra …. o aveva scritto qualche cosa ?! Per me era impossibile accertare tracce scritte . . Seppi quindi , ma con notizia non dettagliata eccessivamente, degli incontri con i miei fratelli nel Gennaio e Febbraio del 2009, mi fù indicato e poi nel Maggio. .
Ora avevo una prima tranche di notizie utili ad inquadrare la vicenda ( poi avrei avuto a distanza di un anno e mezzo in mano un diario di mio padre, sconvolgente , che confermava tutto ciò )
B. Presi in mano gli incartamenti delle procedure per dispensa e acquisita la archiviazione del procedimento disciplinare , via mail, studiai con cura gli atti..
Innanzitutto dalla archiviazione ultima indicata emergeva che la donna fece un esposto il 19/6/2009, quando io ero uscito dal SantAndrea allegando alcune mie mail a lei ( ribadisco che il nostro era uno scambio paritetico di missive e non conosco la selezione delle mie che è stata fatta ) , ed evidenziando la assenza di richieste punitive concludeva “ Voglio solo che sia adeguatamente curato e non faccia del male a nessuno “.( ?!) . Una tempestività a dir poco sorprendente , in assenza di rapporti con me interrotti già si era determinata a fare un atto privo di conseguenze giuridiche . Era questa la “strana richiesta” di chi sapeva come stavano le cose, in parte, ( .e io mai ricordo avevo scritto “per niente).”. L’esposto urgentemente trasmesso alla Procura di Roma, del pari urgentemente ritrasmesso al CSM ed alla Procura di Perugia., Nella "ineccepibile" missiva al CSM , Comitato di Presidenza , (ALL 16) si legge con riferimento all’esposto che “ In esso è raccolta documentazione dalla quale pare possibile potersi desumere che il dott. Ferraro Paolo non sia “ compos sui “ nei rapporti con la OMISSIS “. .e poi “ Ho saputo che recentemente il dott. Paolo Ferraro- formalmente in ferie – è stato ricoverato per alcuni giorni all’ospedale S. Andrea – reparto psichiatrico ed ora stà seguendo una terapia “. . Niente anomalie dal punto di vista lavorativo ascrivibili allo stato di salute.del dott . Ferraro .
La pratica fu archiviata dal CSM ( procedura 404/2009.) niente era poi successo di nuovo. Tranne la mia uscita in “libertà provvisoria vigilata” a vista settimanale e poi quindicinale dall’ospedale.medesimo.
La nuova procedura fu aperta col numero 571/2009 richiedendo una nuova missiva alla Procura di Roma. La nuova missiva ( ALL 17 ) richiesta era solo analoga alla precedente. ( trasmessa in data 2 Settembre 2009, esordiva sottolineando che perplessità sullo stato di salute del dott. Paolo Ferraro erano sorte dalla lettura della denuncia in data 24/11/2008. e indicando espressamente “ Successivamente il dott Ferraro Paolo si è posto in ferie nel Giugno 2009, ma ho appreso dal dr. Vitello che era invece ricoverato presso il reparto psichiatrico del Sant’Andrea . “ ( Da chi lo avesse saputo il collega non è dato sapere … i miei "fratelli" non li frequentava certo … ).. La detta nota riassumeva la vicenda confermando la assoluta normalità della mia attività lavorativa, sottolineando che non esistono certificazioni sanitarie, ma indicando che la donna aveva reso alla compagnia CC Trastevere dichiarazioni “ con le quali adombrava comportamenti anomali ed inquietanti del predetto “. Procedibili, , quali, , inventati come, come mai indicati solo nella seconda nota .?! Non lo sò. Di sicuro inventati. ed indicati immediatamente a valle di un caso particolare di coattiva proposta di TSO eseguita in forma di sequestro di persona tramutatasi in “ricovero volontario coatto” sotto permanente minaccia .
La nota succitata, invece, in penultima frase sottolineava . “ Si potrebbe ipotizzare che la rottura del rapporto con la OMISSIS abbia inciso in modo profondo nell’animo del collega . “.
Ma come:?! avevo avuto un’altra compagna, dall’aprile 2009 stabilizzata, il rapporto scritto con la donna era finito nel maggio 2009, io la avevo sostenuta standole vicino fisicamente sino al marzo 2009 ( portandole persino la cioccolata di cui era “tossicodipendente “ a mezzi chili alla volta ?! ) , La rottura del rapporto dove si ubicava ?! . Una versione allineata a quale verità ?!. La versione poteva coincidere con quella falsa del primo psichiatra “ occulto “ che ignorava persistenza del rapporto , prove scritte sms e mail di tutto ciò, e semplicemente chi ero e che facevo, ipotizzai,.i … . Il Procuratore invece sapeva perfettamente che io stavo vicino alla donna , stando il più possibile accorto, che avevo in animo di tentare di aiutarla sino all’ultimo, che io avevo scelto di allontanarmi per poterla aiutare fuori dalla “ situazione . ambientale “, aveva letto sms e mail in cui la donna si apriva o tentava goffamente di aprirsi proteggendosi , in modo significativo, sapeva degli audio estratti e della loro ascoltabilità dichiarata per scritto persino dalla stessa donna .
Questo allineamento delle versioni ad una verità semplificata era diventato eclatante poi nelle deduzioni ( non ) “ mie “. . E questa è l’unica abiura a mè attribuibile , non avevo scelta.. E’ stata e sarà l’ultima abiura in vita fatta da me, altro sono ovviamente le autocritiche e le correzioni degli errori. Che fanno parte della mia cultura, del mio metodo e della mia professionalità ( come tutto il foro di Roma sa e chiunque mi abbia conosciuto men che superficialmente ).
C. In terzo luogo misi letteralmente sotto lenta insinuante e accurata “dolce” pressione il collega che mi aveva “ seguito affettuosamente “ nel 2009 e l’aggiunto Nello Rossi, Entrambi si erano mossi ( ben sollecitati dolosamente da .... me ) in direzione di una "mia" "difesa tecnica" . .. Sarebbero quindi stati ben lieti di sapere quanto non assolutamente fondate all’epoca fossero le “ valutazioni cliniche “ su di mè. . E che grazie a varie valutazioni avrei voluto far rivisitare la pur arretrata diagnosi. Più dicevo al primo, e più specificavo le cose che sapevo, più la reazione dello stesso era visibile.
Quando in una cena a due, da mè appositamente organizzata, gli parlai premeditatamente della ricostruzione della situazione ambientale e del ruolo dei singoli, di persone concretamente individuabili, di preesistenza di traccia nota a l pubblico e forse ascrivibile al gruppo, e della natura dei condomini, delle mail della donna che non aveva letto lui ( ma solo il Procuratore ) cominciò ad essere in crescendo più aggressivo e diretto. Il tema era: di questa storia non devi parlare con altri . con lui sì.. curiosamente, ma forse voleva che io mi sfogassi nell’assoluta non conoscenza degli altri, per tutelarmi .Le reazioni meno dolci emersero quando con un piccolo trucco verbale, sottoposi a lui ed all’aggiunto la situazione strana …di chi era stato o stava per essere riabilitato sul proprio stato di salute retroattivamente . Era ancora, solo, un piccolo banale trucco .. ma, introducendo io una ridicola e furbesca richiesta di intercessione con l’aggiunto Rossi ( potreste spiegargli a Cancrini che non ho mai avuto niente ?”) dopo una prima incauta ammissione “ io tenevo i rapporti con il CSM .. i rapporti con Cancrini li teneva Pesci, vedi con lui … . “ la successiva reazione verbale che subii alcuni giorni dopo , mi lasciò perplesso . .
“ Di questa storia e di te non devi parlare con nessuno .. puoi avere ragione al 100 % e sappiamo bene che stavi bene e che stai bene se nò non rimanevi in Procura .. guai a te se ne parli con psichiatri, psicologi, parenti e altri .. non ne devi parlare con nessuno “. .La frase fa ripetuta con violenza due volte la seconda eliminando il riferimento positivo al mio stato di salute
“ l’ hai presa in … e se ti muovi ti farà più male “ . ( so che è incredibile .ma fù questa l’espressione prescelta . quando parlai di rivisitazione della diagnosi al collega che "amorevolmente" mi seguiva).
“ Di questa storia non ne devi parlare per due o tre anni .. “ . . a che era ancorato il dies a quo .a prescrizione di reati nò .. ed il dies ad quem a decorso dei termini per richiesta di tabulati .. . o era un calcolo approssimativo sulla mia età pensionabile ?!
In un caso mi si intimò voiolentemente addirittura “ non ti devi difendere a Perugia, lo farai solo se occorre .. “ ..e la preoccupazione circa una difesa anticipata e facile , dal punto di vista mio, in un procedimento per stalking senza querela dove si poteva dimostrare la ragionevole attendibilità dei fatti solo depositando brogliacci, audio estratti e mail della donna , nonché dimostrare la reciprocità delle mail che escludeva in radice il fatto. , mi lasciò un tantino interdetto .
Tanto premeva il silenzio su quello che era accaduto a mè e sulle vicende a quo, ma di più premeva che io non fossi dichiarato guarito .. tanto più mai malato .. una preoccupazione dei mie due angeli custodi… Ma "giuro" ho continuato a pensare ( dubbioso debbo confessare ) che fossero aggressivamente preoccupati per me e che mi pressassero con aria non volutamente intimidatoria ,per la preoccupazione che qualcuno potesse sbagliare sul rivisitare la diagnosi o per la ansia che metteva loro il mio stato di salute ufficialmente ( poco ) pregiudicato … . …. …………….. …
Nel frattempo io riparlavo con i miei fratelli dei fatti a loro integralmente ignoti e delle novità del comportamento dei miei due colleghi .. cercavo di dialogare per aprirgli gli occhi .. reazione loro sempre più aggressiva .. io ero costantemente appellato come malato, implicitamente o esplicitamente … .. ogni nuova cosa che riferivo avvenuta ….. inventata .. ogni mio tentativo di avvicinamento per spiegare … rigettato. Decisi di continuare a telefonargli ugualmente .. alternavo telefonate in cui si parlava del tempo a telefonate in cui tentavo di introdurre qualche concetto .. tipo .. “ma possibile che conoscendomi da quaranta anni non avete pensato che fosse possibile che .. “ ed altre facezie che tentavano di perforare un muro psichico di cemento armato e prima a gocce, informazioncine e ed altro. . .. A nulla servì un finto riavvicinamento di mia sorella .. mi chiese a sua volta di spiegargli tutto .o comunque acconsentì . ed io raccontai dati, loro condivisione con terze persone, possibili interpretazioni e ricostruzioni possibili, scenari ipotizzabili i ( qui richiamo la distinzione già fatta sopra ) .. Pensando .. ma vorrà sapere o .. (?!) … . mi sembrò anche irridente e distratta.: cosa abbia fatto del mio racconto o delle telefonate in cui prima mi chiedeva di sapere e poi si faceva spiegare, anche il giorno successivo, non lo sapevo .. ipotizzo qualcosa .
A distanza di un giorno riemergeva disvelato, un suo eburneo,ostracismo ma troppo aggressivo,. Ero perennemente irritato da questo atteggiamento tanto insensato ma certo da essere provocatorio, troppo sicuro e duro per non lasciare emergere la legittima domanda , “ ma possibile che .. senza valutare fatti, dati, altro ?! .” . . ..
Sò solo che sempre in parallelo avevo richiesto alla struttura ospedaliera di effettuare questa “rivisitazione critica “ ripartendo da tutti coloro che non avevano voluto sentire prima ..e leggendo a voce un documento appositamente predisposto in cui illustravo perché la diagnosi di allora non potesse che essere sbagliata., certo dal punto di vista mio. Avevo saputo, una piccola spiata, che mio fratello e mio figlio, su consiglio di chì non so , ( ma è facilissimo saperlo in epoca di comunicazioni cellulari ) avevano chiesto un appuntamento di nascosto da mè, con la teutonica psichiatra. Partecipai all’incontro avendone svelato la trama per telefono, con la forza ed il rigore che mi contraddistinguono da sempre. . . . mio fratello recitò la parte abominevole di chi mi “ ringrazia per aver accettato l’incontro “propostomi”.. Indignato non interloquii sul punto Mio figlio suggeriva “aggravamenti” della terapia, / l’espressione era sua ) o confermava quello che mi aveva detto per telefono , Sarei stato un “simulatore di reati “…… malato. ( anche questa contenuto suo, , espresso al telefono .) .
Intendevo portare varie persone .. due solo furono sentite .. per tre minuti,da sole, . poi mi si disse che non servivano i testimoni di allora. Fui riconvocato per un lunedì presto ed il primario alluse simpaticamente ad una nuova terapia, .. io spiegai lui quali strane novità si aprivano nell’atteggiamento intorno a me, .. allusi al contesto ambientale della storia a monte .. e che troppe cose non quadravano .. poi tre settimane di dialogo con la struttura la preghiera di ascoltare ciò che fuoriuscito dalla “ palla di vetro “, già magicamente si prospettava udibile . Spiegai che della storia non mi interessava personalmente , anche per ovviare i consueti equivoci “psichiatrici “ ma della verità sul mio stato di salute di allora sì. Intanto facevo mente locale .. sulla portata di quello che era successo e di quello che avevo capito.
D. Nelle more decisi di rimettere a confronto , con qualche abile accorgimento, il mio ex difensore di “ fiducia “ dell’ufficio e lui, proprio lui, il primo psichiatra, psicologo ipnoteraeuta esperto in tecniche "utili " . Dovevo capire .
Primo trucchetto: feci finta di voler far risentire le registrazioni all’avvocato avendo vincolato il CD al contenitore e segnando anche la posizione rispettiva con dei piccoli tratti a matita allineati. . Lasciai il CD all'AVV Petrucci .
Poi chiesi all’avvocato di accompagnarmi dall’illustre psichiatra cui "avevamo" conferito l’incarico di aiutare la donna..
Preparai la cosa con due visite nel corso delle quali mi occupai di smentire ordinatamente ciò che aveva inventato sul mio presunto passato remoto ( il professionista neanche si accorse che citavo le sue mail alla donna e che gli fornivo dati e testi che potevano smentire ogni punto. ) , poi volutamente lo aggiornai su dati e su ciò che era successo tra il Gennaio 2009 e il maggio 2009 fermandomi alla nozione di sequestro fattomi incomprensibilmente dai miei parenti, nozione assai rassicurante.per lui. Leggeva le mail della donna e non tentennando sorvolava con la solita tecnica, leggeva di dialoghi che si sentivano e di mail di amore della donna a mè nel febraio del 2009 e si rabbuiava .. ma restituiva le carte senza dar loro peso .. gli mostravo l’sms del 13 Dicembre 2008 indicato nel cap. 1 e gli chiedevo come mai all’epoca non ne avesse considerato struttura caratteristiche ed inquadramento nell’ambito di un rapporto di ben altro tipo ( vedi sms tranquilla pervenutomi poco tempo prima citata sub capitolo 1 ) rapporto che in realtà permaneva con la donna e l’esimio professore “ cincischiava “ ( all’epoca aveva detto che era un normale sms tra fidanzati che si sono lasciati ..e sono violentemente arrabbiati, e addirittura accreditato la versione della donna improvvisata e palesemente illogica , che le funzionava male il cellulare sic !!!!! ). Gli chiedevo spiegazioni solo oggettivando la vista di fatti e documenti. Cercava di raccontarmi che lui aveva aiutato la donna mandandola da uno psicologo e io che la accompagnavo settimanalmente gli indicavo indirizzo delle stesso , vicino piazza re di Roma,. ... Fece anche l’errore di ammettere che era stato relazionato dalla psicologa di quello che si sentiva, ma i presupposti dell’errore risalgono all’incontro del Dicembre 2008 in cui era presente la stessa, lui la premeva, impedendole di prendere la parola , come io richiedevo , perché non parlasse . Io raccontai allora della ( inventata ) registrazione dell’incontro con lei e del suo sms e della redazione comunemente verificata di una scheda promemoria. .
. .. Finì l’ora ultima, invece, esausto e un po’ rabbuiato rinviando al terzo appuntamento
Lì accadde un minuscolo colpo di scena .. avevo incastrato l’avvocato di ex fiducia a venire . . Che recitò la parte male .. invece di dire ho sentito e verificato , cosa falsa che aveva detto ahimè., . diceva si sentono “delle cose“, il solito schema . Lo psichiatra cercava di farmi dire che io nel Gennaio Febbraio 2009 non dormivo ed io lo smentivo recisamente .. cercava di provocarmi dicendo che nelle registrazioni i sentiva solo la televisione .. e io non reagivo .. entrava lui in argomento ed io zitto. Affermava che nelle registrazioni si sentiva tutto di normale , ma anche l’avvocato imitandone l’espressione mi guardava e annuiva. Facevo un ping pong continuo per controllare le rispettive espressioni .. finchè accadde che tra i due in perfetta ironica intesa uno stimolato da mè con future previsioni apocalittiche circa la mia permanenza in magistratura , chiedesse all’altro degli accordi all’epoca presi con il Sant’Andrea e l’altro impallidito girò la testa verso sinistra dicendo “ non c’è problema non c’è problema .. lo dice lui “.. ma non era lo psichiatra che parlava.era l’avvocato che rispondeva .e non si parlava del mio sventato trasferimento.
Il quarto incontrò fù il più divertente dal punto di vista mio . Avevo preparato la scena necessaria. Poiché nell’ultimo incontro anche lo psichiatra aveva fatto finta di accettare audio e trascrizioni per verificarne il contenuto.
Per calmare le acque al Sant.Andrea avevo anticipato alla psichiatra teutonica che avrei strappato le trascrizioni e fatto venir meno la mia richiesta di verifica . Dinanzi all’antico psichiatra “occulto” dopo una lunga premessa sulla mia professionalità e la mia storia, con DELICATEZZA studiata e lentezze a dei movimenti strappai i brogliacci .. ( cui lui ambiva .. perche la carta senza audio è di per sé manipolabile come prova di un deliquio . ), feci una breve analisi di come sarebbe potuta andare la storia procedimentale di quei fatti , e ripreso il CD audio ( che peraltro conteneva brani musicali di Eric Clapton appositamente rinominati intendevo prenderlo in giro e verificare s avesse sentito il CD ) .. volli studiare le sue reazioni che non mancarono. .
Mi rifece finte domande sul mio sonno di allora che si tramutavano in sue affermazioni recise “ sei tu che mi di dici che non dormivi e poi non potevi dormire .. stavi male “ ( curioso argomentare alla rovescia e assurda asserzione , suonava come una minaccia ) . Usò una frase insinuante compatibilecon un’atteggiamento psichiatrico “ ho telefonato ieri allo psicologo della donna , perché tu mi dici che è in pericolo “. replica mia immediata all’epoca parlavo di reiterazione dei fatti e di pericoli, che riguardavano anche il minore , in non le ho mai detto questo oggi . .. Terminò irritato dicendo “ nò tu lo hai detto”. . Nel salutarmi appariva solo poco poco risollevato .. intravedeva una nuova diagnosi utilizzabile .. troppo coerente troppo lucido e convinto , troppo preparato e sereno ero , lo schema doveva ricomprendere la mia identità …. La targhetta giusta da reinventare .. E la minaccia .. incredibile .. "l'elettroshock " .. in perfetto stile nazi-comunista .
E quì inizia la vicenda ironica dell’’ IPERLUCIDO con delirio di riferimento … che avrebbe tentato di sussumere il primario del Sant’Andrea , prima di ammettere una altra versione ed entità della “vicenda” e i retroscena …a lui noti e di chiedere "tutela " .. Salvo poi incauto colpo di coda.”intellettuale “. . …
Nel frattempo una telefonata blitz all’avvocato di ex fiducia e di fiducia "dell'ufficio " aveva ottenuto l’effetto di sbalestrarlo e di farlo cadere .... colto di sorpresa e debitamente trattato con decisione , aveva poi ammesso che sapeva bene in che “ vespaio ad alta tensione “ mi ero cacciato .. espressione sua .. .. .. Gli dissi duramente " ora vai a dire al S. Andrea tutto quello che sai .. “ Rispose sì con voce colpevolizzata e puntualmente il giorno dopo era entrato subito in contatto con il collega “ amorevolmente interessato “ .( questo me lo disse poi quest’ultimo , con aria minacciosa) .. Il giorno dopo l’avvocato mi scrisse vari sms di smentita e allusivi .. .. ovvio .. aveva ripreso fiato .. ma ormai sapevo con certezza quale e quanta fosse la storia e la malafede di chi mi aveva "accerchiato" .
VI. LA MIA RICHIESTA DI RIVISITAZIONE CRITICA CIRCA LA ERRONEA VALUTAZIONE A SUO TEMPO EFFETTUATA E LA SERIE DELLE REAZIONI E DI FATTI VERIFICATISI. PISTA PSICHIATRICO OSPEDALIERA
Restava il Sant’Andrea . Forse una porta aperta .. all’epoca avevo intuito che il Sant’Andrea poteva essere stato un "incidente di percorso" … ..
Nel frattempo rapporto di coppia, ( FF ) dott.ssa Patrizia Foiani , vita normale, impegno sul lavoro normale , amici etc .. leale e tranquillo rapporto con tutte le persone che frequentavo .. salvo la tensione salita da parte dei due colleghh nei confronti miei. . E la mia consapevolezza che da un momento all’altro poteva partire una reazione .. più formale .
Continuai a tentare di parlare con i miei fratelli, ammetto di aver detto loro che la vicenda , sarebbe prima o poi emersa. Provocavo sottilmente, e qualche volte indignato da una spudorato atteggiamento del tipo, “sei grave .. stai male .. ti inventi tutto “ etc etc..
Ammetto anche di aver con telefonate calme, di aver interloquito con mio fratello i cui rapporti telefonici “ illustri” ipotizzavo genericamente .. ma teneva un rigoroso silenzio negando anche l’evidenza. Spesso alludeva a fatti, parole mie, comportamenti altrui che poteva conoscere solo tramite continuo aggiornamento .. Con mia sorella si era creato un rapporto di sfida .. io la chiamavo, le introducevo un tema singolo per sondarne la disponibilità a ragionare , lei mi trattava come immaginabile, io la salutavo cercando di non perdere la pazienza . . Un tassello alla volta , per capirne la ormai incomprensibile e meramente ipotetica buona fede , mai mi disse non telefonare più., Meglio mai salvo due occasioni in cui mi disse, se dobbiamo litigare è inutile ..tu stai male .. punto e basta .. hai un “problema di salute mentale “. Poi successe la cosa strana che per riuscire anche solo a salutare , cosa che avveniva spesso e volentieri, scattava subito il fax dopo due squilli .. ed io ero costretto a ritelefonare .. anche due o tre volte .. un problema tecnico .. perché alla fine mi si rispondeva normalmente … ( problema segnalato in telefonata in cui dal relativo marito venni coperto improvvisamente di previsioni minacciose e insulti vari .. telefonata che ricordo perfettamente … e con memoria digitale e che fù ascoltata anche dalla mia compagna dalla registrazione ).
Poi una convocazione all’ospedale di sabato mattina , anticipata dal Lunedì ed io decisi di fare uscire allo scoperto il primo dei mie due avvocati “nascosti” che aveva verificato l’audio , sentito la storia, controllato i documenti, sentito altri riscontri “ digitali” sottoposto mè a veri piccoli interrogatori e domande trabocchetto, per capire fino in fondo ed essere sicuro di non sbagliarsi. Veniva solo per confermare la assenza di qualsiasi possibile ipotesi di problema psichiatrico a monte, non essendo la storia niente altro che ragionevolmente ipotizzabile, indiziariamente significativa , e forse qualcosa di più ). . Gli dissi scherzando “ vieni e rischi una proposta coattiva di TSO pure tù.. magari al volo”. Gli ero e gli sono grato per il coraggio manifestato.
L’incontro durato due ore e mezzo fù talmente significativo da sbalordirmi .. Il professore, accanto la psichiatra teutonica , presentatosi con la teoria dell’aggravamento della terapia, necessario perché io riparlavo dei fatti da mè subiti ( RIPETEVO PER SCRITTO, ORALMENTE, CONTINUAMENTE che della storia non mi interessava nulla, sul piano emotivo e personale, e che se fornivo precisazioni era per affrancarmi dalle valutazioni a suo tempo usate come un macigno contro di me, in realtà tutte poggiate sulla ufficiale infondatezza della storia. Incalzato logicamente da mè, ammise la formale ma anche sostanziale illegittimità della "proposta" coattiva di TSO originario ( l’eventuale problema psicologico non la giustificava,, la prediagnosi era vistosamente improvvisata ,.. le altre condizioni mancavano ) solo salvandone con argomento antigiuridico l’aspetto coattivo anticipato come prassi .. romana ( sic !!! ) Non si rendeva neanche conto che infondatezza del TSO = infondatezza del ricovero . Poi recuperò il valore psichiatrico di un “giudizio formale” all’epoca effettuato sul mio comportamento .. ed alle obiezioni circa la distorsione del giudizio formale, la possibilità di ricostruirne il mio vero comportamento e attraverso chi mi aveva frequentato realmente e attraverso le mie dichiarazioni , saputo da mè della serie di persone pronte a testimoniare , e saputo da mè che due erano già venute ma che ero stato invitato a non farne venire altre , fece il suo colpo di scena. . La storia era vera ?! ..ma non contava nulla .. ripetè .. .il giudizio era “formale” ?! fino a quando per dimostrare la mia patologia .. produsse con aria trionfante le mie trascrizioni dell’epoca gettandole sul tavolo dinanzi all’avvocato : … eccola la prova della psicosi .. diceva il gesto.
Peccato che usava una trascrizione verificabilmente aderente ad audio veri … potevo forse sbagliarmi, su qualche parola su qualche significato fonetico, , ma erano files audio mai ascoltati da nessuno dei “ convinti” assertori della mia "psicosi reattiva", con la eccezione non insignificante dell’amorevole collega afflitto da problema uditivo “dichiarato” che mi seguiva “umanamente “, con CD rimasto poi nelle mani della psichiatra teutonica . IL dott. Girardi si trovava dinanzi ad un professionista, un avvocato, imperturbabile, che aveva più volte sentito tutto , persino seguendomi in luogo( casa mia) dove c’era computer, scheda audio e casse adeguati, per essere sicuro al cento per cento, persona da mè diversa e che non nutriva dubbi avendo accertato tutto ( perfino una insignificante discrepanza su una frase, superata . . .)
Arrossendo vistosamente per la contrarietà, il primario capiva la differenza della situazione, non c’era più un giunco infranto e piegato, solo, c’era Paolo Ferraro ed un primo professionista che affermavano serenamente, il secondo con un pacato silenzio di palese smentita e dissenziente, la (loro) verificabile, giustificata equilibrata versione ,. Che spero venga considerata presto , per consentire la reale ricostruzione dei fatti avvenuti e di che cosa vi fosse dietro, intorno e sotto i detti fatti. …
Poco prima, dopo vari cedimenti alle mie ordinate e pacate obiezioni motivate, allusione all’incauto sillogismo “ da delirio psicotico a deliroide permanente “ , con declamazione della frase “ lei è un iperlucido “ ; adesso l’equazione si scioglieva al sole .. come neve.:. mancava il punto di partenza .. Io avevo già più volte chiarito che in gioco era la mia indipendenza, la mia identità e indicazione di fatti valutabili e verificabili, solo tesa a dimostrare ciò che mi riguardava., A suo tempo, quasi divertito al mio immediato riferire le domande da suggestive ad affermazioni .. false subite nell’ultimo incontro con lo “psichiatra occulto “ ed al mio avviso di allontanamento da quella situazione, con precisazione che avevo concluso la verifica che mi ero proposto, disse “ interrompa .. và bene .. “ sottolineando “ bello stress .. è ?! “ Aveva un’opinione a riguardo, sul collega psichiatra, ma non la posso riferire; , eufemisticamente concordava con altre opinioni da mè poi acquisite, talmente meno eufemistiche da riuscire a meravigliarmi. Quale sarebbe stata la mia opinione su di lui, in particolare dopo l’11 Gennaio 2011 non lo posso dire . .
Il professore era stato avvisato delle pressioni da me subite verbalmente, anche, , aveva lasciato a briglia sciolta la teutonica psichiatra con il compito di verificare a che punto fossi sulla storia .. e che cosa intendessi fare .. Curai di riferire fatti e dati, anche a sua richiesta , ( mai li avevano ascoltati ), la dott.ssa mi aveva lanciato la frase “ ci stiamo ricredendo “ ( trappola o verità ?! ) Alla sua decisione di sentire CD, se ne uscì con la asserzione , verificherò ma occorrono tre settimane per sentire. Ridacchiai dentro di mè … era evidente .. cercava solo il tempo “ catecumenale “ per una diagnosi .. altro che apertura di credito … mi lasciai scappare "nominerò altri psichiatri .." cosa che ho regolarmente fatto .. Feci anche una studiata provocazione: mandai alla psichiatra teutonica tre mail rispettive di taglio anche spiritoso allegando files distintamente sentiti (in condizioni ottimali ) dalla mia compagna, e dal mio avvocato , e un file DELICATISSIMO di inequivoche presenza minorile e contesto, più adeguatamente ripulito . . La stessa cosa feci ma con due mail con il collega che mi aveva “ umanamente assistito “ . l’una confermò la ricezione , in ora di ufficio, dal computer del reparto, buono solo alla dattiloscrittura o alla registrazione dei dati, , l’altro rispose con una mail in cui definiva tutto ciò che si sentiva “ brodo acustico “… confermando il suo particolare problema politico-auricolare .. Non cercavo di convincere , sapevo di sbilanciarmi e poter mettere in mani particolari argomento “tematici” utilizzabili . Ma ormai la situazione era diversa .. tanti deliranti deliroidi .. o nessuno e tante attività illegali coperte
Il secondo incontro con la psichiatrica teutonica fù esilarante .. io la aggiornai solo su piccoli eventi quotidiani dell’ufficio, ribadii che della storia in sé non me ne importava un fico secco ( la litania serviva a smontare l'equazione assurda coinvolgimento affettivo=patologia mentale ) e cedetti la parola all’avvocato, venuto sempre per il solito motivo . Nel frattempo era senza apparire, entrato in gioco anche il secondo difensore da mè incaricato, che aveva sentito e condiviso con il primo l’audio di file più importanti,definendone un paio con simpatico gergo romanesco, sia pure sentiti una sola volta, poi un’altra successivamente , con portatile e casse non adeguati.. Estremamente cauto e con perifrasi preparatorie l’avvocato presente illustrò sinteticamente ed in modo inequivocabile il contenuto di uno dei file più delicati precedentemente inviato anche per mail alla psichiatra , rimasta ora ( anzi come al solito ) priva di espressione percebile alla notizia , Chi era lo psicotico ora ?! Le si confondevano le idee … forse .. ma sempre teutonica rimaneva. … .
Il terzo incontro , richiesto direttamente al professore, con intervento del secondo avvocato questa volta, anche lui ormai perfettamente informato e formato sui fatti, , fù invece una sorpresa gradita. . Era dicembre del 2010.
Il professore confermava che valutando il complesso della vicenda intendeva subito certificare il mio perfetto stato di salute psicologico e psichiatrico. attuale ( tema già da lui introdotto nel sabato suindicato ). E visibilmente preoccupato, nell’accompagnare alla porta mè ed il mio secondo avvocato, con porta esterna aperta , rosso in viso, rivelò di persone pericolose che affollavano la vicenda, esternando concetti molto più chiari ed incisivi, con espressione del viso tra il preoccupato e l’impaurito. Precisò che invocava la denuncia del mio avvocato, che lo avrebbe messo , si capiva , in condizioni di sottrarsi alle pressioni implicitamente lamentate. ( disse testualmente che ciò “ gli avrebbe fatto piacere “ .. ) . Già nel precedente incontro aveva eufemisticamente parlato di vari personaggi “ che gli stavano antipatici e che affollavano la scena “.
Prese tempo, per la certificazione, ma in effetti era chiamato ed atteso in reparto, sempre rinnovando l’appuntamento per finalmente certificare la “novità. “ . i miei avvocati erano stati ineccepibili, seri, rispettosi, confermavano solo l’errore valutativo sulla ragionevolezza della mia valutazione circa la storia oltreché ma solo con il loro comportamento la loro consapevolezza su chi sono. .
Io avvisai della “buona novità” il Procuratore Capo personalmente ( e, senza forse , provocatoriamente ) .
Non aggiungo altri particolari , al momento non utili. Ma che a richiesta della a.g. riferirò .
In sequenza temporale sono accaduti i seguenti fatti che mi limito ad elencare oggettivamente:ed in modo anòdino :
1). Decisi di informare delle mie vicende degli ultimi due anni colleghi che mi conoscevano bene, e aggiunti, che potevano sapere a mio avviso ( girava una versione strana edulcorata e neutra .. io avrei avuto un esaurimento nervoso per essermi separato dalla moglie. Quello che ho fatto con i colleghi che stimo una volta si appellava “controinformazione “. ). . Una autorevole reazione non mancò ;
2) Nella notte tra il 12 ed il 13 Dicembre 2010 ricevetti alle ore 23, 24. 1, 4, 5 e 7 ( ma ricordo a mente le ore, le telefonate potevano essere di più ) telefonate anonime con persona silenziosa che interrompeva la comunicazione dopo 20 secondi, presente come testimone anche la mia compagna e poi ricevetti altre tre telefonate anonime il 15 Dicembre del 2010 alle ore 22 e 50, mezzanotte e sei della mattina . La prima curiosamente arricchita dal rumore di uno sciacquone . Decisi di non denunciare il fatto per la sua isolata oggettiva irrilevanza, (comunque un 660 CP c’era , al minimo ) in realtà memore dell’esperienza del 21 Maggio 2009; e della possibile instabilità dei dati sulle telefonate … ricavabili anche dai tabulati … ( peccato che per la prima notte c’era una testimone diretta ) . Comunicai con intenzionale ironia il fatto, particolarmente alludendo alla non facile individuabilità del tipo di sciacquone, .parlando sempre con il Procuratore , da solo.
3 bis ) Mattina del 24/12/2011 ore 10 e 30 c.a. mi riservo di indicare colloquio .. su richiesta della a.g.
3) il 25 Dicembre 2010 alle ore 9 c.a. a casa dei miei genitori con cui avevo passato la veglia di Natale restando a dormire a casa loro, hanno suonato alla porta due persone così da me viste e studiate per c.a un minuto allo spioncino ( preciso di avere 10/10 all’occhio sinistro e sette all’occhio destro ed usai l’occhio sinistro ).Mi ero alzato di corsa ed il letto era nella stanza davanti all’ingresso .. . Il primo alto c.a. un metro e ottantacinque cm più cm meno di viso massiccio e capelli cortissimi, corporatura da culturista imponente , indossante una giacchetta verde senza braccia, sotto una magliettina rosso amaranto, lievemente sbiadito mi sembrò, a maniche corte , braccia possenti incrociate, mano detra accarezzante il bicipite sinistro, pantaloni color verde marcio , posizionato davanti alla porta a gambe allargate , il secondo di dimensioni fisiche più ordinarie, a giudicare dalla porzione del torace visibile, posizionato a cavallo tra l’ultima rampa delle scale ed il pianerottolo, indossante una maglione color crema, visibile solo in parte, lineamenti del viso, còlti lateralmente (vedevo il lato sinistro) molto regolari .. capelli corti.. Vista l’ora il giorno, l’assenza di preventiva citofonata , e gli sguardi di reciproca intesa che intervallati, si scambiavano decisi di non aprire. Nel frattempo dalla molto più lontana camera da letto arrivava lentamente mio padre , 84 anni, con gravi problemi di cataratta e gravissimi problemi di vista e senza occhiali, stupito della scampanellata mattutina. Gli dissi , “ se cercano me .. non ci sono “ ... Mio padre non aprì e allumò come poteva nelle sue condizioni dallo spioncino . . Poi con espressione di rabbia mi venne a dire “ ti arrestano” , poi resosi conto dell’incommensurabile assurdità di quello che diceva, storcendo il viso dalla paura disse addirittura , facendo tutto da solo, io non parlavo, e, con un coraggio che solo la sua età lascia perdonare “ vai via, vai via .. questi mi uccidono anche a mè”.
Debbo precisare a scusante di mio padre che da molti anni è affetto da problemi arteriosclerotici. . Nel periodo susseguente nel Gennaio in particolare sarebbe passato dal tacere/sottacere/negare/affermare il fatto a raccontare versioni una più differente all’altra sui tratti e sembianze che aveva potuto intravedere, le ultime versioni quasi ridicole ( vedi allegato AUDIO . Ma nella prima versione era stato quasi ineccepibile. . Sono costretto a segnalare espressamente che il detto genitore ha sempre negato di avere rapporti telefonici e personali con il figlio Marco Ferraro, specie nel periodo Dicembre 2010 Marzo 2011 .e che la anomalia delle versioni succedutesi è tale, da sembrare non giustificabile solo con l’età e da necessitare accurata verifica..
"Non potrò mai più sapere se di Babboni Natale con vestito fuori ordinanza si trattava , o di testimoni di Geova senza cravatta, ipervitaminizzati , oppure di pastoroni sardi ,od abruzzesi, senza pecora o zampogna ". Forse sarebbe stato meglio che mio padre aprisse la porta forse nò. .. Ma più tardi a distanza di un anno avrei trovato indizi di una sua "appartenenza" da impiegato del Ministero dell'Interno poi andato in pensione, ed avuto implicite e meno esplicite ammissioni ..... ( n,d,r, aggiunta. disse a scusante : " ma lì si sono anche i carbonai , i fornai " ?!?!??!! )
5) telefonai credo la sera del 29 Dicembre , dopo l’incontro che di seguito riferirò al mio amico Massimo dei C.C. solo per sfogarmi, e perché ero convinto che lui non sapesse cosa mi era successo e tutto sommato tenevo a chè lui sapesse, in qualità di amico, con cui avevo fatto cene, uscita in locale, e cui avevo dato sostegno morale in ordine alla vicenda della sua separazione. Raccontai cosa avevo subito nei due anni passati, precisai che il contesto in cui erano avvenuti i fatti ( cittadella militare e natura delle persone ragionevolmente appartenenti alla storia ) era un punto di riferimento necessario. R raccontai dei file estratti, dell’ascolto da parte della donna, a suo tempo , delle sue mail, del suo sapere del TSo prima , della mia valutazione che di setta dovesse trattasse, peraltro cosa detta esplicitamente a suo tempo dalla donna, confermata come ragionevole ipotesi ora da professionisti e persone che avevano ascoltato assemblando con metodo corretto gli esiti dell’ascolto , , dello scenario ipotetico che si apriva allusi esplicitamente ed incisivamente al tema che emerge costantemente intorno alle sette, di un certo tipo, richiamando le due indicazioni più ricorrenti a riguardo ( tonnellate di letteratura e ricerche di giornalisti specializzati ) , precisai che il Procuratore Generale dell’epoca poteva sapere e valutare, ( per esperienza , storia e collocazione ) ma che era andato in pensione proprio quando subivo ciò che ho sopra descritto ( cito a memoria.)
Il 29 dicembre, il professore, convocata la parte della“mia famiglia “ che non vedevo da tempo, con l’eccezione di mio padre e dei mie figli ( insomma convocata anche mia sorella, e venuto anche il marito , proclamò : “ Per me il dott. Ferraro Paolo stà perfettamente bene da ogni punto di vista . Parlate voi, chi deve opporsi e dire qualcosa lo dica ora o mai più “ con citazione di chiaro sapore canonico-manzoniano.
La ridicola bagarre che ne nacque , io impassibile, vide mio cognato scagliarsi contro mio padre e mè, urlando che tutti i problemi erano risalenti a mio padre , mia sorella con espressione visibile ( e valutabile) disse che io l’avevo infastidita/impaurita con continue telefonate ( quelle di mero saluto, ricerca di chiarimento o dialogo “ dialogo troppo spesso sistematicamente incappato in plurimo FAX”attivato al secondo squillo . .. ) dicendo che di mè aveva paura la mia ex moglie e che per questo non era venuta . .. La sera prima ero stato a cena da quest’ultima dopo aver tenuto le bambine tutto il pomeriggio e la mattina ( sic !!! ) e mi disse che non intendeva più mischiarsi a quella incredibile follia familiare., ( era in perfetta non buona fede anche lei , ovviamente ) .. A LEI NOTA FIN DAI PRIMI GIORNI DEL NOSTRO ANTICO RAPPORTO, COSì COME IL MIO TENERE A BADA IL TUTTO , SEMPLICEMENTE FACENDO LA MIA VITA ) . , lo dissi la prima parte del dato, mia sorella storse il viso.. aveva inventato una bugia costruita .
Il professore giocò una carta riservata ( sapeva della gravità dei rapporti interpersonali della mia famiglia, e del "lavoro terapeutico" effettuato dal primo “ psichiatra occulto “. ) si alzò e pregò mia sorella, i miei due figli del primo matrimonio, e mio cognato di seguirli. Non so cosa dissero, poi tornò, sancì che occorreva una terapia familiare ( lo avrebbe capito anche un masso, visto lostato in cui erano ridotti ) , io richiesto risposi con un “ sì certo è evidente “ che parlava più di un comizio intero. Parlò poi brevemente con mio padre, che ancora raccontava di come il primo psichiatra avesse impostato la vicenda, con una apparente ignara ingenuità imperdonabile , nonostante l’età . A distanza du un anno è emerso ben altro .
Il prof. mi chiamò. dicendomi “torna la prossima volta , adesso non ho tempo di stilare il certificato “…indicandomi data poi rinviata con sms.
Una sola volta mi ero recato negli ultimi sei mesi con l’auto da mio fratello e sorella poi, di domenica pomeriggio, per tentare di parlargli, mio fratello più accorto, mi fece parlare per 4 minuti più o meno, salutai serenamente la moglie ed il figlio e me ne andai. Mia sorella mi accolse come si accoglie un appestato. Mi fece entrare , ma non parlare , tentai di dirgli che troppe cose nuove succedevano, che volevo parlare con il Procuratore Generale, che dovevano almeno provare a capire .. le repliche furono sì dobbiamo parlare , tu sei gravemente malato .. e impedendomi di spiegare .. mi accompagnò al cancello esterno dove era la mia auto, facendo un gesto reiterato dieci volte , la cui assurdità e “follia “ mi agghiacciò. Mi accarezzava con tratto quasi violento , nevrotico e reiterato privo di dolcezza almeno dieci volte la schiena … mi allontanai ancor di più sbalordito … Un viaggetto inutile ma almeno sapevo una cosa .. le convinzioni di mia sorella erano tali da darle un comportamento … inequivocabilmente “ patologico “ dal punto di vista mio. . Cosa pensasse e chi continuava eventualmente ad influenzarla non lo sò. Sò solo che relazionai subito la psichiatra della assurda situazione ( era il giorno successivo alle telefonate anonime e la mia compagna mi aveva seguito lì per confermarle ) .. e che domandai con ingenuità non ingenua “ ma può essere in buona fede mia sorella ?! “. .. rectius ma vi rendete conto in che stato è ridotta . o che grave situazione si è creata?!
Nelle more una sola telefonata il 6 Gennaio 2011 alle ore 13 e 27 con mio cognato carica di insulti subiti ( “ frocio, cacasotto, pezzi di merda , riferito a mè e curiosamente anche a mio fratello,probabilmente solo perché in vacanza si era sottratto all’incontro del 29 Dicembre, credo, ) , minacce implicite ( “stai con le pezze al culo “ … ) ed una osservazione sulla intelligenza della moglie ( mia sorella ) che lasciava, poco poco, solo in ipotesi evanescente, supporre qualcosa di intelligentemente realizzato . Tutto” memorizzato ”…( vedi file audio VN870017.MP3 nella apposita directory ) . … E sulla rapida pseudo carriera pseudo politica di mia sorella, impiegata pubblica, vincitrice all'improvviso della abilitazione per avvocato ( nel 2009 a Dicembre e a 43 anni ) e convocata come "esperta" in due convegni di magistratura democratica .. basta clikkare su INTERNET
Poi la nuova convocazione per la consegna del certificato di perfetto stato di salute, rinviata dal Sabato al Lunedì mattina 11 Gennaio 2011 ore 8 e 30. . Mi feci accompagnare dai miei due avvocati., non pensando che forse avrebbe voluto avere conferme più analitiche sulla ragionevole credibilità delle mie opinioni sulla storia, ma valutando ( attrezzati ad una attività lecita registrazione del colloquio tra presenti ) che c’era qualcosa che non quadrava . Arrivammo leggermente tardi non alle 8 e 30 indicate a mè dal prof. , che apparve irritato dal ritardo e non solo..
Chiese l’autorizzazione a poter parlare della mia ( avrei saputo “nuova”) situazione Gliela conferii senza battere ciglio. Disse davanti a mè che secondo lui la terapia ( due pasticche di litio che ero ancora costretto a prendere e che mi apprestavo a non prendere più sottraendomi alla "coattiva " "terapia" eliminando la minaccia coattiva correlata. per tipo, alla interruzione della "terapia " ) non avevano più fatto effetto, o che avevo smesso di prenderle , Che occorreva una nuova terapia , che dopo l’incontro con mia sorella e il marito, era emerso che io ero "deliroide" , spiegò cattedraticamente IN ASTRATTO la differenza tra convinzioni giuste, convinzioni lecitamente errate, all’opposto convinzioni sbagliate ed in mezzo convinzioni deliroidi, fondate su fatti non accaduti così come percepiti o fatti solo in minima parte veri ma ricostruiti secondo logica malata ed inaderente. E pensare che io ironicamente gli avevo appiccicato , tra mè e mè pensando , la stessa etichetta quando impaurito e rosso in viso aveva rivelato di “ persone pericolose " ( io sino ad allora non ne avevo mai parlato e neanche supponevo alcune cose che avrei invece di seguito accertato ) . Disse che la nuova terapia, doveva essere tarata, e che “dovevo” ricoverarmi volontariamente per cinque giorni. Io pacatamente replicai ad ogni sua asserzione e poi, neanche preoccupato dell’improvviso revirement, mi allontanai con uno psichiatra da lui destinato, avrei saputo dopo, a convincermi della urgente improcrastinabilità, a coazione psicologica , del ricovero “volontario “. . Parlai serenamente con quest’ultimo.. Non era al corrente di niente. .
In mia assenza ll primario disse una sequenza di cose IMPRESSIONANTI , descrivendo una mia situazione ormai irreversibile, grave ,” questo disastro “ di pensiero deliroide, di allargamento a macchia d’olio ( non essendo presente non saprò mai più se si riferisse al mio parlare con colleghi di cui avevo stima e fiducia, anche mal riposta, o di allargamento delle mie ipotesi o scenari, ipotizzabili e scartabili semplicemente inserendo elementi od indizi contrari , richiamo e rivendico il metodo ) . Peccato che ho nel PC appunto dattiloscritto e file a suo tempo redatto circa la analisi dei dati e degli scenari ipotetici , quindi non ero eccitato attivamente ero deliroide originario . Parlò di necessità di ricoveri lunghi e molteplici, , di terapie pluriennali, di mia presunta ipersessualità (!!! è un indizio sintomatico di gravi patologie varie, per gli ignari è un complimento ambito .. ) ed assurdamente di mia assoluta “solitudine “ ( avevo ed ho una regolare compagna, i mie amici che vivevano e sono in contatto continuo con me , una vita sociale di lavoro intensa e soddisfacente, rapporti fatti di stima e fiducia con i colleghi, la stima indiscussa del foro di Roma e della magistratura ( anche deviata) a, interesse alla vita ed alle persone,, una serenità interiore fondata sulla mia coscienza e sui miei valori, incrinata solo dalla preoccupazione che la sequenza delle pressioni, non ultima quella in atto, e nuovi fatti “ da classificare previo approfondimento “ ed interpretare, sol che qualcuno volesse farlo , poteva legittimamente comportare).
Il prof. arrivò a parlare di “ricovero volontario” per 15, 20 giorni … a mia insaputa , e illustrò altra prassi, suggestivamente impostata come tema generale, l’appoggio necessario al CIM ( si rinvia sotto tale profilo alla richiesta di sequestro probatorio indicata in denuncia ) che procede per altro , a sua volta come da prassi necessitata , a continui ricoveri e TSO ( “bum TSO bum TSO “ disse suggestivamente , a far immaginare la sorte di mè destinato al CIM, e la "pubblicità" che ne sarebbe derivata. , Precisò varie sfumature sulla presunta gravità della mia situazione definita “questo disastro “ , parlò di presunti buchi del mio pensiero, quali non lo disse, , solito vizio “metodologico “, indicò la necessità di un ricovero lungo almeno 15 , 20 giorni e di terapie pesanti pluriennali. ( un antipsicotico da elefanti giganti , presumo, vista la mia memoria e la mia refrattarietà alla chimica autoritaria ) pregò “caldamente “ i miei avvocati, vista la assunta quasi irreversibile gravità della situazione, di convincermi.
Aggiunse anche il condimento necessario( che rese guasta la zuppa ) affermando “ hanno telefonato dalla Procura , questo vi prego di non dirlo però al dott. Ferraro, hanno telefonato dalla Procura dicendo che stà facendo errori o sbagli sul lavoro, questo qui che è una persona carinissima, deve essere un collega del dott. Ferraro, oppure il vice ….. “ etc .. .
Soddisfatto del risultato ottenuto il prof. si allontanò per un impegno , , , stravolto e scioccato l’avvocato buono e sensibile, interdetto e sbalordito l’altro avvocato di più antica esperienza e forza, costruita su prove di vita e professionali, sempre persona sensibile.. …...
I due avvocati mi raggiunsero visibilmente scossi nella saletta dove per due ore e trenta vi fù un colloquio lucido e sereno da parte mia , con lo psichiatra neo "addetto" al mio ricovero “volontario“. Sempre attenti solo a confermare dati .. ma lo psichiatra non li curava .. . .
Pacatamente ragionai su fatti, dati oggettivi riferiti anche al mio stato personale . La situazione fù anche ridicola, io non sapevo delle cose riferite ( ed anche da non so chi ) sulla base delle quali aveva appena argomentato l’esimio primario me assente , e uno degli avvocati arrivò ad intervistarmi sulla mia vita sessuale (?!) . Risposi semplicemente , assumendo tra mè e mè che chissà quali sciocchezze erano state propalate in mia assenza. . Nel corso del lungo incontro il giovane psichiatra si produsse , in artati e pindarici sillogismi volti a dimostrare la necessità di un mio ricovero immediato: l’immediatezza evocata era a dir poco TRASPARENTE … , alluse a bassa voce a “problemi cognitivi “ ( ovviamente non sapeva nulla di concreto di me e ripeteva nozione illustratagli in fretta e furia . ). Perse la pazienza alla mia “ obiezione linguistica” dopo che aveva introdotto il concetto suggestivo “ spero che lei non si penta “ ( del non aver subito accertato il cortese invito .. c’era già un letto disponibile ).. Non resse alla mia distinzione tra sospetti fondati, concetto introdotto dal suo primario, che necessitano di una verifica clinica , e sospetti assolutamente infondati che necessitano semplicemente della acquisizione mera di informazioni reali corrette ed equilibrate ( ovvero sospetti strumentalmente e dolosamente utilizzati, ma questo non lo dissi, che necessitano di intervento repressivo della autorità giudiziaria ). Non riuscì ad ottenere il mio rifiuto alla cortese proposta. Chiesi solo un rinvio per valutare la “buffa” nuova situazione..
Capimmo insieme che non era più il tempo di attendere, Dopo due giorni, seppi esattamente, al centimetro, la portata, incredibilità, e insinuante minacciosità delle “valutazioni” che avevano provvisoriamente fustigato l’animo dei due professionisti..E solo l’ascolto .possibile di queste, dopo avermi sentito parlare per cinque minuti, . illuminerà .. più di qualunque argomentazione .
Sul punto chiedo che agli avvocati Minghelli e Dellomonaco, conferito qui consenso per la privacy mia, sia chiesto di depositare la detta registrazione … . .
A catena partirono ( DOCUMENTAZIONE sulla PISTA PSICHIATRICO OSPEDALIERA ) la nota indignata e chiara in data 12/1/2010 ,con allegati non di secondaria importanza , nella quale, confermato l’ascolto dell’audio da terze persone ( diverse da me ) e fattane propria anche la interpretazione globale e singola con dichiarazione di CONDIVISIONE con il dott. Ferraro , si ironizzava volutamente sulla “scherzosità” delle antipatie manifestate dal primario, una prima volta, paure poi espresse in modo chiaro e “visibile” ( ALL 18), La lettera successiva in data 18/1/2010, ( ALL 19 ), nella quale veniva comunicato l’esito della analitica relazione elaborata su di me da insigne professionista , psichiatra, a cattedratico, ( HH) prof. G.B. Camerini anche con indicazioni precise sulla “presunta” ( inesistente ) patologia a monte e la contestuale comunicazione che altro noto professionista ( FF) prof . Bruno Francesco aveva avviato la verifica del mio stato presunto di non salute, prendendomi in carico con esito finale di relazione. ( al termine dei complessi test programmati ed avviati e previ adeguati colloqui. proseguiti con la ( GG ) dott.ssa Veneruso Daniela . Altra questione è perchè io scelsi , cognita causa, il prof. Francesco Bruno , e con quali .. "più ampli " obiettivi ... e per quali commendevoli fini di " approfondimento " .
A chi mi obietta che avrei potuto farlo prima replico, io ho fiducia profonda nelle istituzioni e nello Stato ed anche nelle strutture pubbliche, non certo "acritica" .
In data 19 gennaio 2010 perveniva la presa d’atto da parte del primario del Sant’Andrea, che introduce la "informazione" che “ente di riferimento per ulteriori possibili sviluppi .. è il Dipartimento di salute mentale di residenza “ , e che “ potranno essere assunte le informazioni del caso “ a riguardo . ( Si veda richiesta di sequestro in denuncia ). Anche questa ultima "intimidazione" a futura memoria avevo dovuto subire .
In data 20/1/2010 è stata depositata la allegata nota diretta al Procuratore della Repubblica e al Procuratore Generale della Repubblica ( ALL 20 ) circa i fatti indicati ed emersi dalle dichiarazioni del primario, che nelle mie intenzioni era un primo tassello fondato su precisi dati concreti valutabili e verificabili.
.Nel frattempo era stata inviata una relazione dell’ufficio della Procura al CSM., non so la data esatta , ma sarebbe utile fare una analisi temporale della sequenza relazione-invito al ricovero . Non intendo oltre tediare con il racconto analitico del successivo, pressante, irato, , meno argomentato, duplice “invito” subìto in ufficio a ricoverarmi in stato “volontario” ,ovvero a prendere 15/30 giorni di congedo ordinario, “ ma "debole" , “curiosamente” per i tòni, , proprio anche sotto il profilo giuridico….. a notizia pervenuta dello stallo non preventivato, e a cavallo delle novità ulteriori suindicate.
Seguì uno scambio illuminante .di note tra avvocati , FAX in data 2/2/2011 ore 18 e 51 ( pervenuto il giorno prima della convocazione presso la Procura Generale del solo AVV. Minghelli Gianantonio alle ore 11 del 3/2/2011 ) inviato dall’AVV. Antonia Di Maggio, che dichiarava di agire per conto di alcuni parenti, Un fax tanto allusivo, implicitamente violento ed intimidatorio e volto a liquidare con diffide i mie avvocati, salva conclusione melliflua, e tale da far ritenere opportuno l’approfondimento circa la paternità dello scritto e del mandante . Insieme a loro fu infine redatto il sereno ed equilibrato fax di risposta AVV Minghelli in data 4/2/2011... . Entrambi i fax riservati non sono estensibili in sede giudiziaria , a meno che la autorità giudiziaria ne disponga il sequestro, che io chiedo, unitamente a documenti e fascicolo esistente presso lo studio dell’ AVV. Antonia Di Maggio,,)
Venne consegnata infine ulteriore relazione psicometricadi altro psichiatra criminologo ( FF) prof . Bruno Francesco e della psicologa ( GG) dott.ssa Veneruso Daniela,, relazione anch’essa come l’altra escludente in radice qualunque patologia di qualche rilievo psichiatrico a valle ed a monte . ( ALL 20 bis e 20 ter , in busta chiusa separata ), fatta eccezione per lo stato di ansia da “vissuto” accumulata nel Dicembre 2010 e Gennaio 2011 e per una "rovesciata " e capziosa allusione ad un rapporto "pseudonevrotico " mio con i miei parenti . La reale situazione era completamente rovesciata e appena lessi il tutto capii che avevo fatto bene a scegliere il " famoso " Francesco Bruno e che frequentando il suo studio avrei probabilmente capito molte cose come era mio intendimento . Era evidente che veniva lasciata aperta la sponda della PISTA PSICHIATRICA FAMILIARE esattamente come orchestrata da Luigi Cancrini . Il tutto confermatosi ex post e testimoniato anche da un diario che incautamente richiesto dal predetto a mio padre, a mia insaputa e addirittura dal Natale 2008, ma a me consegnato il 23 Dicembre del 2011 in un attimo di stordito pentimento di mio padre costituisce anche una prova di come si mosse il detto "psichiatra psicologo ipnoterapeuta " . Per quanto concerne invece il fatto, alcune letture e la gravità confermata dei fatti ivi indicati .. lettera durissima recente di vari avvocati che illumina di luce i fatti .. ) .
Nel frattempo , preso atto della forza delle pressioni intuite dagli avvocati , ma soprattutto del loro ruolo ormai di testimoni , ho fatto presente ad entrambi che ormai dovevo rinunciare alla loro assistenza diretta, e mi sono rivolto ad altri professionisti in previsione della necessità di una loro assistenza, in qualità di parte offesa . Tutto quanto depositato è da mè solo direttamente stilato e dattiloscritto .
VII. LA INFORMATIVA AL CSM . LETTERA DI ACCOMPAGNAMENTO. LA PISTA ISTITUZIONALE 2
Dalla nota di accompagnamento a firma del Procuratore Capo, in data 13/1/2011 evinco che sarei sembrato, negli ultimi giorni,antecedenti e sino al 12/1/2011 in stato eccessivamente ansioso , e che questo giudizio evinco sarebbe stato condiviso o dal Procuratore Aggiunto Rossi Nello, e dal Procuratore Aggiunto Pierfilippo Laviani, dal Procuratore Aggiunto Saviotti Pietro , nonché dal PM dott. Pesci…
La nota costituisce conferma indiretta della natura, destinazione e interpretazione dei fatti, solo in parte già indicati avvenuti in sequenza dalla metà del Dicembre 2010.e culminati con il "comprensibile" "revirement" del dott. Girardi in data 11/1/2011 ( " questa vicenda è affollata di persone pericolose " . Peccato che la sequenza , attentamente valutata, con rigore logico, classificazione degli stessi fatti, sia stata da mè individuata, mèmore, come non frutto di minacce, destinate a prosieguo o ulteriore aggravamento, ma di iniziative , non meglio attribuibili od attribuibili ai diretti interlocutori, , e per questo non fatta oggetto di separate , frammentarie e incomprensibili singole denunce da parte mia alla autorità giudiziaria. Della mia precisa, lucida e consapevole valutazione testimoni i miei ex avvocati Minghelli, e Dellomonaco e la dott.ssa Patrizia Foiani. ( basterà domandare loro perché decisi di non denunciare meri fatti slegati e neanche le telefonate anonime, confermate anche da testimone diretta ) .
Richiamo inoltre alla mente il colloquio consapevolmente “ironico “con il Procuratore da solo, circa le telefonate anonime patite, con allusione a dibattito sulla natura dello sciacquone tirato nella terzultima telefonata anonima, Peraltro signora addetta alla segreteria particolare assistette alla mia serena richiesta di dialogo personale col Procuratore, erano circa le 18 di sera , così letteralmente formultata “ Procuratore le debbo parlare di cosa da ridere , per farle fare un po’ di risate“, e rammento a chi legge come il Procuratore dinanzi alla detta impiegata della segretaria abbia interloquito, “ “ e facciamoci queste risate “ implicitamente invitando la signora a lasciarci soli.. Altri colloqui personali con il Procuratore sono riferibili in altra sede . ,
La mattina stessa avevo volutamente riferito al Procuratore delle telefonate anonime, presente il Proc. Agg. Saviotti Pietro ed una signora da me non conosciuta come appartenente all’ufficio, e dinanzi ad esse indicai solo con tono serio e non irridente che avevo ricevuto tali telefonate, il Procuratore, mi invitò a denunciare il fatto, ed io mi rifiutai facendo segno con la testa inequivoco, e duplicemente allusivo, , ero alle spalle del dott. Saviotti, e mi allontanai , salutando con garbo i presenti.
Un solo altro colloquio con il Procuratore, in presenza dell’Aggiunto Laviani ebbi , e nel corso di questo il Procuratore disse che potevo essere in ansia ( faccio presente che in concomitanza , pochi giorni prima , il dott. Girardi, oltre a fare le prime significative ammissioni, aveva dichiarato che sul mio attuale stato di salute non c’era alcun problema, ad alta voce, in modo inequivoco, ed io ero rasserenato dalla svolta che indicava un prendere le distanze dal detto professionista, in quella sede , dinanzi all’aVV Dellomonaco, precisando che la vicenda era affollata da persone da lui definite “ antipatiche “ e che proprio nel periodo del’incontro ultimo riferito il dott. Girardi avrebbe poi parlato di “persone pericolose e invocando la denuncia di ciò da parte dell’AVV Minghelli, come cosa che “ gli avrebbe fatto piacere “. Quindi come è possibile prima facie capire, io ero in una condizione psicologica a quella data , favorevole sollevato dalla nuova situazione..
Non ho avuto mai paura né sono persona avvezza alla paura , avendo nomea di persona, forte leale coraggiosa , e magistrato sereno ed equilibrato sul mio lavoro, indiscussa salvo gli attacchi deviati e strumentali .
Con il dott. Saviotti ho avuto solo tre brevi colloqui, nel corso di uno dei quali, accennai, al contesto in cui mi ero trovato, vicenda a monte, feci due o tre cenni su ciò che avevo subito, e poi parlai nel secondo colloquio della in usualità della unica telefonata ricevuta in vita mia dall’ex Procuratore Generale , Telefonata ineccepibile , con complimento esplicito in ordine alla mia ( speciale , lo aggiungo io perché si ricavava dal tono sincero “ sensibilità ed intelligenza “. La parola sensibilità non mi risulta ricordata dal mio assistente che assistè in viva voce alla telefonata . Allego dichiarazione da mè richiesta al sign. Gnocchi Amedeo,( ALL 21) e da lui redatta e consegnatami a mia richiesta . . Preciso che oltretutto sentii un rispetto e stima, particolari. Che si tributano a chi viene riconosciuto come persona , prima che come magistrato, e mi sembrò un giudizio attuale .tributato da uomo di grande esperienza .
Col Cons. Laviani ho avuto colloqui amicali, interrotti il 20 dicembre .2010. Mi disse che si sapeva e che lui sapeva, e sembrò riferire opinione di altra fonte , al volo, prima che continuassi a parlare, di iniziale sensibilità affettiva ed emotiva ai fatti, parlò di “mia sconfitta” , e mi consigliò di andare avanti in silenzio , il tempo avrebbe sanato ogni incomprensione ed ombra,artificiale anche con la mia disastrata “famiglia” ( e parlo di disastro avvenuto dal 2009 in poi, non dello stato dei alcuni familiari pur certamente antecedente. All'uopo una lettera di importanza fondamentale , redatta da mio padre e che testimonia dello stato e dela gravità della situazione di mia sorella ).
. . Ma non replicò dinanzi ai miei ragionamenti anche solo etici sul mio dovere di 1. uomo, 2. magistrato,3. cittadino 4. intellettuale con separata sensibilità storico-politica . Tutti e quattro i livelli in gioco gli dissi ESPLICITAMENTE. . Col dott. Pesci ho interrotto ogni rapporto telefonico/incontro dalla prima decade dl Dicembre 2010, fatta eccezione dell’incontro casuale insieme al cons. Nello Rossi in data immediatamente successivo al fallito tentativo della struttura del’Ospedale Sant’Andrea posta in essere l’11/1/2011, incontro il cui tono e contenuti ho riferito, io allora in perfetto silenzio , solo avendo sottolineato della esistenza di una particolare telefonata al dott. Girardi..
Con il cons. Rossi, prima di Natale del Dicembre 2010 ho avuto un solo incontro insieme al Procuratore, sul cui contenuto mi riservo di riferire in altra sede. . Da solo con LUI ho avuto due successivi colloqui, tali da mostrare serenità, consapevolezza ed equilibrio, che dettaglio con memoria “digitale "
In seguito avrei attentamente "sorvegliato Stefano Pesci e nel contesto del virulento attacco da più fronti alla mia persona avrei acquisito elementi di importanza centrale .
VIII. LA INFORMATIVA AL CSM . RELAZIONE ALLEGATA ALLA LETTERA DI ACCOMPAGNMENTO
Per quanto concerne la relazione di servizio prima inoltrata al CSM con lettera , PISTA ISTITUZIONALE 2 , essa appare: a) stranamente poco dettagliata su specifici e concreti fatti da mè indicati solo al fine di far capire in quale storia mi fossi trovato, , b) in parte erronea , ma ritengo per la concitazione nel prendere appunti,c) in parte contenente equivoci, d) in parte con allusione , inspiegabilmente, a passaggi che non sono da mè rammentabili ( di testimoni di Geova in particolare avrebbe parlato curiosamente solo mio padre, con osservazione illogica ed inaderente ai fatti, (puntuali osservazioni ho fatto in altra sede ) , Mai avrei potuto parlare a Massimo di presentazionie dei due, aldilà della porta e poi, assurdo tra gli assurdi di presentazione alternativa ( o siamo l’uno o siamo l’atro, testimoni di geova o rappresentanti di vendita di aspirapolveri , di Natale ?!?!? ) i due erano in silenzio, si scambiavano sguardi di intesa e nessuno parlò con loro né loro dissero nulla . Anche qui giustifico la incredibile ed inattendibile imprecisa indicazione, solo per la concitazione nell’annotare , e poi per la concitazione nel redigere relazione di servizio che risulta redatta nell’immediatezza poi rivista ed integrata con fatti successivi,ricollegati a colloquio telefonico ulteriore, infine arricchita con dati e fatti risalenti al Novembre 2008.
A TAL RIGUARDO METTO ESPRESSAMENTE IN RISALTO che a fronte di una relazione di servizio quale quella stilata in data 29/12/2010 la nota di accompagnamento della Compagnia CC Trastevere è in data 11/1/2011 e pervenuta il 12/1/2011. UN DATO MERO CHE CHIEDO DI CONSIDERARE ESPRESSAMENTE.
L/a relazione di servizio, pretermette, i ripetuti almeno due, , leggermente accorati ma sensibili, . . riferimenti iniziale e finale , alla natura di colloquio telefonico con amico , e non indica che io espressi certamente /almeno in apertura e chiusura:: il mio fine: RIFERIMENTO INIZIALE LETTERALE E “ Massimo, ti telefono dopo tanto tempo solo per farti sapere chi è ancora e chi è sempre stato il dott. Ferraro e quello che mi è successo OMISSIS “In primo luogo io parlai per telefono di Panagini Paolo, ingegnere informatico abitante e titolare di ditta in Voghera, , in premessa quasi subito, ( quale persona che la donna aveva frequentato tra fine 2006 ed inizio 2007), e che la donna mi aveva indicato come in rapporti coi servizi. Ho chiarito il tutto in , separata sede, , che lo avevo contattato, per illustrare la possibilità, di inserimenti e contatti della donna , e giammai ho postulato una frase del tipo “ questa storia andrà a finire male tenendo anche in considerazione il fatto “ . La frase è sintatticamente per collocazione per connessione non aderente a quanto ho detto. ..Anche qui la mera annotazione sfusa su un foglio e la vicinanza di parole deve aver contribuito al curioso accostamento sintattico, operato in buona fede da Massimo. . . A prescindere dal fatto che il dott. Panagini mi sembrò persona sensibile, equilibrata e perbene .
In secondo luogo non può essere vero che io avessi parlato di sètta , sia nella denuncia originaria ( non subdoravo una tale ipotesi sino alla prima decade di Dicembre : telefonata della donna, sms del 13/12/2009, comportamento del gruppo all’uscita dalla abitazione, analisi ancora incompleta e dubbiosa dell’ascolto dell’audio, assenza di analisi culturale e di riscontri anche mediante ricerche su INTERNET, bibliografiche etc ) che a voce con Massimo, perché per l’appunto nel Dicembre 2009 si interruppe ogni rapporto con lui, per intervenuti ordini superiori . . E proprio per questi in effetti nella telefonata dell’29/12/2010 gli citai la circolare del Ministero dell’Interno, ERA LA PRIMA VOLTA CHE PARLAVO DI SE’TTA CON LUI. .
Anche qui la sovrapposizione dei ricordi potrebbe giustificare l’errore di anticipare una notizia da mè potuta riferire a lui mai nel Novembre 2008, NECESSARIAMENTE.
In terzo luogo , dissi che non solo avevo ascoltato una allusione pressante ad un TSO, dalla voce al telefono di un magistrato della PROCURA,.ma soprattutto che la Ragucci sapeva già del mio destino sin dal Gennaio del 2009. E “ricordo” che un po’ allibito ed un po’ preoccupato, Massimo replicò con voce colpita, forse solo di stupore “ già lo sapeva .. ?” “ .
Per quanto riguarda il racconto di Massimo dell’episodio del Natale 2010, mattina ore 9 c.a. nella relazione non vi è la descrizione di due uomini, che invece io feci, dettagliata, con riguardo all’aspetto, dimensioni e tratti fisici generali, , parlando di pantaloni verde marcio , color tipo militare, al plurale ma intendevo paio di pantaloni e sempre di maglione con riferimento ad uno solo dei due ( questo anche può essere stato un equivoco linguistico o da annotazione concitata, deporrebbe a favore di ciò la mancanza di due tratti descrittivi intervallati dalla presenza di due altri tratti descrittivi ). ,. . Assolutamente “non ricordo” dichiarazione circa la loro natura ( dichiarata ?!?! ) ditestimoni di Geova o rappresentanti di vendita di aspirapolveri, godo di una particolare memoria , più volte “specificata “ e se mai le avessi fatte , sarebbero state PATENTEMENTE IRONICHE, e altro non avrebbero potuto essere , secondo logica, e stile del sottoscritto,. NON DISSI CHE NON APRII LA PORTA PER PAURA , MA CHE LASCIAI A MIO PADRE L’APERTURA DELLA PORTA ( a lui non l’ho detto , ma a mio padre dissi , se cercano mè non ci sono . Mio padre decise di non aprire sempre in silenzio rimanendo e tentando di osservare i due dallo spioncino della porta , ed il racconto preciso al centimetro di tutto quanto èp successo è stato destinato ad altra sede =. Il mio recarmi nello stanzino elle scarpe e degli attrezzi non fù però destinato alla ricerca di scarpe , ma anche questo non l’ho detto a Massimo, né lui lo sa. .
Richiamo all’attenzione la mia riserva di riferire direttamente su un dialogo del 24 Dicembre 2010 mattina. Depositata in separata sede. .
In ordine alla telefonata ricevuta il 29 Dicembre mattina in mia assenza e poi rieffettuata al dott. Vecchione, ex Procuratore Generale all’epoca dei fatti , la sua storia e conoscenza di ambienti poteva essere significativa, anzi . dissi errando , “è andato in pensione nel Maggio 2009” e Massimo precisò “ è andato in pensione nel Giugno 2009 “ , così a lui risultava.. Comunque era la prima e ultima telefonata al cellulare in vita mia con il dott. Vecchione.. Ma allego relazione del sign. Amedeo Gnocchi CHE ASCOLTO’ LA TELEFONATA DAL VIVO,. Sulla telefonata spiegai che essa non appariva comprensibile per il contenuto ( di un fatto procedimentale, non parlai e non avrei mai parlato, anche perché il Procuratore mi anticipò la richiesta di telefonare a Vecchione, mi fornì un foglio relativo ad una notizia di reato per infortunio, , ed io lo restituii nella seconda metà dicembre spiegando che di mero infortunio già trattato con 415 bis CP si trattava e spiegando con tutto il garbo possibile che non avrei riferito a persona non interessata, mai per telefono e concludendo che lo invitavo se riteneva a prendere lui contatti con il richiedente , in modo definitivo e direi deciso). . ..
Io dissi a Massimo che all’epoca volevo scoprire se e quanto la donna ed il figlio fossero succubi della situazione ( si ricordino le molteplici allusioni della donna alla “situazione ambientale “ .) ASSOLUTAMENTE non riferii il ragionamento all’oggi IN NESSUNO MODO. Per la semplice ragione che non ho alcun rapporto, legame, pensiero collegato a quella donna da oltre un anno e mezzo e che le vicende mi hanno costretto a seppellire l’affetto che nutrivo per quel bambino di dodici anni, allora, sensibile ed intelligente, anche perché infine nutrire curiosità a riguardo, da parte di chi ha ricevuto dichiarazioni dirette, allusioni impaurite e sentito e verificato atro sarebbe insensato..
Ma tale notazione mi colpisce , con stupore …e grande stupore, direi, .. anche qui forse il dialogo concitato e la sovrapposizione della tempistica giustificano . ma tutto potrà “ essere verificato “
Sui 45 file ( 37 spezzoni audio estratti e 8 originali ) precisai invece CHIARAMENTE CHE PERSINO LA DONNA ASCOLTANDOLI AVEVA AMMESSO IN MAIL OLTRECHE’ A VOCE CHE SI SENTIVANO, precisai in equivocamente che ALTRI AVEVANO SENTITO I FILE E CHE ORA AVVOCATI, UNA DONNA OLTRE AGLI ORIGINARI UDITORI ATTENTI NE CONFERMAVANO ASCOLTABILITÀ E INTERPRETABILITÀ. DIRO’ di più: dissi anche che altro maresciallo dell’arma aveva sentito in tempi non sospetti e che aveva capito interpretato e valutato in via di ipotesi destinata a verifica ciò che si sentiva. . .
Non parlai di “testamento verbale “ ( la frase è un non senso giuridico, ridicola in bocca ad un giurista già cultore del diritto privato ) ma dissi “ testamento morale “ , e posso aver pronunciato male la parola o a tutto concedere, salvo verificare, si può essere verificato un lapsus, questo sì:, tutto stà nel chiarire da parte di chi … : La frase in coerenza con il fine amicale della chiacchierata, un pò pretenziosa, SIGNIFICAVA “ricorda chi sono e che magistrato sono” ed era a lui rivolta come amico che non aveva colto la portata etica e morale di quello che feci allora. Era un rimprovero , indicava che avrei non inteso riprendere rapporti con lui .
Non ho mai detto che non avrei portato rancore, , non conosco dentro di mè questo sentimento e NON USO TALE PAROLA, , ma invece in una seconda telefonata pretermessa da Massimo, lunga, con il mio cellulare, , ero al ristorante, e potrà essere, anzi verrà ragionevolmente riscontrata nella sede competente, se ritenuto utile, , mi sono stupito che lui avesse effettuato relazione di servizio, anzi rabbuiandomi vistosamente, gli spiegai ESPRESSAMENTE anche un po’ alterato, che una relazione di servizio , senza analitica precisazione del tono, finalità ed in ipotesi senza indicazione del mio atteggiamento concreto volto solo a far capire a Lui la concretezza della mia vicenda, come amico , , impostata genericamente , avrebbe potuto rivolgersi a mio danno. MAI HO DETTO che ero o sarei stato contento e tanmeno che “ perché “ qualcuno sarebbe stato contento in quanto qualcuno avrebbe dato più credito alle sue ( ndr, mie ) valutazioni “ , e semmai lo avessi detto sarebbe stata una frase polemica e carica di polemica indignazione. Anche un po’ ridicola la frase , a pensarci “ più credito da una conversazione amicale con un amico che non si occupava di nulla più ?! Non basta un magistrato che denuncia formalmente fatti precisi ?” quella frase riferita non ha un senso .. non fù detta ma fosse stata detta nella concitazione sarebbe stata una provocazione indignata . Anche qui la concitazione del ricordo può spiegare la imprecisione nel riferire la sola frase, , di un colloquio durato almeno 20 minuti, e centrato SOLO sulla mia anche offesa non condivisione della scelta di fare una relazione di servizio su uno sfogo amicale. Eù’ a quel punto che Massimo mi disse “ io ho riferito a voce, poi mi è stato ordinato di redigere relazione . di servizio “ precisando che lo aveva fatto “ anche per tutelarmi” ( SIC ?!?! . E qui la mia , ovvia, lunga, incisiva, forse prolissa, argomentata e dura obiezione precisando “ sono persona che sa perdonare errori altrui, in buona fede “ . Ma sovviene il ricordo risalente al 2005 di uno stemmino sulla giacca di Massimo, a suo tempo un gesto suo, per farmelo notare , e la specificazione che era il simbolo di un ordine militare .
Conclusi perciò la telefonata alterato e deluso, sul piano umano, mantenendo un atteggiamento leale . Di qui la “sintesi” “ non portare rancore “ redatta,. E difatti sintassi, frasi , loro sequenza costituiscono una “ libera sintesi “ . il piatto davanti mi si era freddato e il cameriere davanti nel ristorante ormai vuoto , mi guardava allusivo al tempo sprecato al telefono.
Vi è stata una terza telefonata di puro sfogo, era appena rientrato a casa effettuata dal telefono di casa mia, solo perché ero a casa , sul divano, con accanto il cordless, in cui dissi ancora deluso da lui, guarda che tutta Cecchignola sà, che solo una ricerca su INTERNET permetteva di raccogliere indizi , e con tono immaginabile , ripetei, se proprio dovevi fare una relazione di servizio , avresti dovuto riferire fatti concreti, indizi, dati reali, che io non avevo inteso comunicargli se non per dargli la possibilità di capire cosa mi era successo ( allora assumevo no sapesse o potesse capirlo ) , provocatoriamente, gli dissi bastava verificare la posizione di donna al primo piano, gli dissi che i CC della stazione Cecchignola ,erano intervenuti per la grave situazione familiare, e provocatoriamente gli dissi ad alta a voce ,in una sequenza inequivocamente volta a fargli capire la mia indignazione “ falla se ritieni una relazione di servizio,, ma non la fare .. io solo all’amico parlavo e parlo …. “ e stava a casa sua . . Anche qui un rimprovero .. morale … fù lui a interrompere la telefonata allegando che il suo cellulare era scarico .. ma la telefonata fù chiusa sul mio chiarimento DEFINITIVO .
Infine di “pericolo di vita “ mio .semplicemente . non mi curo,perché il coraggio è uno dei doveri di un magistrato, ma della verità sì, quella accertabile e concretamente valutabile..
Delle due successive telefonate di sfogo non ho riferito al CSM, perché mi sembravano non conferenti, ora ho letto la relazione di servizio con appendice, a doppio stadio, prima citavo sommariamente a memoria .. Ora con la esattezza resa necessaria . .
Nella seconda parte aggiunta , leggo che io avrei solo parlato al Novembre 2008 di pericolo perché la donna avrebbe potuta essere trasferita contro la sua volontà all’estero . IO dissi allora e ripetei che era urgente avvisare la donna, per la eventualità che potesse porre in essere ulteriori condotte, condizionata ( si veda sms citato in prima parte ed allegato ( si chiama pericolo di reiterazione, salva la "trasmutazione psichiatrica" del significato giuridico preciso delle parole ) , ma parlai e scrissi , non di trasferimento all’estero , ma di un preciso sms , a lei diretto, che avevo potuto leggere ,. In detto SMS, pervenuto proprio in quei giorni, da un numero di cellulare che non memorizzai, scritto da donna, con participi cioè, declinati al femminile, si proponeva ad essa di partire, per un viaggio-stage in Germania e Francia, e si sottolineava che la destinataria dell’sms si sarebbe divertita. E si sarebbero divertite.insieme. . . L’sms, era inviato ad una casalinga, con titolo di studio secondo anno di scuola superiore, “madre di un bambino, che non si era mai mossa da casa , e mai all’estero , a mia saputa. Il contesto in sui si inquadrava l’sms ?!, le registrazioni in cui si sentiva solo una donna che scolava i broccoli. . Stage sulla specifica tecnica all’estero, era dato presumere ?! :Mi si passi l’ennesima ironia, per stemperare,…
Non lo potevo sapere, ma forse l’intervento dei CC, , che stabilirono “l’infondatezza” della notizia, la sera stessa, recandosi a trovare a cena la donna a casa dei parenti ( neanche avessi detto che aveva il biglietto aereo in mano, e poi, se si và a parlare con una potenziale parte offesa a cena dai suoi a cena dai suoi la si trova ) un effetto positivo lo ebbe. Solo che io avevo fatto presente a voce di avvertire la donna che dalla registrazioni sembravano emergere attività di “trattamento”.
Una notizia da mè appresa solo oggi con la lettura della relazione di servizio ora mi pare importante e conferma un fatto non secondario e . “ avendo già appreso i timori rappresentati dal dott. Ferraro .. OMISSIS . Aveva proprio per questo deciso di trasferirsi dalla abitazione di via dei bersaglieri “. Questo è vero io avevo timore, lei … aveva paura DICHIARATA .., si trasferì dalla madre e cambiarono apposta le chiavi di casa …. In separata sede è a disposizione tra i tanti dato audio relativo alla violenta pretesa restituzione di chiavi, summenzionata. E che la presa di possesso della casa e della donna ivi abitante fu realizzata poi è un dato certo .. meno per chi non ha inteso indagare .
UN BREVE RIEPILOGO CONCLUSIONE AL MARZO 2011 .
1. Il dott. Ferraro Paolo , in qualità di cittadino “ particolare “, venuto a vivere nella palazzina di via dei bersaglieri n. 118 aveva nel Novembre 2008 ipotizzato un quadro indiziario suscettibile di vaglio, circa i fatti di cui al primo capitolo, essendo anche testimone diretto di moltissime notizie dati e fatti minori e non. .
2. Essi attenevano prima facie alla concretamente ipotizzabile esistenza di un gruppo organizzato , sètta, le cui pratiche attività, la relativa illiceità e i cui “ coinvolgimenti “ emergevano ( diciamo,quantomeno come indicazione,, , ancora una volta “eufemisticamente”) , da tutto l’insieme degli elementi acquisibili e correttamente ordinati…
La sola corretta analisi del linguaggio, dei comportamenti collettivi e della donna, e della tipologia delle presenze , anche minorili, consente di affermarlo su un piano indiziario con verificabile ragionevolezza. Altra cosa certo è il raggiungimento della prova piena.
3. Il gruppo era ubicato nel cuore della cittadella militare, e militari ed ufficiali di vario impiego ( di cui non posso conoscere con certezza il grado, la qualifica ed il numero totale ) ,vi erano ragionevolmente tra gli appartenenti uomini, oltreché un ingegnere , così almeno indicato nelle registrazioni del lunedì ultimo , e in via di mera ipotesi un medico, il medico di famiglia che era stato riferitomi essere l’amante della inquilina del piano di sotto, a suo tempo definita moglie di uno “scambista “ dalla solita efficace ed irriverente OMISSIS . . .
4. Il gruppo era vistosamente organizzato e ciò emerge anche solo dalla analisi dell’audio relativo alla uscita dello stesso di casa il martedì sera: sequenza di ordine/avviso , ( “ ah ecco torniamo indietro, io vado ..ritorniamo indietro .. capito ?! ) comandi semplificati alla donna in posizione di vistosa passiva soggezione e le risposte àtone, nonché il suo precedente stravolto comportamento vòcale, non lasciano spazio a dubbi .significativi che reggano a contro obiezioni logiche. E il gruppo faceva “attività .“nella cittadella militare , nella abitazione int 6, e nello spazio di mezz’ora in cui un magistrato convivente con la donna era andato a prendere il figlio di lei uscito dalla lezione di tennis !!! .
5. Al magistrato denunciante veniva detto già a pochi giorni dalla denuncia, togliti di mezzo da questa storia e le vicende procedimentali sono ormai consolidate nel fascicolo che “ esitava in una rapida archiviazione “ vedi provv.. disciplinare citato. .
6. Tra gli appartenenti donna, anche la autorevole signora SCORTATA all’esterno della palazzina che già il 13 Dicembre 2008, nella casa ove abitavo fino a 20 giorni prima, affermava con una voce sicura calma , e professionale e con frase di amplia portata , rivolgendosi alla OMISSIS , e dandole del Lei “ Stia tranquilla ..signora è tutto a posto “.
7. Da allora in poi sconvolgente incontro con lo psichiatra che destrutturando artificialmente dati e fatti, letteralmente supportò la donna, , che negava, sentita dai CC, ma dentro era invece “ come descrisse nell’sms del 13/12/2008. e minacciata e pressata, come disse a mè, allora nel Novembre 2008.
8. Lo psichiatra, psicologo ed ipnoterapeuta condusse la psicologa assistente a cambiare o non sostenere altra opinione. E la OMISSIS scriveva già l’8/1/2009 di recarsi a tutelare la mia persona”. Poi lo psichiatra “relazionato “ dalla psicologa e certamente anche da altri , gestì il rapporto con i miei due fratelli ed infine con mio figlio Fabrizio e mia figlia Federica, infine a cosa fatta , con mio padre . L’avvocato di fiducia mi accompagnò a ritirare il camper il giorno di Natale e sparì sino al maggio 2009 quando venne a sapere degli audio estratti e degli sms e mail della donna .
9. Il sottoscritto mai fù sentito, ma tenne aggiornato su tutto il Procuratore con una ingenua e zelante lealtà. Infine pregiato, prima del furto di specchietto anteriore sinistro e graffiti su polvere, sul camper , poi dell’omaggio della sdraio bruciata e del sigaro da lui “inventati” , espresse la necessità di porre a conoscenza dei possibili dati di riferimento la Procura di Perugia.
10. Ha subito, a distanza di un giorno dalla sopra indicata manifestazione di mera intenzione., una coattiva proposta blitz di TSO patentemente illegittima, e illegale, ( rilevando comunque la induzione in clamoroso falso ideologico della certificante psichiatra, qualora non se ne acquisisca la prova della diretta mala fede ovvero ,in ipotesi mediata dalla induzione in errore anche dei “parenti “ coinvolti) Lo psichiatra Cancrini Luigi ha affermato nel Giugno 2009 o fine Maggio 2009, parlando con il mio genitore “ALT signor Ferraro, la responsabilità è mia “ .
11. Tutto lascia ipotizzare che lo strumento era già predisposto sin dal Gennaio 2009, e che tutto si fermò, anche depositata da mè la prima perizia fonica di parte .. ( MAIL citata dell’ 8/1/2009. e SMS del pari indicati ). .
Sulla base di quali valutazioni, preparazione e ruolo attivo o meno di chi agisse anche nell’ombra a copertura di quali interessi o di quale scenario più amplio, emergerà mi auguro in modo esaustivoma anche se non emergesse con prove conclusive, io ho assolto ai miei doveri di cittadino e magistrato ancora una volta. E mi rendo conto di quanto complessa e difficile sia una indagine del genere .
12. Ho subito nel 2009 incontro con lo psichiatra Ferracuti, la cui “relazione” sarà acquisita agli atti del fascicolo e poi diagnosi di psicosi reattiva ( S,A.I: senza altre indicazioni) assolutamente incongruente con i dati acquisiti ed acquisibili, con le verifiche effettuabili, , con la mia vita e caratteristiche comportamentali tra il Gennaio ed il Maggio 2009 in particolare. , con un ruolo incredibile di “alcuni” parenti cioè dei “ fratelli “ che non vedevo da anni con una sola eccezione per la sorella . e di un figlio di primo matrimonio visto tre volte nei precedenti sette mesi, in costanza di rapporti sociali sani e di attività di lavoro, con ottimi rapporti con tutti i colleghi , e con quello che mi seguiva passo passo “umanamente “). .
13. Dopo una “terapia” ed una esperienza che avrebbe annichilito chiunque,e i cui effetti di abbattimento personale vennero notati da tutti i tanti che mi conoscevano e volevano bene , , lavorando però in ufficio il giorno della ,dimissione, come il giorno prima del ricovero, ho già subito l’avvio ( formalmente necessario e certamente legittimo sul piano del CSM, ignaro dei fatti sottostanti ) di una procedura per dispensa a più tranche , e sono stato tenuto sotto “controllo” sino al Dicembre 2010, da una struttura ospedaliera, con le modalità che ho sopra indicato,
14. Sono poi emersi nuovi elementi e contorni di questa vicenda , possibili ruoli , comportamenti, fatti anche illeciti e infine scenari validamente " ipotizzabili " , con fondamenti anche “culturali” , che oltreché fornire riscontri “retroattivi “ , non possono non “incuriosire”,ulteriormente . (n.d.r. la curiosità intellettuale è peraltro l'antitodo naturale della paura, alla quale sono di norma già refrattario, e avrei approfondito accuratamente il tutto sino alla data di pubblicazione di questo post, acquisendo una montagna di dati e conferme, insospettate, e di enorme rilievo, anche generale; sicchè la scelta di rimettere coraggiosamente in discussione quanto era successo ha dato frutti insperati, addirittura su vari piani, personale, generale, storico e politico. Ciò permette di affermare senza ombra di dubbio che è stato ottenuto il risultato simmetrico opposto a quello perseguito , e che qualcuno, valutati un pò più dall'alto gli antichi meschini moventi che si agitavano intorno alla mia figura di uomo e magistrato, dovrebbe non aver gradito questa inutile, dispendiosa e controproducente persecuzione).
Quello che era successo da ultimo, dopo aver richiesto la mera “rivisitazione critica“ della "diagnosi" originaria .e comunque la certificazione del mio visibile e pacifico stato di salute al momento , dimostrava ineluttabilmente che si voleva farmi tacere e tenere sotto scacco.
Esistono allo stato ( ndr al Gennaio 2011 , poi avrei avuto la accortezza di rivolgermi a più professionisti privati e ad una struttura pubblica , non deviata, al momento ) due relazioni mediche che lo attestano, ( copie allegate in busta chiusa ) e varie certificazioni nuove , nessun’altra contraria, salvo la vecchia certificazione del Sant'Andrea agli atti del CSM, che confermava la sola costruita mera “ pseudo-diagnosi a monte”.
Le relazioni e certificazioni , attestano la assenza originaria e negano recisamente la presenza attuale di qualunque patologia, tantomeno di rilievo psichiatrico, salva la ansia transitoria individuata nel Gennaio 2011, in ragione del vissuto e delle pressioni subite dal sottoscritto , più in particolare a distanza di pochi giorni dall’ascolto del tremendo colloquio ultimo dei miei avvocati con il dott. Girardi e dell'incontro poi con con lo "zelante" medico addetto al nuovo tentativo di mio "ricovero volontario " . entrambi i professionisti della psichiatria fattisi interpreti attivi delle "pressioni pericolose " già subite e denunciate dal primo ai miei stessi avvocati .
La certificazione originaria del Sant’Andrea mi lasciava appeso ad un giudizio allo stato , ferma la mia inattendibilità "reattiva" sul caso Cecchignola. Era in gioco la mia identità, la indipendenza del mio essere magistrato ed anche il futuro mio e di chi mi vuole e mi avrebbe voluto bene, a tacer dei gravi danni inferti dallo psichiatra Cancrini alla mia famiglia ( evidentemente permeabile e già disastrata a mia insaputa, o meglio, a mia "sottovalutante parziale consapevolezza " ) . Un fatto di inaudita gravità, avvalorato dallo accomunarsi di attività successive , indicatrici di un utilizzo distorto e deviato della psichiatria, sommato alla grave distorsione e deviazione delle attività giudiziarie e ad una inaudita capacità di controllare e/o condizionare anche sedi istituzionali , medianti becere tecniche complementari di disinformazione e pettegolezzo, il chè mi incuriosiva alquanto. Avrei poi scoperto segreti militari, tecniche di condizionamento mentale che spiegavano integralmente e confermavano le conclusioni cui ero giunto mediante l'ascolto e l'analisi dell'audio, e il mondo delle strategie di distruzione delle persone "attenzionate " . Con l'acquisizione della banca dati del progetto MK ULTRA, mentre molteplici attività in danno mi confermavano della giustezza della strada intrapresa , e con lo studio più accurato dell'audio si sarebbe aperto il grande vaso di pandora .
Ho scelto la strada del dovere oggi ( n.d.r 6 Marzo 2011 ) , dei valori, della tutela di interessi che mi sovrastano come persona, ma mi impregnano come uomo. Questi contano più della tutela stretta mia individuale,
Avrei potuto scegliere il comodus discessus del tempo . Due anni e tutti si sarebbero dimenticati dell’incidente di percorso dovuto alla “ fine di un rapporto “ .( !?! ) mi era stato capziosamente e mellifluamente detto ( Stefano Pesci , ancora non sapeva quanto avessi già capito di come si fossero mossi e come ormai fossi solo proteso a capire sino in fondo che cosa era ulteriormente successo alla nostra magistratura ) .
Rivendico il diritto di formulare in astratte ulteriori ipotesi su scenari .. interpretativi, non solo praticabili, ma praticati da CHI INVESTIGA sui fatti e reati di questo particolare segmento criminale. E’ così che si implementa il metodo logico induttivo . Colleganze, rapporti, appartenenze e coperture fanno parte di CONSOLIDATI argomenti di analisi ed investigativi. adottati dagli esperti e studiosi dello specifico fenomeno criminale, e costituiscono un fatto notorio. Come è evidente che proprio questi investigatori non sono stati interessati alle indagini, nonostante la circolare del Ministero dell’Interno del 2006. Si tratta di mere suggestioni che qualora fossero consolidato su base indiziaria concreta , darebbero adito a prospettive ulteriori di indagine di ben altra portata .
Vi è poi una non secondaria circostanza : seguendo la prospettazione dei fatti comunque emergeva una violazione di domicilio a mio danno, (vivevo in quella casa,) supportata dalla indicazione di un consenso dell’altra convivente .viziato o inesistente . Il tutto ipotizzo poteva/doveva essere trasmesso alla Procura di Perugia, subito, de plano, senza tener conto delle mie registrazioni /intercettazioni, il cui vaglio anche sussistenza dello stato di necessità presunto e poi confermatosi, pur in ipotesi di querela mai sporta era ab origine riservato a codesta Procura
Tutto quello che ho denunciato è oggi contraddetto da un formale provvedimento di archiviazione della Procura di Roma, la cui natura emerge e sarebbe emersa ancor più clamorosamente, provvedimento che io non ero riuscito a contestare allora, con una richiesta di riapertura delle indagini formale, nella debita sede.
Ma continuo a scegliere la strada maestra dello Stato e delle regole, anche se, confesso, ho coltivato in mè ( ndr al Marzo 2011 ) il germe, , dovuto alla mia sensibilità politica come uomo, della diffusione sociale e informativa di fatti che potrebbero avere una rilevanza ben più amplia dei diritti individuali calpestati. miei e altrui. Non riconosco in mè preoccupazioni infondate , tantomeno paura, come sanno tutti coloro che mi frequentano e conoscono .
Ragiono come al solito ..Vivo a posto con la mia coscienza di magistrato e di uomo, lavorando come sempre . . Oggi più di ieri, pacato, dentro, avendo fatto ciò che ritengo il mio dovere. Con la ansia che il contesto oserei dire avrebbe “ richiesto ” fisiologicamente in quota ben più consistente. ( ansia diagnosticata nella terza decade del Gennaio 2011 nella equilibrata certificazione e relazione prodotta, ma subito annullata dalla felicità di agire secondo coscienza e coerenza ai valori che mi sono pertinenti, ed esclusivamente ancorata al violentissimo attacco attivato usando e gestendo la grave situazione personale e psicologica di "alcuni parenti " )..
E con un solo “rimprovero”: sono così, studio, analizzo, interpreto cerco di capire fino in fondo, non lascio nulla al caso od alla mera intuizione, alla supposizione, al giudizio precostituito secondo l’id quod plerumque accidit., non scarto ipotesi per mera pigrizia intellettuale o professionale e non ho altro interlocutore esistenziale che l’accertamento della verità ragionevolmente supportata da indizi, prove, riscontri. Non a caso l’ultima dolcemente aggressiva considerazione- è stata un digrignato “ non usare troppo il cervello “ ( ma in fondo era anche un complimento ) .
Se non fossi così forse oggi non sarei qui. ma se non fossi così del pari non sarei il magistrato che sono , luci vivaci o meno forti, certo, certo, ma oggi una sola ombra … quella di via dei bersaglieri…. E del mio fascicolo aperto preso il CSM per farmi tacere e per impedire la mia normale ( e temuta ) crescita professionale .
Affido tutto quanto ho detto all’organo competente, con la profonda fiducia che mi ha sempre contraddistinto, non intaccata da quanto ho subito,
Perugia 7 Marzo 2011
PAOLO FERRARO
N.B. A questo memoriale, fermo al 6 Marzo 2011, e solo lievemente implemetato con chiose che aprono alla analisi dei nuovi "sviluppi", seguiranno fatti ed offensive varie di tale portata ... che vengono riassunti con un memoriale aggiuntivo, non appena avremo il tempo di redigerlo e di ordinare la copiosa mole dei documenti e prove digitali ... vari .. utilizzando il metodo storico, politico e logico induttivo concreto che mettiamo a disposizione del nostro paese
1 NOTA
Sòlo .. a casa … anzi solo con le mie due ultime stupende bambine di quasi otto e cinque anni, nella mia prima vera casa di uomo separato, da oltre un anno, casa che avevo appena finito di arredare e avevo preso da meno di un mese. Maggio, un maggio caldo, estivo.
Squilla il cellulare . Era Roberto, un collega la cui amicizia non profonda e di lontana memoria, si era attivata dopo una vicenda sua e mia di separazione dalle rispettive consorti.
La mia una storia stupida, ma apparentemente casuale, nella sua insensata incomprensibilità. Nel 2005 un grande e famoso procedimento “ OIL FOR DRUG “ sul doping amatoriale e nel 2006 la mia ex colta in una relazione con un ragazzo di 27 anni, giovane extracomunitario di non belle speranze, di pessime abitudini e profferte su Internet. Il tutto accertato puntualmente, incontrovertibilmente, passato per un tentativo fallito di farmi passare per visionario, una serie di manovre nefande e molta altra mondezza esplosa. . Ero arrivato a quel brutto appuntamento avvezzo ahimè ad accertare, non tanto per professione, quanto reso accorto da una mia analoga vicenda passata, nel corso della quale, non consapevole di dover dare fède pseudo oggettiva alle certezze intuite con sensibilità ed attenzione, ero stato circondato da un ‘abbraccio’ stritolante di due famiglie coalizzatesi di fatto.
Intendevano far passare per frutto di “svista “ la accertata fine e crisi di un rapporto condotto dalla tenera età scolastica di sedici anni. con altri figli. Primo fra tutti si adoperà con ignominioso e zelante attivismo un fratello mio minore, la cui solerzia negativa era pari al suo bisogno malato di seppellire la mia immagine, e a un incomprensibile coinvolgimento specifico …. al limite del sospetto. Poi una sorella, infantilmente lucida, che aveva rivoltato contro di me il mio affidarmi e confidarmi con lei.. ma qui la storia insegna solo a metà. Se ne vedranno delle belle.
Roberto me lo ero visto passare ( per caso ) dentro il camping in cui ero in vacanza .. era venuto “proprio lì” con il figlio .. nel Luglio 2006 .
Maggio 2007 :
“ bello come ti và ?”
“ stiamo qui a casa del prof. ( suo amico ) .. con noi c’è Sabrina quella della festa dell’Ottobre dell’altro anno… “
Ricordavo bene quella leggiadra gazzella .. promanava dolcezza e aveva un corpo flessuoso che si era mosso allusivamente, con tale spontanea dolce leggerezza che io avevo provato un improvviso immediato tuffo al cuore unico o rarissimo, almeno nella mia vita. Non era solo la sua bellezza , non volgare, che mi aveva colpito. Era la sua anima il suo essere una tenera adolescente in una bella donna, una anima tenera ma complessa.. Ero e sono un uomo particolare. . La bellezza femminile esteriore non mi aveva mai colpito… non la commentavo … neanche. Tuttavia in quella festa chiesi a Roberto … mi disse che gli risultava che aveva una storia con uno dell’hinterland milanese .. . Lasciai correre, era forse alla ricerca di internet avventure !? non giudicai ma decisi di non approfondire La sua amica … Maria Grazia , non mi aveva ispirato simpatia .. donna avvezza ad una immagine, presentata con parlare forbito, che nascondeva poco il suo aver contato sull’essere e più che altro essere stata una piacente donna .. r poi aveva uno strano rapporto con Sabrina, che ne sembrava un poco suddita amica .
Roberto al telefono disse “ ascoltami, abbiamo pensato di scriverti l’sms insieme, lei chiedeva se potevate conoscervi …dice che sei una persona molto interessante .. “
“ Vabbè dalle il mio cell .. telefonasse ….. ” lo dissi a voce e lo scrissi a lui … facendomi però dare anche il numero del di lei cellulare .
Il sabato successivo, lei non telefonando, la chiamai ..” vogliamo vederci ..per una pizza. ?!” . Avevo in caldo, ma da single alla ricerca di una vera compagna , almeno due potenziali storie , due donne interessanti, che lavoravano , in ambiente uguale od affine al mio. Ma non mi decidevo .. il gioco non valeva la candela … varie sensazioni mi indicavano loro limiti e non mi consentivano di lasciarmi andare . Volevo un amore vero, il vero amore … e non volevo essere accecato da mè stesso …
Troppo “sole” , troppa carica interiore , troppa sfacciata forza interiore… assolavo attorno a mè e mi beccavo il riflesso di mè stesso proiettatomi da chi non aveva sole e forza sua .. tante lune … e volevo scegliere . E èer scegliere necesse est conoscere ..e ci uscii la settimana successiva a cena .
2 NOTA
ANCHE QUESTO DI PER SÉ VUOL DIRE POCO O NIENTE
Diario di Marylin nikita che si innamora e di un coglione intelligente che svela un mistero fitto degno di un vaso di Pandora ( al completo ) .
Questa è una storia vera in ogni minimo particolare , Se verranno indicati fatti, parole, descrizioni, sensazioni esse riportano senza alcuna modifica la percezione diretta dell’autore . Anche il racconto del dialogo interiore dell’autore è perfettamente aderente alla memoria di esso da parte sua. Quando e se verranno indicate ipotesi dubbi e deduzioni saranno quelle originarie, chiamate con il nome che corrisponde alla loro natura.
Da questa storia l’autore trae fede nell’amore , nella intelligenza , nella sensibilità , nella generosità, nella purezza e bontà. Tutti valori apparentemente stucchevoli, distanti da questa epoca.. La categoria della bontà mi fu reinsegnata, dall’inizio da colei che appare come la protagonista-vittima vera .
La coscienza consapevole della bellezza come pericolo per chi non ha strumenti forza e riferimenti che la preservino dal mondo, accompagna la storia.
La ipocrisia , la mediocrità, la doppiezza, la falsità, l’immoralità, l’assenza di valori, il disprezzo, la volontà di distruggere, fanno da mero contorno. Vi è anche il potere la crudeltà, l’ingenuità, la codardia, la pochezza.
La purezza la semplicità il bisogno di aiuto e di amore le conducono allo scoperto, impietosamente. Ogni percorso è vero. Verranno modificati solo i nomi, non verranno descritte fisicamente le persone e non verrà data una localizzazione geografica dei fatti, per le ragioni che il lettore potrà comprendere e, se non giustificare, perdonare.
Il racconto retrospettivo di questa storia comincia ad essere scritto oggi a poco pèiù di un mese dalla sua progressiva emersione ( Gennaio 2009 e riparte da un anno e mezzo fa, maggio 2007 ). Quando verrà finito di scrivere saranno alla luce, ci si augura fatti o comunque conclusa la vicenda anche interiore che ha accompagnato i fatti.
Questa storia è anche l’atto di fede di chi ritiene di saper discernere sul piano morale anche tra il bene ed il male., coi fatti con la fiducia con la serietà. Resta il coraggio, la necessità di scrivere e descrivere una storia impossibile, incredibile , vera fino in fondo, per informare e formare il più possibile tutti .
Il vero Pallolo
CAPITOLO PRIMO La telefonata di Leandro
Sòlo .. a casa … anzi solo con le mie due ultime stupende bambine di quasi otto e cinque anni, nella mia prima vera casa di uomo separato, da oltre un anno, casa che avevo appena finito di arredare e avevo preso da meno di un mese. Maggio, un maggio caldo, estivo.
Squilla il cellulare . Era Leandro, un collega la cui amicizia non profonda e di lontana memoria, si era attivata dopo una vicenda sua e mia di separazione dalle rispettive consorti..
La mia una storia stupida nella sua insensata volgarità. La mia ex colta in una relazione occasionale con un ragazzo di 27 anni, giovane extracomunitario di non belle speranze, di pessime abitudini e proofferte su Internet. Il tutto accertato puntualmente, incontrovertibilmente, passato per un tentativo fallito di farmi passare per visionario, una serie di manovre nefande e molta altra mondezza esplosa. . Ero arrivato a quel brutto appuntamento avvezzo ahimè ad accertare, non tanto per professione, quanto reso accorto da una mia analoga vicenda passata, nel corso della quale, non consapevole di dover dare fède pseudo oggettiva alle certezze intuite con sensibilità ed attenzione, ero stato circondato da un ‘abbraccio’ stritolante di due famiglie coalizzatesi di fatto.
Intendevano far passare per paranoide la accertata fine e crisi di un rapporto sbagliato condotto dalla tenera età scolastica di sedici anni. con altri figli. Primo fra tutti un fratello mio minore, Caino, la cui solerzia negativa era pari al suo bisogno malato di seppellire la mia immagine, e a un incomprensibile coinvolgimento …. Al limite del sospetto. Poi una sorella, infantilmente lucida, che aveva rivoltato contro di me il mio affidarmi e confidarmi con lei.. ma qui la storia insegna solo a metà. Se ne vedranno delle belle.
“ bello come ti và ?”
“ stiamo qui a casa del prof. ( suo amico ) .. con noi c’è Ausonia quella della festa dell’Ottobre dell’altro anno… “
Ricordavo bene quella leggiadra gazzella .. promanava dolcezza e aveva un corpo flessuoso che si era mosso allusivamente, con tale spontanea dolce leggerezza che io avevo provato l’unico improvviso immediato tuffo al cuore della mia vita. Non era la sua bellezza , non volgare, che mi aveva colpito. Era la sua anima il suo essere una tenera adolescente in una bella donna, una anima tenera ma complessa.. Ero e sono un uomo strano. La bellezza femminile esteriore non mi aveva mai colpito… non la commentavo … neanche. Tuttavia in quella festa chiesi a Leandro … mi disse che gli risultava che aveva una storia con uno dell’hinterland milanese .. . Lasciai correre, era la solita donnucola alla ricerca di internet avventure !? non giudicai ma decisi di non approfondire La sua amica … Gaia, non mi aveva ispirato simpatia .. donna avvezza ad una immagine presentata con parlare forbito che nascondeva poco il suo aver contato sull’essere e più che altro essere stata una piacente donna ..
“ ascoltami, abbiamo pensato di scriverti l’sms insieme, lei chiedeva se potevate conoscervi … “
“ Vabbè dalle il mio cell .. telefonasse ….. ” lo dissi a voce e lo scrissi a lui … facendomi dare il numero del di lei cellulare .
Il sabato successivo, lei non telefonando, la chiamai ..” vogliamo vederci ..per una pizza. ?!” . Avevo in caldo, ma da single alla ricerca di una vera compagna , almeno due potenziali storie , due donne interessanti, che lavoravano , in ambiente uguale od affine al mio. Ma non mi decidevo .. il gioco non valeva la candela … varie sensazioni mi indicavano loro limiti e non mi consentivano di lasciarmi andare . Volevo un amore vero il vero amore … e non volevo essere accecato da mè stesso …
Troppo “sole” , troppa carica interiore , troppa sfacciata forza interiore… assolavo attorno a mè e mi beccavo il riflesso di mè stesso proiettatomi da chi non aveva sole e forza sua .. tante lune … e volevo scegliere .
CAPITOLO SECONDO La uscita in pizzeria
Con Ausonia ci saremmo incontrati il venerdì successivo, e mi aveva chiesto con un sms di non sventolare la nostra uscita . ‘acqua in bocca ‘ .. ragazza riservata e/o giocatrice su più tavoli .. dubbio …. ma questo di per sé vuol dire poco o niente.
Lei mi raccontò a tavola tra le altre cose che nel weekend c’era il matrimonio del fratello e doveva preparare la sposa. Una ragazza semplice , così si presentò anche lei , che aveva fatto la hostess nei convegni, lavorato in negozi, una storia con il marito finita da almeno due anni con separazione di fatto dalla fine del 2005, un figlio di undici anni. Si presentò come una pasionaria, ex impegnata politicamente in un’area di estrema sinistra un partito , e poi in seguito in un gruppo ancora più di estrema. Qualcosina non quadrava, era troppo carina, troppo attenta al suo aspetto esteriore, ma questo di per sé vuol dire poco o niente . Mi avrebbe raccontato alla fine della serata di una improbabile storia di un anno prima con un imprenditore farmaceutico, corrotto e poco morale, da lei interrotta … con allusioni all’ambiente, alla barca .. al mare in una località lontana del SUD… e al suo aver rifiutato quell’ambiente … Un racconto convincente … Sul signore dell’hinterland milanese … invece nulla se non l’allusione ad una storia stupida sbagliata, finita di recente con il tizio che continuava a perseguitarla … ( bah .. accade ). . Nella telefonata con il marito .. separato di fatto una certa forza e decisione, una interlocuzione diretta ed amicale … Una coppia anomala che sopravviveva alla sua fine un po’ oltre la gestione del figlio … la riaccompagnai alla macchina sua , vicino ad uno storico obelisco , e me ne ritornai a casa non tardi . Lei mi piaceva … … io anche le piacevo tanto … o così avevo inteso .. dai suoi chiari atteggiamenti … tempo al tempo. Ma avrei sospeso ogni contatto telefonico anche solo indiretto con terze persone di sesso opposto finalizzate a …. Mi sembrava di dover affrontare i miei interrogativi o sensazioni profonde .. pulito limpido … senza remore , riserve .. tatticismi ..
La vidi allontanarsi con la macchina .. e mi assalì un pensiero strano … ma andava a casa .. ?! bah tralasciai la sensazione immotivata …
.CAPITOLO TERZO La partenza per tre giorni col camper. Il ritorno a Roma .e la frequentazione
Ci saremmo incontrati dopo aver preso accordi per andare insieme al mare (era un giugno stupendo), una prima sera, mercoledì successivo , al centro . Lei con la amica Gaia e Leandro, io con un mio caro amico Franco che aveva condiviso anche lui da vicino, un oezzo della mia vita, per coinvolgimento parallelo e anzi intrecciato ( la di lui moglie era amica della mia ex, partite per tangenti analoghe in contemporanea ed in simbiosi ).La sera al bar, seduti, la telefonata ad Ausonia, invasiva, di un ex disperato e fuori dalla grazia di Dio, quello dell’hinterland milanese, lei replicando a sua volta un può fuori dalle righe .. una donna emozionale ed emotiva .. ( non mi andava male la cosa … bella , vitale con caratteristiche molto femminili … magari meno affidabile di come si disegnava ) . Ma c’era qualcosa di inspiegabilmente eccessivo nella disperata rabbia di lui .. dipinto da Ausonia come un matto .. pericoloso …. ma questo di per sé vuol dire poco o niente.
Tornando a piedi alle macchine le cinsi con dolcezza e garbo , poco, il fianco destro, sfiorandolo, anzi, con la mano, mentre camminavano. Era il mio rispettoso sì mi piaci .. ho deciso di andare avanti. Al saluto con gli occhi dolci e speranzosi mi chiese “ allora per venerdì ci sentiamo … ?1? “.
Venerdì avevo impegni prolungati di lavoro per il primo pomeriggio., l’appuntamento con il camper lungo una strada che porta al mare era per le 16 e 30 .. mi arrivarono ben due sms e tre telefonate .. era incerta e paurosa .. mi chiedeva se ci avessi ripensato .. e diceva che se ci avessi ripensato si sarebbe organizzata in modo diverso .. Mi fece addirittura una grande tenerezza .. una bella ragazza abituata ad essere molto corteggiata … così teneramente insicura … forse lei sentiva per mè quello che anche io ormai sentivo crescere .. e che a dire la verità avevo sentito dal primo istante che la avevo vista.
Sul camper lei salì tenendo visibili e vistosi ben due quotidiani di estrema sinistra , come fossero un passaporto … …non li avrebbe mai più comprati od esibiti .. . ma questo di per sé vuol dire poco o niente .. Due giorni e mezzo passati sereni e spontanei …In mansarda sul camper la prima sera dopo una cenetta modesta ma di pesce.. lei disponibile … io trattenuto .. passandole la mano destra sul fianco .. tremai .. aveva delle forme molto piacevoli .. che io non conoscevo .. sinuose e femminili ma asciutte …. Poco prima mi aveva variamente interrogato era curiosa , penetrante ., intelligente … pure chiedendomi ‘ se ero matto ‘ ( ne rimasi sconcertato e un po’ offeso … forse proiettava le paure della sua infelice recente esperienza ) mi aveva positivamente, ulteriormente sorpreso .. aveva smesso da studiare al secondo anno superiore ( l’avrei saputo molto dopo e se ne vergognava), mi aveva detto allora che aveva smesso dopo le medie superiori .
Un riflesso di difesa … sentii per un istante un pericolo, mi freddai .. rinviando esplicitamente alla notte e a più approfonditi consigli .. precisando che non era una defaiance .. sicuro di mè. La notte ed il mattino presto più volte le difese non si attivarono . Lei era dolce, quasi indifesa, coinvolta , affettiva .. bella .. un comportamento semplice pulito, diretto . . Mi sentii di amarla e mi sentii amato … subito.. era quasi intimorita e sembrava venerarmi … un atteggiamento eccessivo … ma questo di per sé vuol dire poco o niente.
Una stranezza .. durante la notte e nelle notti successive si sarebbe alzata per andare al bagno almeno sei o sette volte .. non sentivo rumori .. pipì diceva .. mi scappò di chiederle se aveva la cistite .. mi rispose decisamente di nò ( e che aveva fatto le analisi .. spiegò “ mi capita da un èpò di anni a questa parte “ .. vabbè nienete di assolutamente strano e preoccupante .. ritenni ).
Durante i due giorni ci eravamo mossi insieme … all’unisono, sereni .. vicini … Al ritorno in camper lungo la strada un suo sguardo furtivo a due ragazze ‘ di strada .. lavoratrici., . un suo sorriso leggermente beffardo a mè che guidavo e che facevo finta di non guardarla, un commento ‘ quanto mi fanno pena le puttane che lavorano sfruttate per strada ‘ ( perché le altre .sfruttate .. nò ?! ) mi suonò strana la frase … ma questo di per sé vuol dire poco o niente, anzi nulla . Le successive ripetute riflessioni sull’argomento e sul suo odio verso i “ pappa’ mi avrebbero lasciato spesso stupito .. ma era una ragazza nata e cresciuta in borgata .. questo di per sé vuol dire poco o niente, anzi nulla .
Dopo una mezz’ora che ci eravamo lasciati , era domenica sera, un sms dolce e avvolgente “ non sono stata solo bene , sono stata molto bene … che è diverso “. Resistevo ancora .. ma mi sentivo attratto e amato , di amare come non avevo mai sentito in vita mia .. neanche lontanamente .
Un altro incontro a mezza settimana nella mia casetta da neoscapolo, una sua battuta sulle foto in bella mostra dei miei ( non pochi ) . figli che sembravano guardarci dal comodino accanto al letto , una mia ulteriore incertezza ed autodifesa .. Le precisai che avevo fatto il vuoto di tutto .. per lei .. intendevo il vuoto di contatti … non di storie .. lei avrebbe in seguito più volte equivocato .. Le confessai che io la sentivo come un filo antico che mi riconduceva all’amore .. ero profondamente sincero. Lei mi avrebbe chiesto in crescendo con atteggiamenti misti (tra amore, e paure strane e profonde ) , presenza, affetto dolcezza anche telefonica e via sms .. Non ero abituato, ero stato sempre orgogliosamente indipendente , autonomo, con una vita autoincentrata su mè stesso e prima di tutto sul mio lavoro.. Sarei cambiato nelle abitudini di coppia … in capo ad un solo mese …
Prima della mia partenza con le bimbe per il mare, in camper, ci saremmo visti un altro paio di volte
CAPITOLO QUARTO . La partenza da solo in camper con le mie piccole figlie
Partendo col camper, di fine Giugno , da solo, con le mie bimbe, una tremenda strusciata al cancello del parcheggio… stress, arrivo al mare ..bel campeggio, mare stupendo. La più grande delle bambine con un febbrone da influenza durata una settimana. che gestisco unitamente alla sorellina stringendo i denti, lasciato solo dalla madre delle bimbe, anaffettiva insensibile , lontana e venuta solo all’inizio per controllare , e alla fine per provocare . I primi tre giorni travolto dagli eventi non mando sms .. non telefono. .. Poi scrive lei , la festa con gli amici organizzata da lei a casa sua a fine giugno, andata bene.. io le parlo e le descrivo la mia situazione pratica. lei seguirà passo passo l’evolversi degli eventi manderà sms da donna matura e preoccupata, consigli dolci sulla gestione della febbre delle bambine .. Io mi gestisco il tutto in solitudine molto bene con organizzazione e forza .. stringendo i denti .. Alla fine dei 18 giorni un rapporto bello e rinsaldato con le bambine .. felici .. una vicinanza via cellulare e via sms .. bella semplice .. mi lascio andare a un ti amo .. che mi sgorgava da dentro .. lei mi raggiungerà appena partite le bimbe con la madre ….
Ma prima una telefonata incomprensibilmente allarmata .. l’11 Luglio, metà mattina, lei che parla muovendo l’aspirapolvere per casa .. una dolce casalinga un po’ all’antica .. “ ti ho cercato .. stavo male .. perché stamani al mare non mi hai risposto .. potevo morire .. stavo tanto male ..mi sono sentita male .. stavo sul letto semiparalizzata e ci ho meso un’ora per riprendermi “ indica un malessere non lieve ed il tono era accorato .. disperato … mi allarma la stranezza ..quel curioso parlare passando l’aspirapolvere , ma questo di per sé vuol dire poco o niente, anzi nulla A quella data scattate risulteranno poi una serie di foto di lei , digitali, in posa con costumi ed altro, bella , dirà fatte da una sua amica. In un paio solo di esse una espressione del viso stravolta e strana .. prontamente cancellate da lei , ma da mè potute vedere . Un bock fotografico dirà , per i miei quaranta anni , e anche questo di per sé vuol dire poco o niente
E poi un insensato suo sms geloso il 13, mentre stiamo a cena davanti al camper con un bambino conosciuto al mare, papà relativo e compagna del padre . Solo che si era sbagliata sull’orario .. lamentava un ritardo telefonico mio inesistente .. bah
Verrà la madre delle bimbe .. provocante rissosa, irrispettosa .. portandosi dietro la mia figlia più grande del precedente matrimonio , che pure avevo invitato a stare con noi in vacanza ma non era potuta venire. E’ il 15 di Luglio. Ausonia partita in treno la mattina arriverà alle 16 di pomeriggio .. facendosi accompagnare da un suo amico un tal “nasone” , per paura , dice, del "matto" di Voghera.
CAPITOLO QUINTO I Tredici giorni di un viaggio di nozze
Quando arriva il pomeriggio di domenica quindici , direttamente al campeggio, bella emozionata, arruffata, con trolley gigante valigetta e borsa piena di strumenti da trucco, pulizia e diavolerie simili, ricorda pari pari Claudia Cardinale , con la valigia tenuta con lo spago
Passeremo tredici gironi semplici fatti di mare cenette, anche con una coppia di anziani signori per bene due persone squisite , con cui fraternizziamo.
Serenità , libertà, semplicità, amore fisico e spirituale semplice e puro; per il mio compleanno un atto di amore più spinto donato con una carica affettiva e di amore da una donna con una fisicità ed un corpo che si prospetta intatto da post- adolescente. Io un pupone ingenuo cotto, al colmo della felicità.
Scoppia un amore vero profondo,. Lei dirà tra sé e sé “ tu sei buono “ .. una espressione per me semi incomprensibile e un po’ infantile .. che fa il paio con la autoriflessione sulle sorti del suo precedente rapporto matrimoniale .. si era sposata giovane 27 anni, un figlio, un maritino .. meno bello di lei, una autocritica “ sono stata cattiva “ .. Due espressioni un po’ troppo infantili .. cariche di significati solo impliciti ..ma anche questo di per sé vuol dire poco o niente
Mi dirà che questa era la prima vera vacanza della sua vita , almeno da tanti anni, le confesserò la verità mia . Quello era l’unico vero viaggio di nozze della mia vita . .. Ragionerà gelosa del mio, secondo lei , essere un uomo bello e autorevole, della fila delle mie potenziali pretendenti , delle sue paure “ mi lascerai e ti metterai con una più bella e più giovane “ ( sic !!). Avevamo dodici anni di differenza, ma giuro, pensai che proiettava una sua triste esperienza, un pensiero mio, ma questo vuol dire poco o niente.
Riparte per raggiungere il figlio in vacanza con il padre ,.. e si stupisce che io non sono geloso .. e come potevo ..una donna ed un uomo innamorati come io sentivo che eravamo potevano anche passare in mezzo al fuoco .. Non sapevo che vi era invece un inferno con tutti i gironi, che mi aspettava .
Sms innamorati, telefonate al cell, sei lunghi giorni .. il mio ritorno in città Poi i nostri nuovi incontri … abitando in due parti opposte della città.
CAPITOLO SESTO Agosto, Settembre ,
In città .. vedendoci quanto prima .. lei da me ancora.. io a casa sua .. per la prima volta .. lei che lascia spazzolino e vestaglia da me .. con l’atteggiamento di una donna innamorata .. una leonessa che occupa il territorio spinta da una amore profondo ..
Casa sua una casa semplice , accogliente .. pulita ( lei appare precisa, attenta , un po’ caotica .. ma l’ordine maschile è talvolta diverso ) . I sabati e Domenica mattina passati insieme. Una sua strana e particolare attenzione a chiudere spesso il cell quando arrivano alcune telefonate ( l’amica logorroica, il partito e i compagni … ) e questo non vuole dire nulla, Il racconto ripetuto della sua passata esperienza di casalinga con lavori precari ed occasionali , tramite una agenzia di fatto gestita da una donna ….. e le allusioni al lavoro meno pulito di altre dipendenti della agenzia . ( lavori di hostess … ) accentuando la indicazione della sua moralità, pulizia , rigore ..e della consapevolezza del suo ex marito, bravo ragazzo, dal quale si è lasciata per consunzione dell’amore, più una sua depressione ubicata sette anni prima , in luogo lontano ,., prima di ritornare alla città da fuori e in quella casa. Il racconto convincente .. ma qualche sensazione strana mia .. e questo non vuol dire proprio niente .
Una domenica verso le 10, debbo andare a prendere le bimbe, esco da casa, lei aveva appena interrotto uno squillo al cell. Richiamo col cellulare al volo dalle scale ed ostento un ohi con cadenza locale , lei risponde affrettata subito e dice “ hai trovato ?!2 io con la mia voce normale “ che cosa ?! “ lei immediatamente al volo .. un elenco di congetture e frasi che suonano .. ‘mi riprendo al volo’. E questo non vuol dire niente o quasi.
CAPITOLO SETTIMO Ottobre e Novembre Dicembre,
Da precaria troverà un lavoro normale ma duro e faticoso nel Settembre e sino ai primi del Novembre presso un negozio di alimentari … Della sua attività precaria precedente dirà che la signora della agenzia le ha detto che c’erano solo lavori precari brevi “ comparsate “ ( ?! ) Ci vedremo con più fatica .. appena possiamo .. lei stanca che si alza alle sei di mattina .. prepara il figlio che col pulman và a scuola .. lavora effettivamente lì tutto il giorno e pure il sabato con solo intervallo dalle 13 alle 16 e 30. Un martedì mi chiede di venire a pranzo alle due, e arrivato , un particolare insignificante, un asciugamanino appallottolato, tra due cuscini del letto. Lei ordinata e metodicamente ordinata, Tutto questo non significa nulla .
Ad Ottobre una uscita serale con due amici suoi e la sua amica Gaia. Un comportamento avvolgente libidinoso e falso di uno di loro, lo stesso che presa una casa al mare la invitava ad Agosto e , lei andata con il figlio, rifiutatosi di tenere al mare il bambino perché aveva la intenzione non dichiarata di venire da me, discuterà e litigheranno, poco, come amici .. dice ….
Lascerà il lavoro che le stà rovinando la vita .. a Novembre ( ha un reddito di una casa in affitto, quella dove viveva prima di venire in città) partiremo mentre ancora lavora per due giorni .. fuori, distrutta , ma staremo tanto bene .. insieme .. una intimità che cresce ed un racconto nell’intimità che suona con la frase finale “ te li facevano guadagnare” anziché “glieli facevano guadagnare “ è il racconto di cose apprese da lei circa sue colleghe hostess in albergo e pluri richieste contemporanee di più uomini. Rimango fortemente interdetto … ma non contesto .. memorizzo .. questo solo forse può voler dire qualcosa di più di niente .
E così il racconto del ritorno della sua depressione il Settembre dell’anno precedente e di piccolo autolesionismo alla mano, perché vedeva degli insetti … ( ma questo è un possibile indice di sindrome acuta da abuso di cocaina ). Lei non sa interpretare quello che le accadeva , non faceva uso di sostanze, non sa … Appare ragionevolmente credibile e crede a ciò che dice .. Qui un enigma che può voler dire .. ma non è niente altro che un enigma ..
L’amore cresce, la frequentazione sempre più intensa, la conoscenza del figlio, la conoscenza delle mie due figlie e della più grande , già da Agosto occasionale, poi intensificatasi … Lei orgogliosa ed innamorata di me, io felice .. senza dubbi ma “memorizzante”. Una sera a casa mia con il figlio, l’amica e la figlia di lei, ed un uomo ragazzone lievemente obeso, un improbabile amico che chiameremo Lando. E di Lando si riparlerà.
CAPITOLO OTTAVO Dicembre e la apertura : convivere per starle vicina
Nel frattempo verso Dicembre la scelta di lei di dire al marito che ha un compagno stabile di cui è innamorata, poi alla famiglia . Faccio altrettanto con un accoglienza la cui fredda insensibilità è pari alla somma di tutti i pregiudizi possibili in famiglia mia ( una famiglia che rigurgita buon senso piccolo borghese, e tante frattaglie, dietro un moralismo ideologico ed un moralismo musicalpoetico dietro il quale avevo imparato a leggere. . Lascio correre, ma replico duramente a chi ostenta un giudizio di pretesa follia mia, senza sapere o conoscere nulla, con evocazioni tono e tematiche quelle sì folli, formulate in stato di evidente squilibrio . Che pazienza !
Il rapporto cresce di intensità esperienza, dolcezza presenza. Ci siamo tempestati di sms , telefonate amore . Lei sempre preoccupata , attenta, una mammina dedicata con le mie figlie, un po’ aggressiva con il figlio .. ma si sa .. dinamiche madre figlio .. altre dieci piccole sfumature prive di significati interpretabili univocamente … nulla .. se non una certa paura delle telefonate anonime che crescerà anche ad Ottobre dell’anno dopo, e delle telefonate del geloso matto ex compagno visto poche volte in città e oggetto di tre viaggi suoi … ove abitava …
Una vita di coppia all’antica lei a casa , io al lavoro, ma ansioso di perpetuare il nostro dolce viaggio di nozze, lei un po’ isolata , noi molto stretti e vicini ..
La frequentazione con ex amici suoi, una comitiva che la vede come una brava ragazza, che poi lei è così . Ma con uno di loro, inattendibile come pretendente, una strana complicità, forse legata alle canne ( lei ammette di essersele fatte ) ma non basta … Sparite invece le dubbie frequentazioni legate ad una associazione di volontariato di cui uno dei due responsabili, bell’uomo definito il “Richard Geere” del …quartiere, che le avrebbe profferto storia parallela ( sposato ) ma da lei rifiutato, dice dandogli del lei . Qui la cazzata è grossa, non credibile, dubbia e sospetta. Ma ad una donna che ama si perdona qualche bugia sul passato … rimandando a tempi migliori eventuali trasparenze o chiarimenti. Fin qui qualche piccola increspatura e vuol dire solo lo 0,1 su mille.
Una estate con tutti bambini in camper viaggi in posti belli , serenità, la famiglia di lei entusiasta di me.. persone semplici e buone … l’ex marito troppo presente , ma cortese semplice , disponibile, attento al figlio .. un apparente miracolo sul piano sociologico e antropologicamente ragguardevole . Separazione formalizzata ad ottobre viene solo per prendere il figlio per il weekend o per stargli insieme il mercoledì pomeriggio . .
E’ passato un anno, passione ed amore crescono . E qualche osservazione interiore su una rapidità di crescita non ci sarebbe , se non notassi qualche ripetitiva attitudine a piccole inconsistenti ed inutili bugie. Col figlio un rapporto conflittuale, il figlio aggressivo a volte, anche lui un po’ bugiardo, nasconde qualcosa … ma è normale .. la pubertà … credo.
CAPITOLO NONO Il ritorno della Primavera la scelta di lasciare la casa da single.
Pian piano ci conosciamo meglio, l’intimità cresce a livelli da me mai sospettati possibili, ma resta legata a purezza amore , affettività trasporto reciproco … Fin dal dicembre l’incredibile consenso di lui l’ex marito, a che noi andiamo a vivere nella casa a lui messa a disposizione dalla sua amministrazione, una disponibilità encomiabile .. e qui i sospetti crescono .. ma fondati su che .. su quel che accade di norma e lì nò .. : quindi sospetti irricevibili.
Una battuta strana una sera di lei … “ a me mi và sempre “ contrapposta ad una contraria teoria postulata due giorni prima … “ io ho bisogno di ricaricarmi … sono fatta così “. Ma la disponibilità e l’intimità crescono reciprocamente .
Un bisogno reciproco di stare vicini, insieme, accanto, sensibilità ed emotività comuni. Qualche strana sensazione quando la mattina stà a casa. Risponde sempre che sposta piatti oppure usa l’aspirapolvere … e dico sempre …. Sembra che siano l’accompagnamento e la sigla delle telefonate di famiglia .. ma anche delle mie. Ma questo non vuol dire proprio niente.
L’arrivo improvviso dell’altro dei due responsabili della associazione di volontari, un pomeriggio in casa , ed uno strano discorso che suonava così . Apro ristorante a trecento metri .. carino , lei può venire a lavorare lì, ci saranno pure dei container riadibiti a piccole casette , lei può rimanere a dormire là con il figlio ( a trecento metri da casa ?! ). Mi punge vaghezza circa la stranezza del ragionamento .. sorvolo .. è un uomo strano .. di quartiere …
CAPITOLO DECIMO L’estate insieme
A giugno dopo un tenore di vita a dir poco irreprensibile una uscita per andare a vedere insieme alla amica Rina le foto del matrimonio dell’amica Franca ( che aveva preparato come sposa ) tutto normale … ma si fa bambolina proletaria compagna .. jeans poncho .. uno schianto … una piccola intuizione .. tornerà presto …solo dopo tre quarti d’ora … .mai coltivare sospetti .. inquinano l’amore … sempre stare attenti … a costo di pagare il prezzo più assurdo ed inconcepibile che si possa pagare .. QUESTA NON È UNA STORIA DI TRADIMENTI E SIMILIA .. .
Siamo in preparativi .. partiremo col camper io, lei, due figlie piccole mie e suo figlio per 20 giorni in campeggio . lei una mammina e compagna premurosa, io un padre attento ed organizzante, un compagno anche goloso ed innamorato, che riesce in silenzio a gestire in mansarda l’intimità di cui abbiamo un profondo bisogno. Lei bella .. ogni giorno di più una piccola bambola serena .. qualche screzio improvviso , guarda caso il giorno dopo che tra i parenti ci è venuto a trovare anche l’ex marito … Un rapporto finito .. veniva a trovare il figlio .. ma manda, ogni tanto, dietro ad una immagine rilassatamente remissiva e dolce qualche piccolo impercettibile lampo con gli occhi. Tra le 17 e 17 e 30 io faccio la doccia alle bimbe .. lei sparirà ma non c’è modo di sospettare … tornerà con tre strane impronte a scalare rossastre in corrispondenza del costato sinistro … sembrano tre prese di dita .. ma non mi ingelosisco .. sembrano .. eppoi il giorno precedente aveva avuto un vero e proprio piccolo scontro fisico con il figlio ribellatosi .. ricordo la di lui mano puntata con forza sul costato di lei per farla scansare … eppoi non solo ci amiamo .. E QUESTA NON È UNA STORIA DI GELOSIE .. Dall’ex marito si era effettivamente lasciata tre anni prima, il rapporto in crisi già da lunghi anni … ma quale crisi, quale storia .. apparentemente la crisi di una storia normale …. Due ragazzi semplici .. di un quartiere popolare .. la vita isolata in provincia nella casetta da lei acquistata con contanti costituiti dai suoi risparmi di lavoro e corposo mutuo …. In marchi svizzeri . .. il ritorno in città .. una casa derivata dalla messa a disposizione dell’amministrazione particolare in cui lavora lui … tutto apparentemente normale . Una crisi già avviatasi e maturata a compimento nei tre anni successivi .
A proposito di quei tra anni successivi lei mi raccontò di un amore quasi platonico , con uno del micropartitini di estrema , della storia con il dirigente di associazione farmaceutica, della storia con l’ingegnere informatico del milanese ( questa fatta più che altro di compagnia telefonica ) e di un suo essere orgogliosamente selettiva… corrisponde ..è bella .. piace anche ai sassolini per terra .. può scegliere .. non ha scelto affatto male ( me ) .. tutto tornava .. ma persino questo vuol dire poco.
Certo della cura della sua bellezza, dei suoi bock fotografici ( !) del suo aver riiutato profferte nate proprio nell’ambiente di lavoro da lei frequentato mi aveva raccontato .. a più riprese .. santa maria goretti nella città biblica …. Possibile e a modo suo di sentire vedere e ricordare .. vero ……. Ma questo proprio non ci azzecca con questa storia devastante .
Nella seconda metà del Luglio 2008 insieme .. soli .. in camper .. un viaggio itinerante in una regione stupenda dalle spiagge e i mari indimenticabili .. amore ..serenità ..una sola ombrina .. una vecchia conoscenza .. non fiamma né fiammella ma mera conoscenza . mia .. una mancata storia abortita prima di nascere ed una persona che non sentivo da c.a. un anno e mezzo e non avevo visto se non poche volte in ambiente di lavoro ed una sera a cena, manda a me sms nel quale lamenta che erano mesi che non mi aveva visto più … Faccio pure fatica a fare mente locale ( figurati stavo in paradiso col mio amore , ero stato solo per lunghi mesi prima di incontrarlo… ) Una micro scenata di lei .. io gongolo sereno .. mi ama .. io la amo .. quale prova migliore … io con tutte le possibili coscienze a posto .. lei piccola dea dell’amore focosa che si batte contro un pericolo inesistente ed una realtà mai esistita … certo se non mi fosse partita la cancellazione dll’sms rigorosamente dopo che lei lo aveva letto … sarebbe stata perfetta … ahimè .. nulla nascondevo né potevo nascondere .. lei rimane ingiustamente insospettita … va bèh .. è tutto solo amore trasparente ..
CAPITOLO UNDICESIMO L’autunno e il sospetto mio di qualcosa di grave …
Lei è tornata dalle vacanze , come del resto io, in una forma stupenda … accidenti quanto stà bene .. abbronzata asciutta solare .. atletica , viso sereno .. pulito. Acquistiamo per lei un nuovo attrezzo da ginnastica da camera per signore bellocce ( una specie di slittino volante a pedali oscillanti e attacchi per le mani del pari oscillanti …) La camera da letto è gia una piccola palestra .. vi è la precedente macchina step, una vecchia cyclette , due pedaliere da step ……… ed una panca da addominali con pedaliere da appoggio, controbilanciata con pesi da aggiungere a volontà .. più ne metti e più le gambe o le bracce devono fare sforzo per ritirare sù il relativo blocco ( tanti pesi a cerchio da 10 e 20 chili … troppi .. ma a che servivano .. boh …).
Viviamo ormai insieme da un anno io trasferito da lei definitivamente da sei mesi .. viviamo bene .. lei l’introito della sua casa di provincia affittata al momento del rientro in città e con l’assegno per il figlio, io il mio stipendio , pur decurtato in quota da assegni per i figli di precedenti matrimoni .. lei ogni tanto gioca e fa pure le foto al frigorifero pieno .. pieno da scoppiare .. cene con amici a base di pesce ( io cucino ) inviti ai familiari che imparano a conoscermi e a capire chi sono …. Non ci manca nulla , tante vacanze ( tra gite ed estate alla fine dei conti quasi due mesi in camper ( un camper stupendo ) in tanti posti belli che non elenco .. per pietà per chi legge … E tanto amore .. dolce sensuale quotidiano e sempre carico di aspettative di intesa …..
Ripartiamo .. è fine Settembre … io sempre attento a far ardere alta la nostra fiamma che appare inestinguibile .. e lo è … brucia brucia bene .. brucerà bene anche dopo la tenebra .. sempre .. ancora brucia .. ma è difficile credervi .. soprattutto per chi avrà finito di leggere questo racconto .. allucinante e vero . Lei dolcemente felice … senza apprensioni particolari epr il nostro futuro .. Io la amo come mai avrei potuto credere che un uomo possa amare una donna …..
Il 30 Settembre una mattina esco .. torno per le scale e arrivato alla porta di casa sento lei al cell “ ciao bella .. ho visto che mi hai cercato …. Hm … sì sì può fare .. niente telefonate .. le controlla lui .. e se raggiungibile “ . Un indizio zero virgola tre ed uno strano dialogo … non era una delle solite amiche …
Il giorno dopo, lo ammetto , mi trattengo sulle scale, credo di essermi rifatto i lacci delle scarpe 4 o 5 volte …. , e altra telefonata dallo strano tenore “sì si poteva .. una presentazione più approfondita“ ed una piccola esplosione di rabbia nel chiudere la telefonata .. ( letteralmente ‘questa puttana’ ). Un indizio zero anche questo ..
Proprio in quel periodo la signora aveva uno spiccato rigurgito di impegno politico che partito dal basso aveva rimbalzato all’istante sulla struttura centrale della federazione di un partito non ad organizzazione tradizionale , e subito incontri e conoscenza di senatori ( due ) e tentativo di conoscerne un altro … smaccato .. altro al centro di vicenda politico istituzionale …. Bah .. qualche salace battuta mia .. una piccola maggiore attenzione .. e tutto sembrava filare liscio ..
Ma mi erano tornati in mente alcuni dei mille indizi zero … il suo sbandamento fisico dell’estate precedente , rigorosamente al cell mentre passa l’aspirapolvere , le sue foto con una espressione smarrita ed àtona , del luglio precedente , prima di raggiungermi per la prima volta al mare , e via e via ….
Era di muovo un po’ strana., lievemente preoccupata ed un po’ impaurita …
Talvolta mi ero trattenuto fuori casa .. ma niente arrivi strani dall’esterno …. Sembrava tutto tranquillo e corrispondere all’immagine ..e pure alle sensazioni trasmesse e percepite ……
Pure qualcosa non quadrava …. La sua vita di casalinga che rimaneva tranquilla la mattina a casa …ma qualcosa di strano si intuiva .. solo ….
Nel palazzo rapporti apparentemente normali .. nell’appartamento sottostante una bella donna separata con due figli ( a suo tempo descrittami come sposata con uno scambista) di sotto a lato una bella donna di colore , anch’essa separata (a suo tempo descrittami come tossica e puttana ) N.B. il linguaggio colorito era il forte di Ausonia. L’appartamento sopra abitato da un, ora assente per lavoro, separato e da di lui amica ( anche questa descritta coloritamente .. ).Persone con le quali Ausonia sembrava avere rapporti di mero vicinato …. Così anche con la amica Aria .. donna soprappeso sulla cinquantina .. abitante nella palazzina accanto. .
CAPITOLO DODICESIMO Sotto la facciata normale ..l’impensabile ….. ( Torna al memoriale capitolo 1 )
NEL 2009 2010 :
ANTICIPAZIONI 2011 ( fatti successivi destinati ad integrazione memoriale )
LE PISTE MASSONICHE ED ESPOSTI A TUTELA