UN BEL GUAZZABUGLIO: Questa è la trama di un film, peccato che è tutto al millimetro vero
19.11.2013 11:20Questa è la trama di un film, peccato che è tutto al millimetro vero
Nel novembre 2003 parte sotto la mia direzione la indagine OIL FOR DRUG che avrebbe svelato il mondo sotterraneo dello sport dopato e la compartecipazione di appartenenti a Federazione, medici e altri, oltre professionisti dello sport, ma soprattutto atleti del mondo dilettante e non professionale [https://it.wikipedia.org/wiki/Oil_for_Drugs#L.27operazione_dei_Nas ].
Verrano predisposti da me schemi organizzativi, programmi informatici appositi e l'indagine la seguirò giorno e notte . In sette mesi arriverà, nel maggio 2004, a conclusione, e continuerò a gestirla per la fase degli stralci destinati a 21 Procure italiane ( creando un DVD apposito con l'ausilio di tecnici perchè non c'erano a disposizione nn milione e settecentomila fogli da usare per fotocopiare gli stralci e per fortuna avevamo avviato la digitalizzazione dei fascicoli rinviati a giudizio ) e per la fase del rinvio a giudizio, mediante udienza preliminare. Un lavoro corposo concluso in brevissimo tempo, grazie ad un coppia di ufficiali di pg di altissimo livello, ed una operazione , perquisizioni e sequestri, che aveva visto impegnati oltre mille ufficiali e sottoufficiali ed ausiliari di pg .
L' indagine, finita in prima pagina dei tg di mezzo mondo, avrà una eco "internazionale" . avendone io, autorizzato dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma , anche illustrato la portata ed il “significato “, in conferenza stampa e con dichiarazioni previamente concordate.
Ciò suscitò le rimostranze informali dell'allora Procuratore Generale della Corte di Appello di Roma, Salvatore Vecchione, riferitemi "scherzosamente " dal Procuratore del Tribunale di Roma Giovanni Ferrara .
Sempre nel 2004 decisi di instaurare un chiaro ed esplicito dibattito dentro la mailinglist di Magistratura Democratica, intorno alla denuncia mia, e da più parti, di quello che ( infantilmente ) chiamavo "consociativismo " .
L'occasione era anche la mancata nomina di due magistrati di valore, ad incarichi nuovi , per i quali sembravano altamente indicati, Gaetano Zecca e Antonio Bevere. Avevo imparato a cogliere i retroscena delle cordate , e iniziai da un micro poemetto che descriveva come si muovesse il "pricincipino", e come avesse incautamente fatto capire a me i trucchi realizzati intorno alle audizioni per nomina nel 1994 di Procuratori del nord Italia: scambi incrociati , io distruggo i tuoi non facenti parte della cordata occulta, nelle modalità concordate, e tu fai altrettanto per me. Grande e perverso manovratore anche il membro del CSM dell'epoca, che , per saperla lunga, sapeva anche quanto io valessi e non me ne aveva fatto mistero ( ma era una minaccia, non un complimento ). Sicchè era sempre il nemico finto che ostacolava, era sempre UNICOST per quelli di MD ed era sempre MD per quelli di UNICOST. Il trucchetto lo ripeteranno anche nel secondo procedimento per dispensa "inscenato " a mio danno .
Inoltre mi divertii ad analizzare le tecniche di alterazione dei vagli e punteggi per la professionalità, dimostrando in modo direi "convincente " che era la motivazione una mera formale giustapposizione della decisione, presa prima . La cosa non passò inossarevata se Claudio Castelli nel congresso Nazionale di MD a Modena, nel 2009 ( primavera) mi avrebbe detto " ah eccolo il temuto pafer2" ( mio nick e indirizzo mail nella mailing list ) .
Nell'ottobre del medesimo anno 2004 Aggiunto della Procura di Roma, Pietro Saviotti, mi inviterà, poi, inaspettatamente, a fare una relazione in un corso per c.a 50 psichiatri di ROMA SUD, sul tema " Diritto alla privacy e psichiatria ".
La terrò, comunicando il tutto preliminarmente al CSM, e scrivendo con l'occasione il pezzo che immetto anche in link appresso
https://docs.google.com/open?id=0B7srLT3vW5cadlJraUM5SHN2Rm8 .
Nel corso della conferenza ( tenuta nell'autunno del 2004 a Cinecittà, presso locale della ASL competente territorialmente anche epr Cecchignola) dopo amplia esposizione , sosterrò infine che comunque "lo psichiatra" è tenuto a notiziare la autorità giudiziaria, se a conoscenza di fatti gravi, e in particolare se occorra impedire la consumazione di fatti gravi. L'esempio cadrà sia sul folle omicida che dichiara i suoi intenti che su attività violente e sessuali nei confronti di minori e spiegherò che il segreto professionale e il diritto alla privacy debbono recedere in casi del genere, essendovi valori e principi operanti sovraordinati . Correlatrice, non nello stesso giorno, era la dott.ssa Perla Lori, sul tema specifico del'obbligo di referto, con "opinione" opposta .
Lo psichiatra che che mi si era presentato come responsabile della formazione interna degli psichiatri e della organizzazione di quella conferenza , mi sembrò allora poco interessato al contenuto e per niente interessato alla qualità della mia ( direi ottima, per non sembrare falso modesto ) conferenza.
Due psichiatri ed una di essi in particolare, seduti in prima e seconda fila , sembravano "programmaticamente " interessati a me, più che a quello che dicevo ( deformazione professionale o interesse altro, pensai allora , ridendo tra me e me ... ) .
Lo psichiatra organizzatore, non lo avevo mai visto prima e non lo avrei più visto per quattro anni e non ne ho neanche memorizzato il cognome, che ritroverò, statene certi. .
Lo avrei rivisto a fine Novembre 2008, nella stanza di Stefano Pesci a confabulare con lui , pochi giorni dopo che avevo sporto la prima denuncia sui fatti della Cecchignola.
La sensazione che ebbi ?!?! . Chiesi al volo, anche per saggiarne la reazione, se gli risultavano esistere ed essere praticate tecniche di manipolazione mentale di "tipo ipnotico ", idonee a creare un controllo pressochè totale su persone e su una donna, in particolare . Ricordo lo sguardo suo, tra l'incuriosito ed il malevolo ma "svicolante " , quando negò anche la sola possibilità di tale evenienza, e lo sguardo furbesco e ironico di Stefano Pesci.
Nel 2006 era andato in frantumi il mio secondo matrimonio, per "l'inserirsi" "infine " di un ragazzone rumeno in trasferta da BRESCIA , attore hard aspirante e gigolò vero.
Io col solito fiuto, dinanzi ad una situazione "allarmantissima", e non alludo a corna o relazione extra, mi ero munito di una accurata relazione investigativa e registrazioni video e foto
[ALLEGATO_H https://paoloferrarocddgrandediscovery.blogspot.it/2012/04/la-grande-discovery-uso-della-pista.html ] .
Allora non aveva importanza la circostanza che a suo tempo colei che sarebbe divenuta la mia seconda compagna e moglie mi era stata letteralmente "mandata " dalla segretaria del Procuratore Capo, Tilde, con tanto di presentazione telefonica accattivante, "brava ragazza nominata vice procuratore onorario che doveva avere un ottimo tirocinio" , che sarebe stata imparentata come cognata, con Lucio Caracciolo, che era ex moglie di Giovanni Orfei, e che sarebbe divenuta la compagna di maggiore dei ROS, di Brescia, pure lui.
Nè aveva importanza che lei mi risultava conoscere Paolo Auriemma e relativo giro di magistrati, aver avuto un mero passaggio dietro al suo motorino, e , inoltre, che io da lei accompagnato, nel 1996, ad un bar all'angolo opposto a quello degli uffici giudiziari, in piazzale Clodio , incontrandomi casualmente con Giuseppe Cascini, e sedutici al tavolo dove mangiava da solo, avevo potuto notare una situazione strana. Lui parlava con me , ma distraeva gli occhi dalla giovane e un poco avvenente, allora, mia accompagnatrice al bar; cosa passibile di varie spiegazioni. Meno l'atteggiamento lievemente sbalordito dela donna , ed il commento successivo , a me fatto, ma riflettendo tra sè e sè " accidenti che figlio di ". Pensai allora "che diagnosi al volo"; ma poteva averla fatta solo sulla base delle sue prime conoscenze circa la cordatella che mi avversava , come il magistrato " ingombrante " [ https://paoloferrarocdd.blogspot.it/2012/10/una-oscura-vicenda-illuminata-il-caso.html ] o era rimasta stupita dall'atteggiamento di chi fingeva di non conoscere affatto ?!
E' in quell'anno che avevo scritto un articolo pagina intera sul Manifesto
[ https://docs.google.com/file/d/0B7srLT3vW5caZTI5M2UwYmYtNzFkZS00ZGYzLWI0NDItY2MzNDQ1ZWM5ODEw/edit?hl=en_US# ] che denunciava la mutazione genetica di Magistratura Democratica , un pò implicito, ma tutto sommato più lungimirante di quanto io stesso avessi potuto immaginare e avessi pensato . Allora neanche sapevo esattamente, nei minuti particolari, non pubblicamente indicati, perchè Falcone, fuoriuscito o forse fuggito da magistratura democratica, ed Almerighi, il pretore degli anni sessanta che aveva scoperto lo scandalo dei fondi neri , avessero fondato la componente associativa dei magistrati chiamata VERDI mentre sò che la corrente si fuse coi "Racheliani" , ma on sapevo allora e sò oggi dal gennaio 2011 che Racheli, amico personale del primario Paolo Girardi, a detta di quest'ultimo, ( REGISTRATA e in rete ) , avrebbe "portato" poi al Girardi vari magistrati , bisognosi di "terapia" per rientrare in "carreggiata ".
Quel che ha fatto e fà la seconda separata moglie, ed il ruolo avuto, lo conoscete anche dalla MEMORIA e dal MEMORIALE. Una curiosità ulteriore . Il maggiore Andrea Raffaelli dei ROS CC, esperto di informatica, lavorava a contatto di gomito con il deceduto per infarto Aggiunto Pietro Saviotti, e Saviotti era il responsabile e poi aggiunto per i reati contro la personalità dello Stato, ma anche, per minor tempo, del gruppo Interferenze illecite, che assorbiva i reati informatici, gruppo da lui ispirato e progettato . In Internet trovate tutto, compresi i convegni in cui era relatore e coordinatore il detto maggiore dei ROS.
Fatti antichi anche "personali" collegavano Pietro Saviotti ed una magistrata di Roma, a me, come anche a Giuseppe Cascini, per altro verso, ed una altra magistrata a sua volta amica intima di quella e poi più che amica di lui. So tratta di fatti risalenti tutti alla fine del 1991 e sino ad aprile 1992. UN intreccio oggettivo , fatto anche delle contemporanee riunioni su Falcone a Roma e di un quinto collega di procura letteralmente fuggito, con domanda di trasferimento al "civile" dalla Procura Circondariale, dopo avermi detto, ma senza ulteriori specificazioni: " quello è pericoloso " ( Giuseppe Cascini ) . Ovviamente sapevo bene che cosa potesse avere a che fare il collega , indirettamente e di "riflesso " , con Cascini e quale contesto era quello da cui si allontanava. eravamo amici e ci scambiavano esperienze ed informazioni . Ma non capii la portata della "indicazione ".
Nel febbraio del 2012 a distanza di 20 anni, e di tre anni dalla odissea mia nata con la denuncia sui fatti della Cecchignola, le telefonate testimoniate dalla mia attuale compagna , e poi riferite in trasmissione di radio IES , nel corso delle quali si alludeva esplicitamente infine a Pietro Saviotti e alla magistrata … con mio "stupore intrigato" .
Le telefonate erano partite dalla provocazione : “cerco Sara Ferraro “, tutte al cellulare del sottoscritto e per il resto rinvio alla trasmissione suddetta .
Nel 2008, quattro anni prima, invece era ripartita la seconda tranche "europea" delle indagini sul "grande" doping nello sport, , a partire dalla scoperta in Spagna di attività legate al ciclismo professionale.
Ad "OIL FOR DRUG " tutta italiana faceva seguito il prosieguo italiano della "Operaciòn Puerto ", procedimento sviluppatosi di rimbalzo a Roma, mediante rogatorie ed altre indagini , difficoltose ed ostacolate. https://it.wikipedia.org/wiki/Operaci%C3%B3n_Puerto
Ad ottobre del 2008 nella Cecchignola i comportamenti anomali della Sabrina , a me presentata da magistrato addetto all'ufficio legislativo del Ministero degli Esteri , e la richiesta di aiuto del di lei bambino nonchè il comportamento dei vari personaggi che avevo accuratamente osservato, appena arrivato in via dei bersaglieri, si incrementeranno e accerterò quanto ormai pubblicamente denunciato e dimostrato, avendo effettuato registrazioni audio ambientali, dal sabato 8 novembre al lunedì 17 novembre 2008.
Giovedì 20 Novembre 2008, tornato io a casa molto prima, per poter parlare e fare presente quel che accadeva e che Sabrina e figlio avevano bisogno di urgente aiuto, Sabrina , la donna della Cecchignola, , occhi a palla ed in stato non direi vigilissimo, riconoscendo a voce quello che accadeva a fatica e per grandissime e generiche linee, dichiarerò: " MI hanno ritrovata ... da ottobre ... " .
Io rimasi sbalordito: coinvolte erano persone che abitavano nella stessa scala, al piano di sopra , a titolo di esempio, quello che nelle registrazioni audio dice martedì 11 ottobre 2008 di sera verso le 19 e 20 " ah ecco torniamo indietro .. ritorniamo indietro .. capito !?! " [ https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=ALy0rals5YQ#t=4047s ] e anche la Katia, come al piano di sotto la Nunzia che dice svariate cose e la donna di colore che dice " Te bevi " .. , [ https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=sM3WNXoqQBQ#t=324s ] nonchè l'uomo che avevo del pari riconosciuto e che dice "se torniamo indietro non c'è nessuno ?!?! " [ https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=ALy0rals5YQ#t=4047s ] , oltrechè la scala della palazzina accanto ( Maria e così via https://paoloferrarocddgrandediscovery.blog.com/files/2012/04/12-Traccia-12-ma-lui-st%C3%A0-l%C3%A0-s%C3%B2-etc.mov) .
C'era la Paola che abitava , guarda caso a duecento metri dalla vecchia casa di famiglia della mia seconda moglie, a Garbatella, fotografa e impiegata a CIampino, e la Katia forse aveva a che fare con EUR Torrino nord oltrechè "col piano di sopra", mentre un medico di famiglia , viveva non lì ma lì gravitava .
Come potevano costoro averla " ritrovata " , Sabrina ?!?! La sua preoccupata e paurosa ammissione sembrava pronunciata con effettiva sincerità.
Solo molto tempo dopo avrei capito con "quale " delle Sabrine parlavo .....[ https://paoloferrarocddgrandediscovery.blog.com/files/2012/04/24-daje-daje-il-telefono-che-uscisse-nunzia-Katia.mov ] perchè la avevano "ritrovata", e intuito perchè nell'ottobre del 2008.
PIano piano ho cominciato a capire o subdorare perchè Giovanni era andato via dalla procura nel 1993, perchè alla riunione "chiusa" successiva, su Falcone, del 1992 non avevamo potuto partecipare io e Gaetanino .. ma vi aveva partecipato Celsa .. che mi avrebbe raccontato a distanza di due anni frammenti lievemente preoccupati, ma percepiti da me senza comprenderne quadro e ragioni, perchè il "bresciano rumeno " era spuntato nel 2006 .. , perchè allora la seconda moglie , come mi disse la di lei sorella senza altro spiegare , aveva " buttato giù la maschera " .. o perchè nel 2011 sarebbe spuntato , come compagno della moglie separata, attiva partecipante al progetto di distruzione mia , il vice comandante dei ROS Andrea Raffaelli , perchè Maria Teresa .. aveva accettato di legarsi ... a quel compagno nel 1992 .. e apparisse all'epoca e anno successivo non molto felice , e molte molte altre cose.
La battuta a me di Maria Teresa .. nella segreteria del procuratore , nel 1995, seduta sulla sedia della scrivania di Tilde e tornata a fare auguri perchè anche lei trasferitasi .. : " con questa storia che sei un bell'uomo e piaci alle donne .. e ti dai da fare .. ti fregheranno .." . . La battuta precedente, sempre a me, della altra magistrata collegata a Saviotti, nel marzo del 1992 ... " tu hai una intelligenza particolare .. non a picco unico ma su più piani uguale a livelli alti .. sei meglio di ...... ". Amica, mi conosceva da anni, stimava Falcone .. lo presi come un simpatico complimento, ma ero rimasto interdetto. Appariva una diagnosi e da come lo aveva detto assomigliava anzi ad una valutazione tecnica "riportata " .
Non badavo ai complimenti .. ho già un super Io enfatico .....Alle sue battute ripetute nel tempo : " Io e Maria Teresa siamo due pitonesse" non potevo invece umanamente dare alcun peso . ..
Nè diedi importanza alla battuta fattami, davanti allo sportello BANCOMAT al piano terra della Procura, dal "quinto" collega che ho indicato sopra. Guardandomi passare, mentre parlava con Racheli incontrato lì per caso, mi disse, con aria provocatoria : " il galletto che fà chicchirichì sopra il sacco della monnezza". Al momento la presi come una battuta su di me, ero molto impegnato, riconosciuto nel mio impegno e carico di attività gratificanti ( addetto a gruppo di lavoro presso la presidenza della Corte Costituzionale, membro del consiglio giudiziario della Corte di Appello di Roma e stimato molto dalla corrente di sinistra e da Celsa Galassi, morta nel 1995, Michele Coiro Procuratore della repubblica di Roma morto un anno o due dopo, Francesco Misiani pensionatosi a 40 anni di servizio e morto nel frattempo, Luigi Saraceni e dai miei non amici).
Ma il concetto di sacco della monnezza era centrale, più del galletto che crede di poter far valere i suo chhicchirichì, neanche rendendosi ben conto di dove si poggi e su cosa si erga .
Ammetto di aver sguazzato come un papero ignaro, un pò cigno, puro e ingenuo, dentro il porto delle nebbie, che invece sotto il profilo "pubblico " criticavo aspramente su vicende e processi . Ma come fai ad immaginare solo. o sospettare , se sei una persona normale sana e serena e se non indaghi, con gli strumenti opportuni .
Quando Michele Coiro mi avvisò al bar , nel dicembre 1994 "quello è un mariuolo " ero stato avvertito anche da lui ; sottovalutai , come al solito . Ma perchè nessuno diceva cose chiare ed esplicite ?!?!
Tra venerdì 12 e sabato 13 ottobre 2012 riuscirò a recuperare la relazione di servizio redatta da ufficiali di pg che lavoravano nella mia stanza, circa il tentativo di farmi riconoscere o far intrufolare una bella ragazza , nome anche lei Sabrina, tentativo fallito miseramente e disvelato, miseramente .
In realtà il sabato mattina, accompagnato da Patrizia , e ricevuti entrambi da Pignatone, premetti sul Procuratore di Roma , perchè temevo si volesse far sparire la relazione , e gliene feci visionare una copia informale . La relazione era stata depositata presso la sezione di pg della polizia municipale e mai ne era nato un procedimento ( obviously ) e venerdì 12 mattina mi risultava che il responsabile della sezione di pg dopo la mia istanza si era recato verso le 13 dal Procuratore di Roma.
Il sabato mattina 13 ottobre 2012 era regolarmente in servizio il mio caro amico e persona per bene Alberto Caperna Aggiunto per il settore dei reati contro la Pubblica Amministrazione , e questo me lo "confermò" direttamente il Procuratore nuovo di Roma il giovedì successivo.
Sarebbe morto di improvviso infarto per cause da accertare poco dopo , e di solito era in stretto contatto con Pignatone ed entrava ed usciva dalla sua stanza come è ovvio che faccia un magistrato di responsabilità impegnato nel delicato lavoro affidatogli ) .
Solo pochi giorni prima, nell'ottobre del 2012, lo avevo incontrato davanti la porta del Procuratore .
Riport dalla memoria esposto del 3 novembre 2012:
" Nel frattempo è morto di infarto lo stimato e perbene collega e amico Alberto Caperna , dopo avermi in precedenza detto e poi ribadito, in incontro pomeridiano, videoregistrato dinanzi allo stipite della porta esterna di accesso alla struttura del Procuratore di Roma , circa 10 giorni prima , affettuosamente, “ tu sei nato per fare il magistrato … torna.. dimenticati di quello che ti è successo .. fai capire che ti sei dimenticato e torna … “ ed aver ammesso “ io sono ingenuo .. “ ma con il sorriso dolce e lievemente accattivante , e pulito, che lo caratterizzava . La mia risposta un po' scorbutica ( ma io e lui sappiamo essere altrettanto “dolci ” ) “ Ascoltami .. la storia è troppo grande, o torno dalla porta principale o passo comunque dalla porta principale, occorresse un caterpillar.. sono in gioco valori fondamentali e fatti troppo gravi”.
Tra venerdì 12 e sabato 13 ottobre 2012, grazie al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma, è stata recuperata la relazione di servizio che vi apprestate a rimirare Ora la dura cruda forza dei dati e dei fatti . "
Allora, sino al sabato 13 ottobre , avevo la sensazione che Pignatone non solo non si rendesse appieno conto sino in fondo di dove era capitato e con chi aveva ed avrebbe avuto a che fare , ma trattava Paolo Ferraro per quello che è , un magistrato noto, geniale e mi appioppò la simpatica battuta ( non credo che Patrizia ne fu attenta testimone) , " il sistema non prevede la intelligenza " . UNa battuta a metà tra il riconoscimento di ciò che avevo fatto nella ormai nota vicenda e lo stordito stupore delle istituzioni deviate che pensavano di liquidare me come un qualsiasi magistrato da annientare . E il bello doveva ancora venire .
Sempre i primi giorni di ottobre 2012 incontrai al terzo piano dinanzi alla stanza mia ed alla macchinetta del caffè un quartetto interessante , Stefano Pesci, Vittoria Bonfanti, una sua "allieva" giudiziaria al momento seduta sulla panchetta prospiciente l'erogatore del prezioso caffè, , Alberto Caperna e Laura Condemi . Questo diue ed io con loro furono particolarmente affettusoi con me ... Pesci in un silenzio cupo , e letteralmente digrignando si allontanò ed entrò nella sua stanza con un "boff " di rabbia soffocata . Fu poi seguito da Alberto, mentre io mi recavo dal Procuratore: ne ricavai la certa convinzione che Caperna e Pesci stavano lavorando insieme .. eche qualcosa nell'atteggiamento di Alberto era vieppiù cambiato , a mio favore. Saprò poi a distanza di otto mesi che una settimana prima della sua morte, sempre nell'ottobre 2012 si era anche recato alla Procura di Firenze .
Oggi sò quante energie, quanto spreco di risorse e quanta mira distruttiva si muoveva e si muove contro Paolo Ferraro . Unica colpa ?!?! Persona sana , bella intelligente e pulita, infine "rivale" di Cascini , e della cordata, troppo professionalmente attrezzato e con troppe doti, foriere di una mia futura brillante e prestigiosa carriera da vero magistrato .
Ma a Roma non apprezzano i crateri sulle autostrade e le esplosioni troppo vistose: possono essere controproducenti. Sono privilegiati i ponderosi e striscianti sistemi “ non visibili “.
Destinatario "preferenziale " di una spietata attività da criminalità organizzata di alto livello, sono arrivato sino ad oggi, revisionando questo pezzo .
Anche sotto questo profilo siamo al REDDE RATIONEM
Roma 23 ottobre 2013
SEGUE APPENA TROVEREMO IL TEMPO NECESSARIO
Un errore del tutto impensabile, anche, feci: portai tutto orgoglioso la mia prima moglie, mora, bella, a salutare tre o quattro colleghe e colleghi il 22 dicembre del 1991, con in braccio la mia piccola ultima figlia .........
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