I CINQUE ARTICOLI DI CORSERA E I TRE ANNI DELLA GRANDEDISCOVERY sugli apparati coperti convolti nella storia degli ultimi venticinque anni . UN omaggio anche al magistrato Paolo Adinolfi .

11.09.2014 12:56

 

A distanza di tre anni riproponiamo i cinque articoli di CORSERA.IT rilevando che essi erano attenti al profilo "organizzatorio" e, avendo il cronista , sbalordito ma non tanto , ben ascoltato i file audio della Cecchignola,  mettevano in risalto ciò che più direttamente emergeva dal diretto ascolto e dal vaglio delle presenze non secondarie nel nucleo della Cecchignola. 

Nel frattempo la ordinanza del GIP Cirillo di Teramo ,  reperibile in rete poneva l'accento del pari sulla esistenza di attività ritual-sessuali all'interno della caserma di Ascoli Piceno,  come vicenda da approfondire,  ma veniva trasferito alla Corte di Assise ( su sua pregressa domanda ,  con la "celerità del caso" ), mentre Paolo Ferraro veniva assoggettato alla procedura di "dispensa per inettitudine dal servizio" vicenda ( RIDICOLA se non fossse criminale ) ormai nota in tutto il paese. 

Tre anni dopo ben dieci sotto ufficiali della caserma andavano a giudizio militare per le attività coartate poste in essere in violazione della consegna,  nei confronti delle militari della caserma di Ascoli Piceno. 

Sono fatti noti gli attentati e le pressioni nei confronti della seria ed indipendente GIP  del Tribunale di Teramo  dott.ssa Tommolini,  infine autrice di una sentenza di condanna di Parolisi , sentenza che non esito a definire "suicida" per la labile consistenza "quasi" evidenziata dello schema indiziario, e ciò che ha subito il maresciallo Spartaco di Teramo . 

La circostanza che Paolo Ferraro fosse un supertestimone in grado di contestualizzare minutamente il tutto,  ma soprattutto la esistenza di un ormai dimostrato   vero e proprio ordito che lo vedeva vittima e circondato da decenni, per una congerie di moventi personali e istituzionali , tra gelosie, rivalità,  necessità di eliminarne la progressione in carriera ( a ROMA ) e di eliminarlo in quanto altresì super testimone di venticinque anni di vicende romane,  completano in parte il quadro. 

Difatti  il già temuto ed indipendente Paolo Ferraro ( un magistrato DEVE esserlo, indipendente ) era  ormai in grado di analizzarne e riconnettere i diversi frammenti, e la preoccupazione   a distanza di tre anni è stata  confermata come le doti e qualità e le ragioni profonde  del timore degli  apparati ormai non più sotterranei . ( Non dimentichiamo che le attività informatiche realizzate ad esempio furono fatte oggetto di studio  da parte del CNR e che Paolo Ferraro non ne seppe nulla ) . 

La gestione ed importanza del procedimento concluso "OIL FOR DRUG " nel 2004  e del successivo "OPERACION PUERTO ",  poi sottratto a Paolo Ferraro grazie alla dispensa  dal servizio e riassegnato proprio ad uno dei magistrati protagonisti dei crimini che segnano la vicenda,  e il sovrapporsi  di ex coniuge a sua volta in un ruolo assegnatogli,  mossa da intenti anche di ritorsione personale ( per aver Paolo Ferraro scoperto  vicende più volte illustrate in parte che la riguardano personalmente ) completa l'insieme. 

Il tutto fu preparato accuratamente con una attività di diffamazione serrata tra il 2008 ed il 2009 e tra il 2011 e il 2014,  ed in essa ebbe un ruolo preciso Silvia Canali , ma solo come segmento ( sia pure posto in posizione centrale ) .

La scoperta che la Procura di Roma sapeva tutto, per certo , e da anni dei giri che portavano alla Cecchignola anche ( Indagine Fiori  nel fango due ) e della compresenza di una cerchia di magistrati a conoscenza ed attori più o meno attivi,  ha corroborato definitivamente la analisi.

Ad oggi il circuito criminale dei colletti bianchi e militari risulta altesì ben inquadrato sul piano politico sotterraneo e il profilo "minore" di attività di setta a copertura ( si ripete a copertura ) satanista,  ha le sue spiegazioni anche strategico storico dettagliate . 

Il contesto di narcotraffici, attività criminali affidate o gestite dall'apparato micro criminale della camorra , le vicende in sottofondo della GESTIONE del tribunale fallimentare di Roma e dei giri che portano allo stesso apparato e le vicende di Marrazzo dei bilanci regionali e delle indagini su Lady ASL convergono  nel far ritenere che Roma era ed è l'epicentro collegato a Napoli Firenze e Milano di un apparato gestito e corroborato da appartenenti ai servizi ( la squadra che si allontana precisamente dalla abitazione della CEcchignola , REGISTRATA, non lascia adito a dubbi di alcun genere  ) .

Resta la circostanza rilevabile che ( errori marginali "possibili" )  è stata portata a compimento la "grandediscovery" su tutti i piani che emergevano, e per quanto a noi ed alle nostre conoscenze concesso .

Essa  coinvolge magistrati come Agnello Rossi e Giuseppe Cascini   che non a caso compaiono per ora lambiti dalle indagini del pool di Palermo o si sono sovrapposti clamorosamente alle decisioni di rinvio a giudizio con critica pubblica che rompe le prassi e la correttezza deontologica di cui si fanno vanto ( a copertura ) , Stefano Pesci denunciato di fatto come appartenente ad ambiti e con colleganze a mondi militari segnati da pratiche ed attività ormai non solo plausibili ma direttamente ed indirettamente fatte oggetto di riscontri ( audio e indicazioni di persona ben informata ) , l'ex Procuratore di Roma Giovanni Ferrara  esperto di materia fallimentare, ma vede in posizione defilata  consapevole dei magistrati che parteciparono all'urgente tentativo di screditamento  andando a raccontare baggianate al CSM quando occorreva sospendere "cautelarmente" al volo il pericoloso testimone Paolo Ferraro ( giugno 2011 ) . 

La grande discovery inquadra e  svela il ruolo di questo apparato  indicando anche ruoli,  metodologie ed attività di psichiatri ben noti,  tutti di importanza centrale e tutti partecipanti al tentativo di distruzione di Paolo Ferraro con un mandato ben preciso:   Luigi Cancrini,   che gestisce la Sabrina della Cecchignola ovviando al pericolo che "parli" ed autore della attività di accerchiamento familiare ( sospettiamo da antichissima data ), Stefano Ferracuti con un ruolo evidente anche ai sassi e che compare nella vicenda di falsa creazione di un profilo preesistente ( si rammenti che il San Filippo Neri nel maggio 2009  nel tentativo di accaparrarsi  Paolo Ferraro,  già sequestrato al  volo e piegatosi alla decisione volontaria di sottostare alla violenta pressione solo per aver il tempo di raffreddare e controllare l'attacco inusitato ed impensabile,   allegò oralmente che “lo conoscevano bene e che era un cliente loro” N.B. telefonata testimoniabile dal  responsabile  che la ricevette -  ),  Tonino Cantelmi che come "consulente " della Commissione del CSM ha fatto strame di qualsiasi regola di correttezza deontologica arrivando a strappare test sulla "paranoia" e ovviamente infiorettando follie tipo la sussistenza di "ricoveri" e pregressi INVENTATI o come sopsettiamo fatto oggetto di certificazioni e documenti falsi e sciocchezze a non finire sulla personalità del "profilato " ,   FRancesco Bruno, con ruoli storici e attività agevolmente ricostruibili, che avalla in un balletto sofisticato la attività , introducendo quanto serviva per supportare decisioni artefatte ( "rapporto pseudo nevrotico con parenti", che avevano invece loro un rapporto malato con la mia figura e persona ) e un CSM che introduce nel 2011 tra lo sbalordimento mio e di chi mi conosce il concetto di " INTRECCI FAMILIARI", una circostanza a me ignota allora, ma nota certo a chi "trattava " i miei fratelli e la mia famiglia, e sviluppata con un metodo criminale da ribaltamento e transfert degno,  della medaglia d'argento tavistock o del premio papè satan aleppe . 

Papè ... la cordata giudiziaria sul controllo di legalità invertito della economia , incistata nella Procura di Roma,  e ora finalmente esce dall'oblio predestinato da apparati,  la "lupara bianca " che colpì il magistrato Adinolfi , che era venuto a conoscere bene del circuito criminale che assediava la giustizia fallimentare .

TUTTO intoccabile ma non tanto e solo perchè di caste protette, ma perchè ogni frammento criminale economico , ogni attività di accerchiamento e scalata negli apparati dello Stato e nella magistratura segnatamente , indica un coacervo strutturato ed associato a livello alto con finalità di potere strategiche e orientate anche a livello internazionale ( si rammenti dei viaggi ad Honk Kong di un noto magistrato  ) .

Un progetto strisciante gestito a cavallo tra inversione del diritti e asservimento della medicina clinica alla medicina "sociale "  gestita da un mondo pischiatrico salito nel ruolo ed affiliato alle elite militari e politico deviate, corollato da una infiltrazione sociale senza precedenti, con intrecci tra narcotraffici gestiti e controllo dei mondi giudiziari , tra irretimenti minacce e altro che qualcuno vorrebbe ricondurre a scapestrati mariuoli occasionali di classi potenti. 

Non è così e la ragione ultima di fondo che ha visto il tentativo clamoroso di distruzione di Paolo Ferraro ha però infine  una precisa matrice di classe e casta alto borghese : trame "Parioline" contro un piccolo borghese intelligente, come avrebbe potuto commentare Giovanni Falcone , a suo tempo a conoscenza sbalordita degli "intrecci " ( quelli sì ) romano pariolini . 

Il mio pensiero corre ora ancora a Paolo Adinolfi  che ebbe a scoprire nel 1992,  troppo presto,  ciò che oggi sappiamo più concretamente .  

E non a caso immetto quale ultimo articolo, in coda,  anche il recente dell'agosto del 2014 che rilancia la pista vera sulla morte di Paolo Adinolfi ,  con una famiglia che chiede ancora giustizia . IL parallelo lo fece la telefonata minacciosa fatta alla mia compagna nell'ottobre 2011 , ma è certo che Paolo Adinolfi si imbattè nel tassello criminale del tribunale fallimentare e Procura sezione reati fallimentari di Roma e capì . 

Immetto qui un post pubblicato in rete che indica questa e ulteriore circostanza già resa pubblica .

" Il primo episodio del settembre del 2010, quando, entrai improvvisamente nella stanza del Procuratore ove Giovanni Ferrara e Agnello Rossi letteralmente accerchiavano un attonito ed impaurito giudice della Tribunale fallimentare di Roma , rosso in viso e che, spalancando gli occhi nel guardarmi chiedeva di fatto aiuto, poggiate la mani di spalle sulla scrivania in piedi , mentre gli "aleggiavano" letteralmente intorno Ferrara e Agnello. ( vedi memoria esposto al CSM del 3 novembre 2012 ) " .https://paoloferrarocddgrandediscovery.blogspot.it/2013/10/oltre-i-magistrati-massoni-e-lo-statuto.html

Nell'ottobre 2011 una voce anonima telefona a casa di PAolo Ferraro risponde la compagna e la voce recita " E' tornato a casa Paolo Adinolfi ?! " ... ovviamente la risposta fu " no ha sbagliato numero " . Ma non tutti sanno chi fu e perchè fu ucciso Adinolfi . OGGI FINALMENTE UN ARTICOLO DEL 31 AGOSTO 2014 . Sta riuscendo fuori tutto e ne siamo orgoliosamente felici per tutti . GIUSTIZIA PER ADINOLFI un magistrato onesto bravo ed intelligente .

" La moglie avrebbe detto che il marito si sarebbe confidato a un vecchio amico di avere acquisito prove e documenti che avrebbero potuto far “crollare” il Tribunale " Source: See on Scoop.it - CDD STORIA

https://www.osservatoreitalia.it/index.asp?art=1716&arg=41&red=9&__scoop_post=baa164b0-3271-11e4-b39b-842b2b775358&__scoop_topic=767910#__scoop_post=baa164b0-3271-11e4-b39b-842b2b775358&__scoop_topic=767910

 

 

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