Il giorno 1 dicembre 2011 ci viene recapitata una lettera priva di mittente, contenente una fotocopia di un articolo di cronaca nera che si riferisce a donne di facili costumi. La missiva vuole essere un'intimidazione, un avvertimento. Il timbro postale reca l'indicazione "Milano Roserio"... MR: le iniziali di Marcianò Rosario. Un messaggio obliquo sembra anche essere reperibile nel francobollo in cui è effigiato il volto di Italo Svevo. Lo scrittore triestino nacque nel 1861- Rosario Marcianò nel 1961. Svevo morì prematuramente, nel 1928, in un incidente stradale.
Gennaio 2012 Riceviamo due avvisi di chiusura delle indagini a carico di Rosario Marcianò.
Giugno 2013 Il sedicente "scienziato" Stefano Montanari, al termine di una conferenza sulle nanoparticelle, cita inopportunamente in modo diffamante Rosario Marcianò, affermando, in buona sostanza, che delle cosiddette "scie chimiche" egli non sa nulla e non vuole nemmeno sentirle accennare.
"[...] Beh insomma, a me fa veramente ridere una cosa di questo genere. La scienza è un'altra cosa, la scienza è molto limitata, però ha delle regole ferree... quindi... Delle scie chimiche non si sa nulla. Ci sono... ci sono, c'è un tipo... c'è un signore che si chiama Marcianò di cognome, che dice delle boiate pazzesche sulle scie chimiche, senza nessuna base. Eppure trova credulità, non credito, credulità presso la gente".
Luglio 2013 Italia Uno trasmette integralmente, in una sola serata dedicata, una un gran numero di servizi delle passate edizioni di "Mistero". Tra queste anche il servizio, originariamente di 15 minuti, dedicato alle "scie chimiche". Questo però è intenzionalmente epurato delle parti in cui Rosario Marcianò è intervistato. Chiaro l'obiettivo di obliterare davanti agli occhi dello spettatore un personaggio divenuto scomodo per via delle verità incoffessabili che egli svela e che il regime tenta affannosamente di nascondere. D'altronde se ti screditano o se ti fanno cadere nell'oblio è più semplice eliminarti senza che se ne parli troppo.
10 agosto 2013 Il giornalista del quotidiano "La Repubblica", Marco Preve, dando séguito alla delazione anonima del famigerato pluriquerlato Task Force Butler, osa telefonarci per tastare il terreno, visto che ha intenzione di scrivere uno scartafaccio ingiurioso e balzano. Il pretesto gli è offerto da uno studio del Professor Francesco Lamendola, inerente ai cosiddetti Protocolli dei Savi anziani di Sion. L'articolo viene pubblicato ed è riportato da diverse testate della Liguria. Lo stesso Preve afferma che le sue... preoccupazioni, nascono dalla comparsa di una pagina su Facebook e da diverse (sempre a suo dire) doglianze di genitori preoccupati. In seguito appuriamo, però, che il giornalista del quotidiano "La Repubblica" ha contattato la vice-preside del Liceo "G.D. Cassini" alcuni giorni prima della creazione (10 agosto 2013) della pagina Facebook nella quale il professor Antonio Marcianò viene tacciato di antisemitismo. Oltretutto il Preve si trovava a Sanremo, in quei giorni. Approfittando della ghiotta occasione, i gazzettieri del paese delle banane ed i loro direttori calcano la mano e, coinvolgendo anche chi scrive, parlano di "fantomatiche scie chimiche, complottisti e paranoia".
Successivamente, a seguito di un'imperdonabile svista dello stalkerTask Force Butler (al secolo Walter Petretto, ex pizzaiolo ed aspirante disegnatore), accertiamo che il "genitore preoccupato" che ha scritto ripetute volte alla vice-preside del liceo, tale Alfio Alberti, è sempre Walter Petretto aliasTask Force Butler alias Uolter-Pizzas-Ranger. Povero Marco Preve... che cosa significa non verificare le fonti, vero? Si rischia solo di essere radiati dall'albo...
Alfio Alberti
8 ago a impc040002
Gent.ma Dott.ssa (omissis), come già scritto nella precedente comunicazione ho iniziato l'opera di pubblicità nei confronti del Prof. Antonio Marcianò per le sue idee razziste ed antisemite.
https://www.facebook.com/pages/Fuori-Zret-Marcian%C3%B2-dalla-scuola-italiana/189098904594282
Distinti saluti.
Agosto 2013 La rivista "Cronaca Vera" pubblica, in malafede, un articolo a firma della giornalista Carmen Scotti, secondo cui l'aceto di mele sarebbe lo strumento ideale per combattere le scie chimiche. Ovviamente lo zimbello, l'amico Umberto Morazzoni, è convinto di quel che afferma, sebbene la cosa non stia né in cielo né in terra. Intanto la notizia rimbalza su tutti i siti e blog negazionisti... primo tra tutti, nemmeno a dirlo, "Giornalettismo" ed "Il disinformatico", entrambi gestiti dai servizi. Nel post di Giornalettismo.it si legge: "…psst… Infermieri! Venite! Sono qui!".
Inizio di settembre 2013 Italia Uno trasmette un servizio delle Iene sulle "scie chimiche". Chiaramente è solo disinformazione...
12 settembre 2013 Riceviamo SMS minatori da mittente falso e numerose telefonate da numero riservato che poi si scopre provenire daFrank Matano delle Iene.
13 settembre 2013 Dopo gli SMS intimidatori arrivano le offerte di denaro (circa 150.000 euro). Solitamente questo salto di qualità prelude all'ultimo passo: la soppressione fisica. Davide Cervia e Franco Caddeosono dei precedenti che non possiamo sottovalutare.
16 settembre 2013 La giornalista freelance Silvia Bencivelli, personaggio che ha legami con il famigerato C.I.C.A.P., incoraggiata dal suo direttore, scrive uno scartafaccio per "La Stampa", nel quale irride la questione geoingegneria, trasformandola in un caso da malati psichiatrici. A darle manforte sono, ovviamente, i disinformatori prezzolati (tra questi Angelo Nigrelli e Walter Petretto), operanti a tempo pieno insieme con altri personaggi legati al "giornalismo" italiota.
21 Ottobre 2013 Angelo Nigrelli, testimone per l'accusa in uno dei due processi-farsa a carico di Marcianò, viene finalmente rinviato a giudizio per il reato di diffamazione aggravata, perpetrata sui suoi numerosi blog. La prima udienza è fissata per il 5 febbraio 2013. Intanto costui, che su Facebook scrive con il nicname di Mario Lipuma, pubblica ancora, sulla pagina Facebook "Le scie chimiche sono una cazzata", le foto della Renault Twingo di proprietà di Antonio Marcianò. In una di queste istantanee si nota che la vettura è stata immortalata da dietro e con il conducente alla guida, probabilmente dalle parti di Arma di Taggia. Chi seguiva la vettura? Lo stesso Nigrelli o chi altri?
Metà ottobre 2013 Un giornalista della testata "La Stampa" contatta il legale che difende Marcianò dalle false accuse per diffamazione. Il redattore vuole avere dettagli in merito al fatto che chi scrive si occupa di scie chimiche. Chiede altresì se il processo abbia qualche attinenza con la questione.
Tardo pomeriggio del 19 ottobre 2103: mio fratello Antonio concorda al telefono della linea fissa (intercettata) un incontro con alcuni colleghi di lavoro. Qualcuno ha, come sempre, ascoltato la conversazione ed organizza quello che sarebbe dovuto apparire come uno fra i numerosi incidenti stradali del sabato sera...
Mezzanotte e mezzo del 20 ottobre 2013. Mentre Antonio Marcianò rientra da Arma di Taggia, all'altezza della rotatoria che smista il traffico verso Sanremo e la Valle Armea, un'auto di grosse dimensioni (probabilmente un S.U.V.), di colore scuro spunta all'improvviso, invadendo, di là dallo spartitraffico, la corsia della rotatoria su cui sta viaggiando con la sua Renault Twingo e punta contro a forte velocità [FOTO ]. Per evitare una collisione frontale con il veicolo, d'istinto Marcianò sterza bruscamente verso destra, urtando violentemente contro il guardrail con la parte anteriore della fiancata destra. Quindi l'auto rimbalza e tocca anche sul lato posteriore destro, fermandosi. Il veicolo, che ha invaso la sua corsia, sfiora perciò la Twingo, quindi accelera e si dilegua in pochi istanti, superando agilmente la rotatoria. Purtroppo il Marcianò, i quegli istanti concitati, non è in grado di leggere la targa. La zona è molto buia, non è provvista di telecamere di videosorveglianza ed è frequentata solo da prostitute (che stazionano qualche decina di metri prima, lungo la strada che collega Sanremo ad Arma di Taggia). Curiosamente il fatto, in un primo momento riportato fedelmente da Sanremonews, poi viene frettolosamente rimosso. L'episodio è indicativo. Per quello che sembra un maldestro tentato omicidio o quanto meno un tentativo di intimidazione, si sporgerà denuncia-querela contro ignoti.
23 ottobre 2013 "La Stampa" e "Sanremonews" pubblicano due aborti di articolo su dettatura della disinformazione, volti a screditare, ancora una volta, Rosario Marcianò. Gli scartafacci sono a firma diMaurizio Vezzaro e Carlo Alessi. Comprendiamo quindi il motivo per cui la cronaca del tentato omicidio del 20 ottobre sia stato frettolosamente rimosso...
Occultare, negare, screditare è l'imperativo per i gazzettieri italiani, utili zerbini dei poteri forti.
A ruota libera si susseguono azioni di stalking, intimidazioni, minacce esplicite, trabocchetti e depistaggi, ma noi restiamo in prima linea. Sotto a chi tocca!
Gianni Lannes: Vivo in prima linea da quasi 30 anni. Ho subito alcuni attentati e ricevuto minacce di morte! Ho vissuto quasi due anni sotto scorta della Polizia di Stato, con i Carabinieri a vigilanza della mia famiglia. Godo di ottima salute: sono uno sportivo. Non ho alcuna intenzione di uccidermi. Sono un combattente per la libertà e andrò fino in fondo. Occorre lottare adesso per assicurare un futuro ai bambini e alle prossime generazioni.